Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abusive

Numero di risultati: 7 in 1 pagine

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In cerca della "donna ragionevole": la retorica anti-discriminatoria negli Stati Uniti - abstract in versione elettronica

137351
Mootz III, Francis Joseph 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Costruita attorno a una retorica che rinvia costantemente alle relazioni sessuali tra uomini e donne, la concezione anti-discriminatoria usata dalle Corti americane non riesce ad orientarsi in modo soddisfacente verso la rimozione delle relazioni di potere e subordinazione nel luogo di lavoro, né a cogliere che sia donne sia uomini possono essere vittime di pratiche abusive che risalgono a concezioni stereotipate dei ruoli di genere. Ne offre un esempio significativo il tema della discriminazione per molestie sessuali, che l'articolo esplora mettendo in luce la rete di influenze, tra le quali in primo luogo quelle risalenti al paradigma della discriminazione razziale, che hanno contribuito a ingessarlo in un approccio spesso troppo statico e limitante, dal quale tenta di uscire, pur con significativi interrogativi ancora aperti, lo standard della "donna ragionevole".

La contrattazione bifasica nei contratti di investimento: fra vincoli imposti a tutela del cliente e rimedi invalidanti - abstract in versione elettronica

138431
Berti De Marinis, Giovanni 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Lo scritto, ponendo in luce le peculiarità protettive che caratterizzano i vincoli formali del TUF e l'ambito di applicazione degli stessi, evidenzia come le norme di protezione potrebbero essere utilizzate da parte dei soggetti protetti per legittimare condotte abusive che, come tali, devono essere necessariamente contrastate.

Silenzio-assenso e dovere dell'Amministrazione di svolgere l'istruttoria: spunti di riflessione offerti da una fattispecie in tema di sanatoria di opere edilizie abusive - abstract in versione elettronica

139864
Benetazzo, Cristina 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Silenzio-assenso e dovere dell'Amministrazione di svolgere l'istruttoria: spunti di riflessione offerti da una fattispecie in tema di sanatoria di opere edilizie abusive

Contratti internazionali e clausola penale: esigenze di armonizzazione - abstract in versione elettronica

139885
Patti, Francesco Paolo 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Attesa la frequente utilizzazione della clausola penale nella pratica degli affari, le diversità tra le normative esistenti a livello internazionale hanno causato problemi nel settore del commercio internazionale, finendo per stimolare numerosi tentativi di armonizzazione della disciplina. b) I tentativi di armonizzazione e l'emergere di nuove complicazioni con la direttiva sulle clausole abusive. Ad una risoluzione del Consiglio d'Europa, risalente al 1978, hanno fatto seguito interventi di diversi organismi internazionali aventi l'obiettivo di armonizzare la disciplina della clausola penale. I risultati conseguiti non hanno ancora reso possibile un avvicinamento delle normative nazionali; al contrario, tenendo conto della legislazione consumeristica, adottata a livello centrale dall'Unione europea, si è assistito all'emergere di nuove complicazioni, in particolare con l'adozione della dir. 93/13/CEE. Tuttavia, i contenuti delle normative coniate, principalmente a livello scientifico, meritano interesse poiché rappresentano un tentativo di sintesi tra le diverse impostazioni esistenti nel contesto internazionale e offrono soluzioni interpretative anche in prospettiva interna. c) Le prospettive future: civil law e common law a confronto. Da una comparazione delle "model rules" con quelle degli ordinamenti giuridici nazionali è possibile rilevare in che misura le soluzioni interne si discostano dal modello europeo. Ebbene, nei i sistemi di civil law la strada da percorrere in vista di un futuro adattamento alle nuove previsioni non sembra difficoltosa, poiché quest'ultime sono sostanzialmente in linea con la tradizione giuridica continentale. Nella materia in esame i problemi del futuro processo di armonizzazione riguardano dunque gli ordinamenti di common law, i quali si discostano decisamente sia dal modello continentale che dai progetti europei.

