Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abuso

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«Dylan Dog» 1 (1 Ottobre 1986)

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Tiziano Sclavi 1 occorrenze

Corriere della Sera

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AA. VV. 4 occorrenze

MODENA — Una ventina di medici sono indagati per abuso d'ufficio, e alcuni potrebbero esserlo per un falso ideologico dovuto al fatto che qualcuno firmava per gli assenti. Invece di stare in 5 ad aspettare le chiamate notturne dei pazienti, secondo l'accusa, uno solo presenziava. Protagonisti sarebbero i camici bianchi della guardia medica dell'ospedale Sant'Agostino di Modena. I carabinieri li hanno pedinati e filmati.

In effetti il rischio di un abuso di monopolio è molto rilevante. Qualcuno ha fatto un esempio: è come se la società Autostrade gestisse anche l'autotrasporto. È ovvio quali camion sarebbero più economici... Da parte di Telecom, intanto, tutto tace. «Nessun mistero, ma c'è tutta una strategia da ridisegnare», spiega un portavoce.

Ex collaboratore di Tiziana Parenti nelle indagini sui finanziamenti al Pci-Pds, Simonetti è già finito sotto inchiesta per abuso d'ufficio (nel suo computer fu trovato un archivio intitolato «preces» e riferibile, per gli inquirenti, a Cesare Previti). Il pm Fabio Napoleone aveva aperto un'inchiesta sul militare dopo che gli ispettori ministeriali, inviati da Alfredo Biondi, avevano riferito alcuni particolari che solo un magistrato (o, appunto, un ufficiale di polizia giudiziaria) poteva conoscere. Gli atti erano stati trasferiti poi a Brescia e a Roma.

Nelle intercettazioni si parlava anche di tangenti, ma alla fine la posizione di Paolo Pillitteri fu archiviata mentre l'ex assessore socialista Attilio Schemmari fu condannato a un anno e otto mesi soltanto per abuso d'ufficio. La sentenza, confermata anche in secondo grado, è stata annullata l'anno scorso dalla Cassazione, con un verdetto molto contestato: secondo i giudici milanesi, la Suprema Corte avrebbe «travisato i fatti», scambiando semplici controlli di polizia per veri e propri arresti. Un errore che ha convinto il presidente della Corte d'appello, Vincenzo Salaria, cioè il più importante magistrato milanese, a sollecitare un intervento del Csm. Una richiesta accolta dal plenum che, con una decisione senza precedenti, ha sollecitato un procedimento disciplinare contro i giudici della quinta sezione penale della Cassazione.

