Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accedono

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Regio Decreto 28 ottobre 1940, n. 1443 - Codice di procedura civile.

24528
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1940
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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I frutti non ancora raccolti o separati dal suolo non possono essere pignorati separatamente dall'immobile a cui accedono, se non nelle ultime sei settimane anteriori al tempo ordinario della loro maturazione, tranne che il creditore pignorante si assuma le maggiori spese della custodia.

Decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3 - Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato.

48252
Stato 1 occorrenze
  • 1957
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Le donne accedono alla qualifica di bidello negli istituti di istruzione media, classica, scientifica e magistrale per il numero di posti ad esse riservato.

Legge 26 luglio 1975, n. 354 - Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà.

68764
Stato 1 occorrenze

Il regolamento interno disciplina, altresì, i controlli cui devono sottoporsi tutti coloro che, a qualsiasi titolo, accedono all'istituto o ne escono. Il regolamento interno e le sue modificazioni sono approvati dal Ministro per la grazia e giustizia.

Legge 8 novembre 2000, n. 328 - Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

71855
Stato 1 occorrenze

I soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito o con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico, con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro, nonché i soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali, accedono prioritariamente ai servizi e alle prestazioni erogati dal sistema integrato di interventi e servizi sociali.

Le conseguenze civili dell'usura - abstract in versione elettronica

86063
Tola, Manuela 1 occorrenze
  • 2003
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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., nel senso di far conseguire alla nullità delle pattuizioni di interessi usurari che accedono al mutuo, la regola per cui «non sono dovuti interessi». Stante la molteplicità dei contratti di finanziamento stipulati anteriormente al 1996, che a tenore della nuova normativa dovrebbero considerarsi usurari, si pone il problema di verificare innanzitutto se la sanzione civilistica della nullità parziale, e la conseguente non debenza del di corrispettivo, possa operare anche per il passato. Secondariamente, occorre appurare se la sua applicazione debba necessariamente presupporre il preventivo accertamento del reato di usura, tenuto conto della sua estremità rispetto ai contratti con corrispettivo diverso dagli interessi sulla cui sorte pare opportuno indagare.

I limiti di applicabilità della "Tremonti-Sud" - abstract in versione elettronica

92855
Pace, Annalisa 1 occorrenze
  • 2006
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Anche le spese su beni di terzi possono essere ricomprese tra gli investimenti produttivi agevolabili: la condizione è che presentino un'autonomia funzionale e conservino una individualità tale da essere separabili dai beni di terzi cui accedono. Solo in questo caso costituiscono beni e non meri costi.

Deducibilità degli interessi passivi derivanti da ritardo nel versamento dei tributi - abstract in versione elettronica

101009
Nussi, Mario 1 occorrenze
  • 2007
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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L'autonomia degli interessi passivi rispetto al tributo cui accedono, correttamente riconfermata anche dalla sentenza in commento, impone di effettuare il vaglio d'inerenza prescindendo dalla deducibilità o meno del tributo in questione. Infatti, la (in)deducibilità del tributo, in molti casi, non deriva da una valutazione di non inerenza dello stesso, ma risponde a differenti rationes. Ne consegue che non possa formularsi una regola generalizzabile per tutti gli interessi passivi da ritardato versamento di tributi: come al solito, il riscontro del requisito è tipicamente questione da verificare in relazione al singolo caso concreto.

Procreazione medicalmente assistita per assecondare l'istinto genitoriale delle coppie malate non sterili - abstract in versione elettronica

116587
Santarsiere, Vittorio 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Come intuìto da taluni sin dalla emanazione delle norme, anche i partners che potrebbero procreare nelle forme naturali, ma si astengono per gravi patologie trasmissibili geneticamente, accedono al peculiare trattamento del tipo omologo, ivi compresa la diagnosi preimpianto degli embrioni.Nell'attuale scarsa crescita demografica, molto rileva l'istinto genitoriale che andrebbe assecondato per risollevare le sorti di una popolazione invecchiata. In prospettiva psicologica, tale istinto è una forza interiore poco indagata e sconosciuta. Le coppie non sterili ed affette da malattie geneticamente trasmissibili abbisognano di cura del corpo con particolare terapia, per trovare la capacità procreativa. Col che si cercherebbe di gratificare il desiderio di genitorialità, ma anche di favorire la prosecuzione generazionale, altrimenti interrotta.La fecondazione medicalmente assistita, quando pervenisse a buon fine, comporta che il neonato è figlio, a tutti gli effetti, di quell'uomo e di quella donna, che divisarono di praticarla, sebbene faccia difetto l'atto sessuale, che avrebbe inaugurato la gestazione. Il legame di consanguineità derivante è un bisogno che va rispettato, perché profondamente umano e la legge fa divieto alla madre di dichiarare la volontà di non essere nominata nell'atto di nascita.

L'acqua da bene economico a "res communis omnium" a bene collettivo - abstract in versione elettronica

121143
Fiorentini, Mario 1 occorrenze
  • 2010
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In realtà, tra l'uso incontrollato dei privati che sfruttano senza limiti un bene comune e la gestione statale che tutto controlla dal centro del potere, esiste una terza opzione: l'affidamento della gestione delle risorse "collettive" alle comunità locali, che vi accedono secondo regole autoimposte e con il controllo reciproco da parte degli utenti stessi, che scelgono al loro interno i soggetti deputati alla verifica del rispetto delle modalità di accesso alle risorse.

