Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abusivo

Numero di risultati: 14 in 1 pagine

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L'acquisizione gratuita di immobili abusivi e la figura del proprietario incolpevole - abstract in versione elettronica

161535
Chinello, Domenico 1 occorrenze
  • 2016
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Con la decisione in commento, il Giudice amministrativo è tornato a pronunciarsi su un profilo particolarmente delicato, che attiene all'individuazione dei soggetti passivi dell'ordinanza di demolizione di opere abusive e sul conseguente provvedimento comunale di acquisizione di beni illegittimamente edificati, per il caso di inottemperanza alla predetta ordinanza di ripristino; e ciò con particolare riguardo alla posizione del proprietario che non risulti, tuttavia, responsabile dell'intervento abusivo. La nota a sentenza si sofferma, dunque, sulla figura del proprietario incolpevole e sui requisiti che lo possano rendere neutro rispetto al gravoso provvedimento ablatorio comunale.

Cessione d'azienda e limitazione della responsabilità del cessionario in danno del creditore: un nuovo caso di abuso del diritto? - abstract in versione elettronica

162203
Brizzolari, Valerio 1 occorrenze
  • 2016
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La decisione si inserisce nel solco di quella giurisprudenza che sempre più spesso ricorre al divieto dell'abuso per sanzionare l'esercizio del diritto che, formalmente, appare conforme alla legge, ma, nel modo e nelle circostanze in cui viene fatto valere, si rivela "abusivo" e rivolto al raggiungimento di un fine diverso da quello per il quale è stato previsto. Il Tribunale ha così ritenuto la cessione intercorsa tra due società, dietro le quali vi erano i medesimi individui, come avente una finalità elusiva del debito e, pertanto, ha concesso al creditore di procedere con l'esecuzione forzata verso l'acquirente, pur in assenza del requisito di cui all'art. 2560, comma 2, cod. civ. per l'estensione della responsabilità al cessionario.

L'evoluzione dell'abuso del diritto in materia tributaria: un approdo con più luci che ombre - abstract in versione elettronica

162805
Ingrao, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2016
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A prescindere dalla "elasticità" della definizione di comportamento abusivo (che potrebbe lasciare insoddisfatti), nella nuova disciplina sono presenti numerosi spunti che assicurano la praticabilità di una lecita pianificazione fiscale e quindi la piena fruibilità di risparmi di imposta compatibili con la "ratio" del tributo e lo spirito del sistema fiscale. La nuova disciplina si caratterizza poi sia per il rafforzamento del contraddittorio procedimentale, sia per la netta presa di posizione (che piaccia o meno) sulla applicabilità delle sanzioni amministrative. Il cammino verso la certezza delle regole tra Fisco e contribuente è, "last but not least", testimoniato dalla possibilità di proporre in modo generalizzato un interpello preventivo per ottenere un parere sull'applicazione della normativa antiabuso alla specifica fattispecie che il contribuente intende porre in essere: il dialogo preventivo rispetto all'avvio del procedimento di accertamento antiabuso ne ridurrà sensibilmente l'applicazione da parte degli Uffici e il successivo controllo giurisdizionale.

Abuso del processo amministrativo? - abstract in versione elettronica

163277
Corso, Guido 1 occorrenze
  • 2016
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Il Consiglio di Stato con recenti sentenze ha qualificato come abusivo, in certi casi, il ricorso giurisdizionale e perciò lo ha dichiarato inammissibile o lo ha respinto. L'articolo esamina la figura dell'abuso del processo (amministrativo) per valutare se essa sia giuridicamente plausibile e se possa trovare posto accanto alle altre ragioni che rendono inammissibile il ricorso al giudice. I dubbi che investono l'abuso del processo in realtà riguardano, secondo l'A., la stessa figura dell'abuso del diritto, respinto in termini generali dal codice civile per ragioni che attengono al rapporto tra il giudice e la legge.

"Fresh start" e ingresso anticipato in procedura. Le procedure di allerta e conciliazione. Una soluzione che può funzionare? - abstract in versione elettronica

163487
Micossi, Stefano 1 occorrenze
  • 2016
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Il contributo, dopo aver illustrato gli strumenti di soluzione concordata della crisi d'impresa, dà conto delle interpretazioni giurisprudenziali e degli interventi legislativi diretti a impedirne un esercizio abusivo. Tra le osservazioni "de iure condendo", l'A. auspica interventi volti a incrementare soluzioni premiali, anche passando attraverso riforme del diritto penale dell'insolvenza e dei profili fiscali.

Principi, clausole generali e norme specifiche nell'applicazione giurisprudenziale - abstract in versione elettronica

163657
Patti, Salvatore 1 occorrenze
  • 2016
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Il saggio, movendo dall'esame di una sentenza della Corte di cassazione, che ha ritenuto abusivo il recesso da un contratto di concessione, affronta le problematiche relative ai principi e alle clausole generali. Vengono spiegate anzitutto le ragioni che hanno determinato per molti anni un raro uso dei "concetti elastici" presenti nel codice civile e, viceversa, il frequente ricorso alla clausola della buona fede prevista dal § 242 BGB [Bürgerliches Gesetzbuch - codice civile]. L'A. si sofferma quindi sulla "scelta" del giudice di applicare una norma specifica oppure una clausola generale, sottolineando che il ricorso alle clausole generali, pur sacrificando la "prevedibilità" della decisione, consente di pervenire ad una sentenza "giusta" rispetto alle caratteristiche del caso concreto.

