Si potrebbe pensare che, posto il forellino del tramezzo in un punto qualunque C, e ripetendo molte volte l'esperienza, quando finalmente avviene che la particella B riceva l'energia emessa da A, sia lecito attribuire al fotone la traiettoria costituita dalla spezzata ACB: ma evidentemente si può allora ripetere per ciascuno dei due tratti AC e CB il ragionamento fatto dianzi, e ci si accorge che è gratuita la costruzione della traiettoria con due segmenti di retta.
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Su questa base, come Ac (vedi figura 53) si costituisce una rete di triangoli AcB, ABC, BCD, CDF, DFE, ecc. colla quale si congiungono le stazioni estreme L ed A Questa figura è tratta dalla triangolazione realmente fatta dal Boscowich tra Roma e Rimini, ed è una delle più semplici e brevi. . I punti intermedii sono tutti distinti con segnali in muratura collocati sulle vette dei monti, dai cui vertici si misurano gli angoli colla massima accuratezza. Col calcolo trigonometrico quindi si rileva il valore di ciascun lato de’ triangoli. Orientati che questi siano per mezzo di opportune osservazioni astronomiche, si determina precisamente la direzione del meridiano nel mezzo della rete, dai lati della quale si deducono le porzioni dell’arco intercetto Ad, de, ef, fh, ecc. e quindi la distanza lineare dei due paralleli che passano tra le stazioni estreme A e L, delle quali si conoscono le differenze di latitudine. Si ha così il valore in date unita di misura dell’arco lineare che separa le due verticali, donde si rilevano le dimensioni del grado e quindi della intera circonferenza del globo. Questi archi essendo stati misurati in molti luoghi distanti tra di loro, altri presso il polo, altri presso l’Equatore, altri nel mezzo, hanno rivelato che al polo essi sono più lunghi, e all’Equatore più corti, benchè comprendano un egual numero di gradi; donde si è concluso che la Terra non è sferica, ma schiacciata ai poli e rilevata all’Equatore. Dalle molte misure confrontale tra di loro si sono rilevati gli elementi seguenti:
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Così CaC rappresenta l’apertura angolare della lente L, mentre 2 (aCb) è l’angolo che inchiude il campo della veduta, supponendo che ab sia la semigrandezza della immagine prodotta dalla lente.
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., il concetto di una linea (orientata) L come serie di punti, ci dà un modo di ordinare i punti che sieno pensati sopra di essa; onde se si considerano su L tre punti A, B, C, resta determinato un modo dì ordinarli in serie, che ci fa scegliere una delle sei permutazioni possibili ABC, ACB, BAC, BCA, CAB, CBA, come quella in cui i tre elementi si succedono entro la supposta serie L.
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