Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

ITTIG

Risultati per: accademico

Numero di risultati: 6 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La tradizione della lingua italiana e l'esigenza di internalizzazione: una convivenza ancora possibile? - abstract in versione elettronica

144997
Cifarelli, Rocco 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'annullamento della delibera del Senato accademico con la quale era stata decisa l'attivazione, a partire dall'anno 2014, di corsi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca esclusivamente in lingua inglese ripropone l'annoso dibattito sull'ufficialità della lingua italiana e sul grado di apertura del nostro sistema universitario alla comunità scientifica internazionale.

I medici e il camice bianco. Note storico-culturali e implicazioni per la formazione dello studente di medicina - abstract in versione elettronica

146721
Giardina, Simona; Spagnolo, Antonio G. 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Questa cerimonia - cui partecipano personaggi illustri del mondo accademico che hanno il compito di accogliere gli studenti in questa delicata fase del loro percorso di studi - rappresenta un moderno rito di passaggio ed ha un significato etico-antropologico rilevante in quanto segna l'incontro del futuro medico con il malato.

Due casi concreti di retorica progressiva nella comunicazione "pro-life" - abstract in versione elettronica

147033
Braga, Paolo; Fumagalli, Armando 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Nell'ultimo decennio sia in ambito accademico, sia, soprattutto, a livello di riflessione operativa nella consulenza per campagne di comunicazione politica statunitensi - si pensi a George Lakoff e a Frank Luntz - si è sottolineata, in diversa misura e in modo più o meno esplicito a seconda degli autori, l'efficacia di un approccio comunicativo impostato nella chiave di una retorica progressiva. In questa ottica, il comunicatore dovrebbe puntare con forza sui valori in cui crede, evidenziando tanto al pubblico quanto agli avversari il nesso tra quei valori e le soluzioni proposte, facendo leva su quei valori per la proposta di soluzioni inclusive, che possano generare un consenso il più ampio possibile. Un approccio negativo principalmente volto alla critica delle idee dell'avversario o all'attacco alla persona dell'avversario sarebbero, invece, alla lunga, controproducenti. Al contrario, in una prospettiva di retorica progressiva la mossa argomentativa vincente è la costruzione di un canale di empatia e di miglior comprensione, così da aiutare avversari e pubblico ad accogliere sistemi valoriali diversi, operando cioè un "reframing" cognitivo delle questioni di volta in volta a tema. Alla luce di queste considerazioni, l'articolo considera due strategie comunicative che hanno avuto successo precisamente in virtù di un lucido ricorso alla retorica progressiva. La prima strategia è quella adottata negli "spot" televisivi "pro-life" prodotti a partire dalla metà degli anni novanta dall'organizzazione statunitense "no-profit Vitae Foundation", rivolti a donne interessate da una gravidanza non voluta. L'analisi mostra come gli "spot" di "Vitae Foundation" siano stati più efficaci della precedente comunicazione "pro-life" grazie, da un lato, ad una profonda comprensione del "frame" psicologico che governa l'emotività delle madri spaventate dalla gravidanza ("la morte del sé familiare") e, dall'altro lato, ad un "reframing" basato sul tipo di personaggio della confidente ammirata e affidabile. La seconda strategia presa in considerazione è quella adottata dall'associazione indipendente "Catholic Voices", la cui "mission" è la preparazione e la messa a disposizione dei media di un "pool" di "speakers" competenti per illustrare la posizione della Chiesa su temi etici contemporanei cruciali. L'analisi mostra come l'idea di un "reframing" non conflittuale innervi interamente l'attività dell'associazione, dall'atteggiamento nei confronti dei giornalisti (visti non più come minaccia, ma come fonte di opportunità) a quello nei confronti degli attivisti "pro-choice" (con cui confrontarsi previo un sincero riconoscimento dei valori che ne motivano l'impegno).

