Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abusive

Numero di risultati: 9 in 1 pagine

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Realizzazione di discariche abusive e posizione di garanzia del proprietario del fondo - abstract in versione elettronica

145416
Raffaele, Simona 2 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Realizzazione di discariche abusive e posizione di garanzia del proprietario del fondo

La massima esprime un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità e consente di ratificare l'orientamento che nega la sussistenza di un'autonoma posizione di garanzia in capo al proprietario di un terreno rispetto alla realizzazione di costruzioni o discariche abusive ad opera di soggetti terzi.

Trascrizione prenotativa degli atti e trascrizione con funzione cautelativa delle domande giudiziali - abstract in versione elettronica

146263
Padovini, Flavio 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Questo ampliamento suscita, al contempo, problemi di coerenza - ad esempio, là dove non sono trascrivibili le domande di arbitrato irrituale - e muove necessità di tutela - ad esempio, in relazione alle trascrizioni abusive di domande giudiziali. In effetti, le soluzioni prospettate dagli interpreti appaiono difficili da percorrere per le strettoie positive che esse incontrano. L'ampliamento della sfera di applicazione propria alla trascrizione delle domande giudiziali sollecita allora una riforma, che ne riconosca la funzione cautelare e ne assoggetti l'esecuzione ad un provvedimento giudiziale, sul modello della "Vormerkung" tedesca. L'occasione potrebbe essere utile anche per introdurre, a tutela dei terzi aventi causa, uno strumento analogo all'annotazione dell'ordine di grado, tipico del sistema tavolare, cosi favorendo anche l'armonizzazione dei sistemi pubblicitari.

L'abuso del processo: una ricerca comparatistica - abstract in versione elettronica

146633
Serio, Mario 1 occorrenze
  • 2014
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Il fenomeno prese, a partire dal diciannovesimo secolo, dimensioni molto allarmanti e indusse il legislatore inglese a intervenire sin da 1896 con provvedimenti volti a scoraggiare conduzioni abusive di processi civili, attribuendo alle corti superiori incisivi poteri risolventisi nella cancellazione della causa dal ruolo o, in casi di più grave e manifesta scorrettezza, nella inibizione al promuovimento di azioni analoghe. Le parti successive del saggio si occupano di descrivere le molteplici forme di intervento giurisdizionale, nei confronti di categorie di parti processuali definite "abitualmente litigiose", che nel tempo sono divenute sempre più rigorose ed estese. Di questo viene offerta un'analitica rassegna, anche attraverso l'esame degli orientamenti dottrinari e giurisprudenziali più recenti. E infine, si volge lo sguardo verso le riflessioni che studiosi di altri paesi hanno svolto sull'"abuse of process" inglese: a questa stregua si formula la conclusione secondo cui altri ordinamenti europei hanno preso a mutuo il nucleo fondamentale della figura qui studiata reputandola idoneo presidio nei confronti della disamministrazione del processo ad opera delle parti, con esiti pregiudizievoli per la collettività dei cittadini.

Note in tema di elusione fiscale, abuso del diritto e applicazione delle sanzioni amministrative - abstract in versione elettronica

147233
Marini, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2014
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La Corte di Cassazione, con la sent. 30 novembre 2011, n. 25537, ha enunciato il principio secondo cui, ai fini della sanzionabilità amministrativa delle condotte elusive o abusive, è necessaria una espressa previsione legislativa; ciò porta ad escludere che una sanzione amministrativa in materia tributaria possa essere applicata a fronte della violazione non di una precisa disposizione di legge ma di un principio generale, quale quello antielusivo, ritenuto immanente al sistema anche anteriormente alla introduzione di una normativa specifica.

Principio di sinteticità e abuso del processo amministrativo - abstract in versione elettronica

147317
Giusti, Annalisa 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Dopo aver ripercorso brevemente la genesi dell'istituto e aver sottolineato le differenze, rispettivamente, con l'omologo istituto nel processo civile (e con l'art. 96, comma 3 c.p.c.) e con la diversa fattispecie dell'abuso del diritto, l'analisi si sofferma sulle peculiarità del divieto di lite temeraria sancito dall'art. 26, comma 2, ponendo in particolare rilievo il ruolo della giurisprudenza e del giudice per l'individuazione, in concreto, delle condotte abusive sanzionabili.

Clausole abusive nei contratti dei consumatori. E oltre? - abstract in versione elettronica

147336
Pardolesi, Roberto 1 occorrenze
  • 2014
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Clausole abusive nei contratti dei consumatori. E oltre?

La codificazione di una clausola generale antielusiva: giungla o "wild west"? - abstract in versione elettronica

147889
Altieri, Enrico 1 occorrenze
  • 2014
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È un significativo segnale la decisione del "Conseil Constitutionnel" francese 2013 - 685, che ha dichiarato incostituzionale la norma che qualificava abusive le operazioni aventi come scopo principale (e non più unico) il risparmio fiscale, ritenendosi violati i principi di legalità e di certezza giuridica. Una somma confusione definitoria regna anche nella giurisprudenza della Corte UE.

Clausola vessatoria sugli interessi moratori e integrazione del contratto - abstract in versione elettronica

151259
Patti, Francesco Paolo 1 occorrenze
  • 2014
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La soluzione si basa su recenti sentenze della Corte di giustizia volte a riconoscere un'accentuata efficacia deterrente alla normativa della direttiva 93/13/CEE, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori. La questione esaminata dai giudici di Lussemburgo, che negli ultimi tempi ha suscitato un vivace dibattito dottrinale, attiene alle conseguenze derivanti dalla pronuncia di vessatorietà di una clausola: all'impostazione tradizionale secondo cui la lacuna (sopravvenuta) deve essere colmata mediante il diritto dispositivo, si contrappone una tesi maggiormente "funzionalista" (fatta propria dall'ordinanza in commento) che, escludendo l'applicazione del diritto dispositivo, favorisce la posizione del consumatore.

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