Inversione di rotta della Cassazione sulla inerenza degli interessi passivi - abstract in versione elettronica

133321
Ferranti, Gianfranco 1 occorrenze
  • 2012
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La Corte di cassazione ha affermato, nella sentenza n. 24930 del 2011, che gli interessi passivi sono deducibili a condizione che "l'operazione cui accedono, per sua natura, sia rapportabile ai ricavi prodotti dall'attività aziendale". Tale affermazione inverte, in modo condivisibile, il precedente orientamento giurisprudenziale in base al quale il principio di inerenza non sarebbe risultato applicabile ai fini della deducibilità dei detti interessi. Nella stessa sentenza è stata sancita la indeducibilità degli interessi moratori, attesa la natura sanzionatoria degli stessi.

L'INAIL nel sistema informativo sulle professioni: descrizione del sistema e approccio statistico metodologico alla condivisione della base dati - abstract in versione elettronica

138847
Brusco, Adelina 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Per facilitare gli utenti che accedono al Sistema Informativo sulle Professioni tutti i dati devono essere resi comparabili. Per questo motivo i dati dell'INAIL sono stati sottoposti ad un trattamento statistico che ha consentito il raccordo con la Nomenclatura delle Unita Professionali (NUP) dell'Istat. Il procedimento seguito si è composto di due fasi: nella prima, i dati sono stati sottoposti a regole deterministiche per attribuire alle qualifiche professionali INAIL il codice NUP Istat; nella seconda fase è stato adottato un procedimento di imputazione di tipo probabilistico delle mancate risposte da applicare in tutti i casi in cui la professione non è determinata o è troppo generica.

Al via il nuovo regime forfetario per i soggetti di dimensioni minime - abstract in versione elettronica

151873
Miele, Luca; Bernardini, Alessandro 1 occorrenze
  • 2014
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La disposizione consente inoltre ai soggetti esercenti attività d'impresa che accedono al regime forfetario di determinare i contributi previdenziali sulla base del reddito dichiarato, senza dover applicare la normativa sulla contribuzione calcolata sul reddito minimo. Lo schema normativo contiene già tutte le previsioni che dovrebbero, sin dal 1 gennaio 2015, consentire l'applicazione del nuovo regime, indipendentemente dall'emanazione di un decreto ministeriale attuativo. La nuova norma peraltro attua quella parte della legge delega fiscale che prevede un regime forfetario per le imprese di dimensioni minime, con eventuali differenziazioni in funzione del settore economico e dell'attività svolta.

Regime forfetario tra semplificazioni e valutazioni di convenienza - abstract in versione elettronica

157539
Miele, Luca; Bernardini, Alessandro 1 occorrenze
  • 2015
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Le nuove disposizioni permettono, inoltre, ai soggetti esercenti attività d'impresa che accedono al regime forfetario di determinare i contributi previdenziali sulla base del reddito dichiarato. Tuttavia, l'adesione al regime va preliminarmente sottoposta ad un'attenta valutazione da parte del contribuente; variabili come l'incidenza effettiva dei costi e l'indetraibilità dell'IVA possono condizionarne le scelte.

La verifica delle condizioni di accesso al nuovo regime forfetario per imprese e professionisti - abstract in versione elettronica

157573
Trevisani, Andrea 1 occorrenze
  • 2015
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Dal 1 gennaio 2015 è operativo il nuovo regime forfetario: imprese e professionisti di ridotte dimensioni devono, da subito, analizzare se possiedono i requisiti di accesso al regime in quanto il medesimo rappresenta, in presenza delle condizioni prescritte, quello naturale a cui accedono automaticamente. Possono, in ogni caso, optare per la determinazione dell'IVA e delle imposte sul reddito con i criteri ordinari mediante comportamento concludente e successiva comunicazione della scelta operata all'Agenzia delle entrate. Dagli incontri dell'Agenzia con la stampa specializzata sono giunti i primi chiarimenti sul nuovo regime forfetario, in particolar modo per quanto concerne la verifica del limite di ricavi e dell'ammontare di beni strumentali impiegati nell'attività.

L'"enorme potere" delle circostanze sul reato: l'"enorme potere" dei giudici sulle circostanze - abstract in versione elettronica

162635
Basile, Fabio 1 occorrenze
  • 2016
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Un'attenta analisi del dato legislativo complessivo fa emergere come le circostanze del reato possano talora esplicare effetti che vanno ben al di là della mera modificazione della pena principale, influendo in modo determinante sulla disciplina sostanziale e processuale del reato cui accedono. A fronte di una tale significante e multiforme rilevanza delle circostanze, la disciplina legislativa a cui le stesse sono sottoposte - lungi dall'essere precisa, completa e coerente - risulta, invece, costellata da plurimi momenti di imprecisione, incompletezza, incoerenza, i quali finiscono per aumentare in misura patologica il potere discrezionale dei giudici.

Le sopravvenienze attive da riduzione del debito nelle procedure concordatarie e paraconcorsuali - abstract in versione elettronica

166291
Provaggi, Giampaolo 1 occorrenze
  • 2016
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La tassazione delle sopravvenienze attive, originate a seguito della riduzione dei debiti per i soggetti che accedono alle procedure concorsuali di tipo concordatario o paraconcorsuali, ha subito alcune modifiche a cura del Decreto "crescita e internazionalizzazione delle imprese" (D.Lgs. n. 147/2015). In particolare, le variazioni interessano il diverso trattamento riservato alle procedure liquidatorie rispetto a quelle di ristrutturazione.