Trasparenza e incompatibilità nella disciplina dei gruppi di pressione - abstract in versione elettronica

147879
Sgueo, Gianluca 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Centrale nel dibattito accademico è stato finora il tema della regolazione della rappresentanza professionale di interessi, o "lobbying". Tra gli argomenti discussi solo incidentalmente ce ne sono due che meritano particolare attenzione: il primo è quello della trasparenza. Le soluzioni sperimentate per monitorare il volume (e tipologia) di relazioni tra istituzioni e gruppi di pressione non hanno prodotto, ad oggi, risultati soddisfacenti. Una delle conseguenze è stata l'aumento delle organizzazioni della società civile il cui obiettivo è controllare l'esercizio dell'attività lobbistica, superando l'inerzia degli organismi pubblici formalmente deputati alle attività di controllo. Il secondo tema riguarda il regime di incompatibilità che gravano sui funzionari pubblici che lasciano le pubbliche amministrazioni di appartenenza per lavorare nel settore privato (in gergo, "porte girevoli", o "revolving doors"), l'incerta applicazione delle regole esistenti e la tensione tra le opinioni favorevoli ai vincoli alla mobilità professionale dei titolari di incarichi pubblici e quelle che, al contrario, considerano questi vincoli inopportuni o, addirittura, inutili, hanno prodotto una disciplina lacunosa e frammentata. Il contributo esamina i due temi ponendo a confronto le soluzioni adottate dai decisori pubblici nazionali e quello europeo. Si descrivono prima tre diverse ipotesi di monitoraggio e controllo della operatività dei rappresentanti di interessi. Si discutono poi le questioni legate all'esercizio di attività di monitoraggio dell'attività lobbistica da parte di soggetti privati. Infine, l'analisi del tema delle "revolving doors" prende in esame le soluzioni applicate dai legislatori e il dibattito scientifico in merito alla opportunità dei vincoli al trasferimento di un funzionario pubblico al settore privato.

Il reato di negazionismo nella prospettiva europea: tentativo di ricostruzione costituzionalmente orientata - abstract in versione elettronica

148219
Teruel Lozano, German M. 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

La lotta contro quei discorsi negazionisti ha oltrepassato il mero ambito sociale e accademico, e ha proposto l'incorporazione negli ordinamenti giuridici europei di fattispecie penali specifiche che incriminano questo tipo di discorso: negare, banalizzare o giustificare l'Olocausto o altri genocidi o gravi crimini contro l'umanità. L'obiettivo concreto di questo lavoro sarà analizzare questa politica-criminale per proporre una configurazione del delitto del negazionismo compatibile con la libertà di espressione. In particolare, si vuole rispondere a due domande: in primo luogo, il discorso negazionista deve tutelarsi "prima facie" nella libertà di espressione in un ordinamento aperto e personalista e quali potranno essere le regole che potranno servire quale criterio per limitare questo genere di manifestazioni? La seconda domanda sarà allora: come potrà costruirsi una fattispecie penale rispettosa dei principi costituzionali e penali e che specificamente incrimini tali condotte?

L'impatto delle strategie "corporate" sulle "performance" delle imprese di logistica via mare - abstract in versione elettronica

148485
Parola, Francesco; Satta, Giovanni; Spinelli, Riccardo 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Sebbene l'impatto delle scelte strategiche sulla redditività d'impresa rappresenti un tema di notevole interesse a livello accademico e manageriale, i contributi dedicati alle scelte strategiche a livello "corporate" delle imprese logistiche via mare rimangono limitati. Il presente articolo si pone l'obiettivo di colmare questo gap, misurando gli effetti sulla "performance" economico-finanziaria delle imprese di logistica via mare delle scelte strategiche a livello "corporate". Le risultanze dell'analisi mostrano come gli investimenti orientati alla crescita, la focalizzazione sul "core business", la diversificazione concentrica e l'integrazione verticale abbiano un impatto positivo sulla redditività; mentre la diversificazione conglomerale non sembra influire in modo significativo. Infine, il perseguimento di aggressive strategie di diversificazione geografica a livello internazionale sembra aver inciso negativamente sulla redditività delle imprese analizzate nel particolare intervallo temporale investigato. Tali risultati, coerenti con la letteratura in materia, presentano importanti implicazioni di natura scientifica e manageriale.

Cerca

Modifica ricerca

Categorie