Soprattutto piace il treno ad alta velocità: il ministro dei trasporti Claudio Burlando è un accanito sostenitore della rete sprint e sta cercando di accelerarne la costruzione. Per i collegamenti tra Bologna e Roma il Pendolino conquista molti vip: da Pierluigi Bersani a Nino Andreatta, ministri dell'Industria e del Bilancio, dal giornalista Enzo Biagi al presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Per Montezemolo la velocità è quindi un punto fermo, sia a quattro ruote (con i bolidi rossi) sia su rotaia (con il Pendolino). Il fascino del treno sprint italiano attrae personaggi di estrazione molto diversa: l'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga, lo scrittore Umberto Eco, il sottosgretario alle poste Vincenzo Vita, i registi Roberto Faenza e Enrico Vanzina. Prendono il pendolino la stilista Chiara Boni, il direttore di «Panorama» Giuliano Ferrara, il condirettore dell'«Espresso» Giampaolo Pansa. C'è chi ipotizza che a bordo di questo treno il presidente dell'Antitrust Giuliano Amato abbia maturato qualche sentenza clamorosa sulla tutela della concorrenza. Gli amanti del Pendolino spesso si ritrovano nelle sale Eurostar, club riservato e selezionato dove i viaggiatori sono ammessi a pagamento. Vista la sua popolarità, il Pendolino dà la possibilità a chi lo utilizza di fare incontri anche importanti. O perlomeno insoliti, com'è capitato ad alcuni passeggeri arrivati a Milano poche settimane fa. In viaggio con loro c'era Ferdinando Mellone. Pochi lo conoscevano, ma tutti si sono accorti che appena Mellone è sceso dal Pendolino è stato arrestato: condannato a 25 anni per omicidio e traffico internazionale di stupefacenti e considerato un boss della 'ndrangheta legato ai Piromalli, era ricercato.
Accademia della crusca
