A nostro parere siamo di fronte ad un'inopportuna e falsificata accezione del termine libertà, che viene ad essere invocata per costruire e fecondare un altrettanto falso "diritto a morire". Si tratta di una concezione di libertà non autenticamente tale: il "diritto a morire" secondo noi non può esistere, perché si tratterebbe di una contraddizione "in terminis", che va a minacciare il diritto ben più accertato e riconosciuto che è quello "a vivere"; esiste, se mai un diritto a vivere qualitativamente bene, e non solo dal punto di vista biologico, ma soprattutto antropologico, anche l'atto supremo della vita umana naturale che è appunto il morire, inteso a tutti gli effetti come "atto della vita" Anche la volontà del paziente (living-will) non è il termine ultimo della sua libertà, la quale ha da confrontarsi con altre volontà, come del resto accade in tutte le azioni umane. Saranno poi necessarie delle specificazioni, caso per caso, o per gruppo di casi, atte ad evitare le possibili forme di "accanimento terapeutico", laddove si sostituisca un "vitalismo biologico", il più delle volte artificiale e attuato con mezzi sproporzionati, alla vita propriamente intesa.
In questo senso, è individuato un limite intrinseco al diritto nell'impossibilità di autorizzare giuridicamente una relazionalità intersoggettiva - come quella fra medico e paziente - giocata per la morte. La questione dell'eutanasia viene tenuta distinta, ovviamente, dai problemi attinenti all'accanimento terapeutico e alla proporzionalità dell'intervento medico. In rapporto alla permanente validità giuridica del principio di indisponibilità della vita uno specifico approfondimento è dedicato all'interpretazione dell'art. 32 comma 2 della Costituzione italiana. Sono altresì presi in considerazione problemi concernenti i soggetti incapaci, il ruolo della norma sullo stato di necessità, i compiti assolti dai comitati etici ospedalieri (anche con riguardo alla responsabilità dei relativi membri) e la necessità di nuovi modelli giuridici intesi alla prevenzione degli eventi medici "avversi".