L'Italia ha pieni poteri sovrani di inibire la connessione ai siti web stranieri che effettuino abusive sollecitazioni di scommesse nei confronti di consumatori italiani a tutela di questi ultimi e dell'ordine pubblico.
Quale utilizzabilità delle intercettazioni abusive?
Il legislatore - ha chiarito la Corte - avrebbe con tale norma inteso sanzionare le incursioni abusive (ancorché non fisiche) nella vita privata altrui, fissate con strumenti tecnici suscettibili di riprodurre la violazione di ambiti riservati e preclusi all'osservazione indiscreta dei terzi. La lesione della riservatezza può pertanto consumarsi, attraverso illecite interferenze, anche nei locali ove si svolge il lavoro dei privati (studio professionale, ristorante, bar, osteria, negozio in genere). La facoltà di accesso da parte del pubblico - ha evidenziato la Corte - non fa venire meno nel titolare il diritto di escludere singoli individui non autorizzati ad entrare o a rimanere.
Passa poi ad analizzare le sentenze che si sono soffermate sulla portata della novella, le quali fanno già registrare il contrasto tra chi ritiene che la modifica legislativa abbia mutato la natura della DIA da atto privato a provvedimento implicito e il TAR Campania che invece afferma che il legislatore non ha messo in crisi il prevalente indirizzo negativo del valore provvedimentale della DIA, con la conseguenza che il terzo leso può ricevere tutela unicamente azionando la procedura del silenzio inadempimento della P.A. nell'esercizio del potere di controllo delle attività abusive. L'A. si sofferma anche sulle riflessioni che il giudice campano svolge in ordine allo spessore del sindacato del giudice sulla fondatezza della pretesa del terzo nell'ambito del nuovo rito sul silenzio.
La lotta al terrorismo e la violazione della sfera privata individuale: il caso delle intercettazioni abusive di massa
Successivamente, lo sguardo comparatistico si rivolge al contesto europeo in generale ed italiano in particolare, a seguito della nota vicenda delle intercettazioni telefoniche abusive di massa poste in essere da una rete di Intelligence parallela senza autorizzazione giudiziaria.
Clausole abusive e contratto di assicurazione: verso un controllo di tipo sostanziale?
Escavazioni abusive in alveo e ritombamenti con diverso materiale
Il Tribunale di Bologna affronta il tema delle escavazioni abusive nell'alveo dei fiumi. L'utilizzo di rifiuti per ritombare le aree oggetto degli scavi comporta l'obbligo del risarcimento del danno ambientale cagionato all'ambiente fluviale e che è consistito, in particolare, nell'alterazione della sua componente pedologica. I responsabili vengono individuati nella società operante sull'area demaniale e nel suo amministratore, autore materiale dell'illecito.
La "nullità di protezione" delle clausole abusive e l'art. 28 della legge notarile
Lgs. 6 settembre 2006, n. 206, che, nell'appropriarsi della disciplina delle clausole abusive, già contenuta nel Codice civile, le sanziona, non più di inefficacia, bensì di nullità: nullità definita espressamente "di protezione", e rilevabile pertanto, come la precedente inefficacia, ad istanza del solo contraente-consumatore e non anche della sua controparte-(operatore) professionale.
E' opportuno, pertanto, rivedere alcuni concetti generali in tema di clausole abusive allo scopo di ricavare alcuni orientamenti di possibile applicazione nella fase di formazione della volontà contrattuale.
Nell'ambito dell'azione politica governativa e comunitaria volta a promuovere l'elevato livello di protezione dei consumatori, insistono attualmente i principali strumenti di tutela del consumatore attorno ai quali ruota la disciplina del Codice, in particolare gli obblighi di informazione, la disciplina delle clausole abusive, che é stata espunta dal codice civile, nonché il diritto di recesso, la cui applicazione spazia dalla contrattazione fuori dai locali commerciali alla circolazione dei diritti di godimento a tempo parziale sui beni immobili.
Contratti di assicurazione, perizia contrattuale clausole abusive