La demolizione del manufatto abusivo tra acquisizione gratuita e notifica dell'inottemperanza - abstract in versione elettronica

141097
Scarcella, Alessio 1 occorrenze
  • 2013
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L'adozione di una decisione di condanna (od anche di applicazione della pena) comporta l'obbligo per il giudice penale di adottare i provvedimenti previsti dall'art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il quale prevede al comma 9, che ''Per le opere abusive di cui al presente articolo, il giudice, con la sentenza di condanna per il reato di cui all'articolo 44, ordina la demolizione delle opere stesse se ancora non sia stata altrimenti eseguita''. La Corte, con la sentenza in esame, sembra porre fine ad un precedente contrasto giurisprudenziale, consolidando l'orientamento che ritiene l'automatismo dell'effetto ablatorio allo scadere del termine di giorni novanta dalla notifica. Il principio di diritto affermato è duplice. Da un lato, anzitutto, si ribadisce che in caso di inottemperanza all'ordine sindacale di demolizione di un immobile realizzato in violazione delle norme edilizie, alla scadenza del termine di giorni novanta assegnato per l'esecuzione si verifica ope legis l'effetto ablatorio con acquisizione gratuita al patrimonio comunale, atteso che la notifica dell'accertamento formale dell'inottemperanza si configura solo quale titolo necessario per l'immissione in possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari (sicché in tale ipotesi la eventuale restituzione dell'immobile da parte del giudice deve essere disposta in favore dell'ente territoriale). Dall'altro, si precisa che, in tal caso, anche l'annullamento dell'ordine di demolizione di un manufatto abusivo in sede di giurisdizione amministrativa non incide sul provvedimento di restituzione in favore dell'autorità comunale, già disposta dal P.M. per l'inutile decorso del termine di novanta giorni dalla notifica dell'ingiunzione a demolire, essendosi verificata, alla scadenza del predetto termine, l'automatica acquisizione al patrimonio comunale del manufatto e dell'area di sedime.

Giurisprudenza comunitaria e ''massimo effetto utile per il consumatore": nullità (parziale) necessaria della clausola abusiva e integrazione del contratto - abstract in versione elettronica

141909
D'Adda, Alessandro 1 occorrenze
  • 2013
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Per la Corte di giustizia, è incompatibile con l'art. 6 della direttiva europea 93/13 in tema di clausole abusive nei contratti con i consumatori la disciplina spagnola di cui all'art. 83 del Real decreto Legislativo 1/2007, che consente la sostituzione della clausola vessatoria nulla con regole ricostruite dal giudice, ovvero con norme dispositive. Per la Corte, in tali casi la disciplina comunitaria imporrebbe la mera soppressione del patto nullo (nel caso di specie un patto sugli interessi di mora, che in tal guisa non sarebbero più dovuti alla Banca). Un tale esito in prima battuta sembrerebbe compatibile con l'idea ordinaria di caducazione parziale (o di "non apposizione") di una clausola e sarebbe preferibile anche perché più idoneo, in quanto sanzionatorio per il professionista, ad assicurare le finalità protettive della disciplina dei contratti con i consumatori. Ad una riflessione più approfondita, le conclusioni della Corte tradiscono tuttavia ambiguità ed incongruenze su cui vale la pena di riflettere. Perché il problema degli effetti della caducazione della clausola abusiva vessatoria è, a ben vedere, più complesso di quel che è apparso alla Corte e neppure chiuso nella sola alternativa - che una prima lettura della pronuncia potrebbe accreditare - tra pura caducazione del patto e sua correzione giudiziale. Risultando piuttosto preferibile ritenere che la caducazione parziale comporti l'applicazione della disciplina dispositiva abusivamente derogata.

La rilevanza relativa delle clausole contrattuali abusive - abstract in versione elettronica

143592
Centore, Paolo 1 occorrenze
  • 2013
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La rilevanza relativa delle clausole contrattuali abusive

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