Il nuovo testo unico ambientale, attraverso l'assimilazione ai rifiuti speciali dei rifiuti solidi urbani sottoposti a selezione meccanica, esclude indirettamente questi ultimi dal divieto di smaltimento fuori dalla regione, con la ulteriore conseguenza di privare della qualifica di "abusività" condotte che precedentemente erano per ciò punite come delitto di traffico illecito organizzato di rifiuti ai sensi del "decreto Ronchi" ed ora non sono più riconducibili all'identica fattispecie prevista dal Testo unico: ciò pone un problema di diritto intertemporale in relazione alla punibilità dei fatti commessi prima dell'entrata in vigore del testo unico - risolto in sentenza nel senso della sanzionabilità - e una questione di legittimità costituzionale della nuova disciplina, anche sotto l'aspetto della sua compatibilità comunitaria, in un settore di particolare importanza pratica per la gestione della c.d. "emergenza rifiuti" manifestatasi in particolar modo in alcune regioni italiane. Le questioni emerse si prestano quindi a costituire futuri campi di applicazione delle due recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di sindacabilità delle norme penali di favore e di principio di retroattività della "lex mitior" anche per i fatti commessi sotto il vigore del nuovo testo unico ambientale.
Il nuovo testo unico ambientale, attraverso l'assimilazione ai rifiuti speciali dei rifiuti solidi urbani sottoposti a selezione meccanica, esclude indirettamente questi ultimi dal divieto di smaltimento fuori dalla regione, con la ulteriore conseguenza di privare della qualifica di "abusività" condotte che precedentemente erano per ciò punite come delitto di traffico illecito organizzato di rifiuti ai sensi del "decreto Ronchi" ed ora non sono più riconducibili all'identica fattispecie prevista dal Testo unico: ciò pone un problema di diritto intertemporale in relazione alla punibilità dei fatti commessi prima dell'entrata in vigore del testo unico - risolto in sentenza nel senso della sanzionabilità - e una questione di legittimità costituzionale della nuova disciplina, anche sotto l'aspetto della sua compatibilità comunitaria, in un settore di particolare importanza pratica per la gestione della c.d. "emergenza rifiuti" manifestatasi in particolar modo in alcune regioni italiane. Le questioni emerse si prestano quindi a costituire futuri campi di applicazione delle due recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di sindacabilità delle norme penali di favore e di principio di retroattività della "lex mitior" anche per i fatti commessi sotto il vigore del nuovo testo unico ambientale.