La Stampa

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AA. VV. 1 occorrenze

Questo povero mattoide, era amantissimo del caffè, di cui non solo faceva uso ma abuso, ragione, forse questa per la quale conservava nella sua stamberga un numero grandissimo di caffettiere di ogni dimensione, sebbene quasi tutte guaste: non ho mai saputo immaginare a qual fine le custodisse tutte si gelosamente. Diffidente come era, e sono tutti a cui piglia la passione del danaro, in casa sua non introduceva mai persona; e non facile impresa era il penetrarvi a sua insaputa, perché egli non lasciava mai aperta la porta nonostante l'andare e venire che vi faceva tutto il dì per straboccare i soldi alla caverna; e nemmeno si poteva cogliere lui stesso all'improvviso in casa perché soleva chiudervisi dentro. Ma il calzolaio, suo vicino, stuzzicato dalla curiosità, stette tanto all'erta finché, colto un momento in cui la memoria di Gaetano gli fe' cilecca, s'introdusse furtivo; veduto quel gran numero di caffettiere rimase meravigliato, ma senza star lì tanto a fantasticare sulla stravaganza della collezione, le appiccò tutte ad un mandorlo che vetusto ombreggiava il cortiletto, raccomandandolo ad una cordicella. Ognuno può immaginare lo risate che si fecero al vedere Gaetano tutto inquieto arrampicarsi sull'albero per ricuperare, le predilette cuccume. Di questo andò a muover lagnanza dal delegato di pubblica sicurezza, il quale, volendo a sua volta spassarsela un poco, fece stendere a lui medesimo la querela che incominciava con queste parole: « I continui fatti esposti e prepotenti » e su questo tono bizzarro continuava che, a farlo apposta, non si sarebbe potuto meglio raggiungere lo scopo di far ridere saporitamente. Conchiudeva poi con il citare la stessa moglie del calzolaio, la quale aveva aiutato il marito in quell'innocente burletta. Qual prezioso documento sarebbe mai stato per lo spiritoso cronista della Vita che si Vive della Stampa torinese. Come ho già detto, Gaetano favellava un linguaggio tutto suo proprio; e ricordo che la prima volta ch'io lo udii parlare, non ne compresi sillaba, sebbene non usasse mai il dialetto. Per esempio, ad una persona che lo incaricava di qualche commissione chiedeva procedimento anteriore, ossia mercede anticipata. Camminare alla superficie voleva significare non oltrepassare il limite del quartiere più elevato chiamato Castello, nel quale abitava lui ed erano stabiliti quasi tutti gli uffici, Straboccamento agli inferiori era recarsi ai sottoposti quartieri della città; straboccamento agli ultimi confini babelici era recarsi oltre la cinta daziaria. Un giovanotto gli chiese un giorno: Dove vai, Gaetano? ed egli: Di qua, di là, di su, di giù, ora a sud, ora ad ovest, otramque partes; e ad un altro per la medesima domanda: In cammino per occupazione e non per dilettazione. Lei è impiegato, io non son pagato. Faccio i fatti miei, pensi a lei. Avendogli un amico nostro fatto i saluti di mio marito, rispose: Albasentit, allin loquitor; discere est recordari. Nulla est celeritas quae possit, cum celeritate animi contendere. Richiesto perché avesse omesso gli stivaloni da cacciatore, rispose: Che aumentando così il peso personale erano d'inciampo al rapido andamento, ed inoltre chi dura vince. Non ci voleva che il cervello strambo di Gaetano per far concordare questa inaspettata conseguenza con le premesse. Chi sa quante migliaia di lire è riuscito ad accumulare Gaetano in quella lunga serie d'anni d'una vita strappazzata e senza affetti! Reso dall'età o dall'eccessiva fatica inabile al lavoro, invece di godersi in pace quel ben di Dio tanto sudato, riparò all'Ospizio di mendicità. Dove aveva collocato il suo tesoro prima di abbandonare quel bugigattolo sì a lungo abitato? Era stato derubato o l'aveva sotterrato altrove? Comunque sia stata la cosa, il positivo si è che egli morì senza confessar niente a nessuno, si che corsero a questo riguardo le più disparate congetture. Cucite negli abiti laceri si trovarono 500 lire in biglietti di banca; ma il danaro forse si ossiderà sotto terra e, più probabilmente, capitato o capiterà nelle inani di qualche furbo indegnissimo di quella fortuna oppure, in quelle di un dilapidatore che ne farà il peggior uso. Oh almeno un raggio di sublime luce avesse lampeggiato alla mente di quell'uomo nell'ultima sua ora suggerendogli una buona azione a pro dei diseredati! Ma sembra che Iddio rigetti le risorse fruttate dalla cupidigia e dalla avarizia giudicandole indegne di cooperare all'opere grandi e generose.

La Stampa

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AA. VV. 2 occorrenze

ROMA — Mentre da Milano parte la «crociata» degli aderenti alla chiesa di Scientology, tesa a riottenere l'apertura delle sedi sequestrate, ieri si sono riuniti in un albergo romano alcuni genitori del giovani drogati che frequentavano il centro «Narconon» della capitale, chiuso insieme con altri nove In Italia, in seguito all'inchiesta aperta dal magistrato milanese, che ha ipotizzato i reati di truffa, abuso di professione medica e circonvenzione di incapaci.

Gazzetta Piemontese

376685
AA. VV. 1 occorrenze

Corriere della Sera

377288
AA. VV. 1 occorrenze

I fascicoli relativi al processo per estorsione, peculato, abuso di potere e altri reati che riguardarono la vicenda della «Fondazione Balzan», sono stati avocati dalla Procura generale della Repubblica di Milano e sono stati affidati, per uno studio preliminare, al consigliere dottor Nicola Ambrosini. Gli atti, come ha informato il presidente della fondazione, padre Enrico Zucca in un suo comunicato, furono trasmessi da Milano a Roma nel 1974 e furono ritrasmessi presso la Procura della Repubblica di Milano 11 18 dicembre dello scorso anno, dove «dopo ben tre mesi dalla spedizione - è scritto nel comunicato - non erano ancora pervenuti».

Gazzetta Piemontese

381990
AA. VV. 3 occorrenze