Rapporti tra sentenza penale di assoluzione e licenziamento disciplinare - abstract in versione elettronica

164597
Pollaroli, Matteo 1 occorrenze
  • 2016
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La sentenza in esame si occupa del rapporto tra precedente giudicato penale di assoluzione e giudizio di impugnazione del licenziamento disciplinare motivato dai medesimi fatti oggetto del processo penale (abusivo impossessamento di beni aziendali). La sentenza conclude per l'autonomia della valutazione del giudice del lavoro circa i fatti posti sulla base del licenziamento disciplinare.

La quantificazione del danno nei conflitti da eterodirezione societaria - abstract in versione elettronica

165245
Casonato, Sante 1 occorrenze
  • 2016
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Nasce quindi l'esigenza di definire alcune tecniche che possano determinare, nelle diverse fattispecie, quel discrimine quantitativo, ovvero quel valore di equilibrio, oltre il quale il comportamento possa essere predicato come "abusivo" e possa quindi essere dichiarata, a seconda dei casi, la nullità dei patti, ovvero reclamata la risarcibilità del danno subito dal soggetto diretto. La teoria dell'equilibrio di Nash, per le situazioni conflittuali, risulta essere propriamente applicabile alle decisioni dei dirigenti, risultando utile sia nella fase preventiva, sia nella fase patologica della quantificazione del danno nella sua misura "piena".

La convenzione di moratoria nella gestione della crisi d'impresa - abstract in versione elettronica

165361
Nocera, Ivan Libero 1 occorrenze
  • 2016
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Quindi, sottolineando i profili di tutela del creditore non aderente, l'A. si sofferma sul giudizio del tribunale in sede di giudizio di opposizione, quale valutazione sul carattere abusivo del rifiuto del creditore terzo, riflettendo in particolare sull'interpretazione del requisito della soddisfazione "in misura non inferiore alle alternative concretamente praticabili".

La Corte di Cassazione riconosce l'ammissibilità di una supersocietà di fatto: il difficile rapporto con l'attività di direzione e coordinamento - abstract in versione elettronica

165375
Restuccia, Dario 1 occorrenze
  • 2016
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Né d'altro canto può essere la ricostruzione in esame capace di superare la scelta della responsabilità risarcitoria conseguente ad un'attività di abusivo dominio sull'impresa, individuale o collettiva, esercitata contro l'interesse dell'impresa eterodiretta ed in violazione dei principi di corretta gestione imprenditoriale, evidenziata nel sistema di cui agli artt. 2497 ss. cod. civ.

I limiti del principio di territorialità nel "cyberspace". Rilievi critici alla luce del recente orientamento delle Sezioni Unite - abstract in versione elettronica

165897
Flor, Roberto 1 occorrenze
  • 2016
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Il reato di cui all'art. 615 ter c.p. si consuma, in caso di accesso non autorizzato, con l'instaurazione del dialogo logico con il sistema informatico o telematico del titolare e, in caso di mantenimento abusivo, con la violazione delle disposizioni del titolare. L'azione umana penalmente rilevante si manifesta esteriormente non tanto con la digitazione di comandi sulla tastiera, bensì dopo la mediazione di processi logici di automazione e di "intermediari" tecnici che consentono la produzione degli effetti di quella attività. In altri termini il dialogo logico e la violazione delle disposizioni del titolare possono realizzarsi dopo l'autenticazione da parte del sistema di destinazione. Non rileva tanto l''' ambito territoriale", bensì il legame fra il titolare, lo "spazio informatico" ed il bene giuridico protetto, quale nuova manifestazione del diritto fondamentale alla riservatezza, a prescindere dalla collocazione fisica del sistema, che potrebbe o meno corrispondere con quella in cui è situato il server, ma potrebbe anche non essere determinabile.

Concorrenza sleale degli ex dipendenti e risarcimento del danno non patrimoniale alla società - abstract in versione elettronica

166239
Conti, Alessandra 1 occorrenze
  • 2016
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Nel caso di specie, la condotta professionalmente scorretta dei due ex dipendenti si presta a rivestire i caratteri del reato di "Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico" (art. 615 ter c.p.), tuttavia, la risarcibilità del danno non patrimoniale (art. 2059 c.c.), secondo i Giudici di Legittimità, non richiede necessariamente che il fatto integri in concreto un reato essendo sufficiente l'astratta previsione del fatto quale illecito, ossia idoneo a ledere l'interesse tutelato dalla norma. Infine, nel commento di seguito riportato, verrà confermato oramai il principio, asserito peraltro in questa sentenza, secondo il quale è oramai abbandonata l'idea del primato della funzione giurisdizionale penale in qualsiasi altra sede. Non è più necessario il passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna, è sufficiente l'astrattezza del fatto come illecito per potere il Giudice civile accertare la sussistenza dell'illecito ed emettere in seguito (eventualmente) condanna al risarcimento del danno non patrimoniale.

Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e competenza territoriale - abstract in versione elettronica

166540
Anselmi, Elisa 2 occorrenze
  • 2016
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Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e competenza territoriale

La S.C. risolve il contrasto giurisprudenziale in ordine alla individuazione del luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, individuandolo nel luogo in cui l'agente interagisce con il sistema, ed accogliendo, cosi, la soluzione che meglio è idonea a garantire il principio del giudice naturale. Le Sezioni Unite colgono l'occasione per mettere a fuoco la condotta della fattispecie in esame, accogliendo una nozione ampia ed unitaria di sistema informatico o telematico, idonea a garantire una adeguata tutela al domicilio informatico.

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