Indi si volle venire innanzi con un fatto compiuto che stabilisca un qualche cosa di esistente, e che non lasci il Parlamento in quella piena libertà in cui sarebbe se questo non accadesse. Ed io non nego che il fare questa spesa non porti utilità. La scienza quanto più si diffonde, tanto più è cosa che riesce vantaggiosa. Ma siccome noi dei milioni non ne abbiamo molti, e siccome le condizioni delle nostre finanze non sono molto prospere, io credo che per le somme le quali si spendono per l'insegnamento, occorre guardare quale ne è la distribuzione, onde siano vantaggiose alla scienza. Citerò un esempio. Noi abbiamo la Università di Napoli che è la più grande Università del regno, la più grande Università dell'Europa, perchè in Europa non vi è nessuna Università che abbia tanti scolari quanto quella di Napoli. Ebbene in quella città, questi gabinetti di queste tre scienze non corrispondono affatto ai bisogni ed ai portati della scienza attuale. Il tetto minaccia rovina con evidente pericolo del professore e degli scolari. Il professore insiste perchè si ripari questo tetto, il ministro dell'istruzione pubblica risponde che non vi sono denari.
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abbia a finire come ha finito l'onorevole Asproni; ma se accadesse, proporrei io stesso questa dimostrazione.
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