Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abusiva

Numero di risultati: 14 in 1 pagine

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Contratti tra imprese e rimedi. A margine del Libro Verde del 31 gennaio 2013 - abstract in versione elettronica

152155
Fachechi, Alessia 1 occorrenze
  • 2015
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L'individuazione dei possibili strumenti di reazione alla condotta abusiva, nelle sue molteplici articolazioni, e, dunque, dei rimedi negoziali più adeguati rispetto agli interessi in concreto meritevoli di tutela costituisce il delicato compito al quale è chiamato l'interprete.

La responsabilità penale del proprietario del fondo per le opere di abusiva trasformazione del territorio e del paesaggio da altri realizzate - abstract in versione elettronica

152462
Scordamaglia, Irene 1 occorrenze
  • 2015
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La responsabilità penale del proprietario del fondo per le opere di abusiva trasformazione del territorio e del paesaggio da altri realizzate

Ai confini tra tentata induzione indebita e istigazione alla corruzione: riflessioni a margine di un caso di induzione indebita del pubblico ufficiale non accolta - abstract in versione elettronica

152467
Magro, Maria Beatrice 1 occorrenze
  • 2015
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Il criterio selettivo dell'indebito vantaggio in capo al "tradens", estrapolato dalla lettura coordinata degli artt. 317 e 319-quater, rimane neutralizzato, perde di valenza euristica e occorrerà valutare la condotta abusiva dell'agente pubblico "ex se", qualificandola come costrittiva o induttiva, a seconda che attinga alla soglia della minaccia, o no. La configurazione dell'induzione indebita nella forma tentata solleva però diversi interrogativi concernenti la possibilità di ipotizzare anche una tentata dazione indebita del privato, nonché di definire i rapporti con le fattispecie di istigazione alla corruzione.

Brevi considerazioni sulla definizione di abuso del diritto e sul nuovo regime del c.d. adempimento collaborativo - abstract in versione elettronica

155513
Gallo, Franco 1 occorrenze
  • 2015
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Secondo l'A. l'art. 5 della legge delega fiscale n. 23 del 2014, definendo la condotta abusiva come l'uso distorto di strumenti giuridici aventi lo scopo prevalente di ottenere indebiti vantaggi fiscali, va interpretato nel senso che il principio di capacità contributiva, per essere concretamente operante e costituire un limite costituzionale all'autonomia negoziale, deve essere accompagnato dalla contestuale applicazione del principio generale della buona fede e dell'affidamento (oltreché da quello della prevalenza della sostanza sulla forma). Ciò che si richiede al legislatore delegato è, pertanto, di partire dalla definizione di abuso del diritto data da detto articolo come una o più operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti. Si dovrà, però, fare un passo avanti, e cioè definire esattamente cosa si intenda per "assenza di sostanza economica" e per "realizzazione di un vantaggio fiscale indebito". A tal fine potrebbe essere utile la giurisprudenza della Corte di giustizia dell'UE, secondo la quale va colpito non qualsiasi vantaggio fiscale, ma solo quelli contrari alla ratio dell'istituto di cui si invoca l'applicazione. Quanto poi ai profili sanzionatori penali dell'abuso del diritto, l'A. ricorda che, secondo la più recente giurisprudenza di legittimità, le operazioni elusive assumono rilevanza penale nel quadro del paradigma punitivo della dichiarazione infedele, ma solo se contrastanti con specifiche disposizioni. Si è negata, perciò, la punibilità della c.d. "elusione non codificata" sul rilievo che, in assenza di un preciso fondamento normativo, non potrebbe ritenersi sanzionabile la violazione del principio generale del divieto di abuso del diritto. Per quanto riguarda, infine, il nuovo istituto della "cooperative compliance", previsto anch'esso dalla legge delega fiscale, si mette in evidenza il duplice obiettivo con esso perseguito e cioè, da una parte, la prevenzione dell'evasione e, dall'altra, la deflazione del contenzioso.

Vincolo al rispetto del diritto Cedu "consolidato": una proposta di adeguamento interpretativo - abstract in versione elettronica

156461
Repetto, Giorgio 1 occorrenze
  • 2015
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Oltre a stabilire importanti punti fermi sull'istituto della confisca per lottizzazione abusiva, la sentenza prospetta l'avvio di una nuova fase dei rapporti tra le due Corti, in cui l'effetto di vincolo è attribuito al diritto Cedu solo se quest'ultimo è "consolidato". A dispetto dell'invocazione di una generalizzata supremazia assiologica della Costituzione sulla Cedu, nello scritto si tenta di sdrammatizzare la portata più apertamente conflittuale di questa sentenza, tentandone una lettura "costituzionalmente e convenzionalmente" conforme.

Lottizzazione abusiva: la declaratoria della prescrizione preclude l'irrogazione della confisca - abstract in versione elettronica

157240
Galluzzo, Fabrizio 2 occorrenze
  • 2015
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Lottizzazione abusiva: la declaratoria della prescrizione preclude l'irrogazione della confisca

L'irrogazione della confisca, in riferimento al reato di lottizzazione abusiva di cui all'art. 44, comma 2, d.P.R. 6 giugno 2011, n. 380, nel caso in cui manchi l'accertamento della responsabilità dell'imputato, prosciolto per intervenuta declaratoria di prescrizione, è illegittima perché contrastante con il principio di legalità ex art. 7 CEDU, nonché con l'art. 1, Prot. n. 1, CEDU che tutela il diritto di proprietà individuale. La sentenza in esame rappresenta un'evoluzione rispetto alla giurisprudenza antecedente che consentiva l'applicazione della confisca anche a prescindere dall'emissione di una sentenza di condanna.

Trust di un Ente Pubblico e azione revocatoria - abstract in versione elettronica

157321
D'Amato, Gregorio Pietro 1 occorrenze
  • 2015
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L'azione revocatoria di un trust istituito da un Ente Pubblico, con i beni oggetto di confisca a seguito di reato di lottizzazione abusiva ed attribuiti a titolo originario al Comune ai sensi dell'art. 44 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 è infondata, in quanto i beni successivamente conferiti in trust per soddisfare le ragioni creditorie dei promissari acquirenti degli immobili confiscati per il reato sono stati utili proprio per soddisfare le ragioni creditorie degli stessi. L'azione revocatoria avanzata dai soggetti a favore dei quali è stato istituito il trust risulta priva di interesse ad agire, in quanto non sussiste la perdita e diminuzione patrimoniale dell'Ente Pubblico che conferisce i beni in trust il cui disponente e beneficiario è il medesimo Ente Pubblico.

La valutazione dei nomi a dominio su internet - abstract in versione elettronica

158125
Visconti, Roberto Moro 1 occorrenze
  • 2015
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La diffusione esponenziale dei domini crea notevoli opportunità ma anche problemi di rilevanza giuridica, anzitutto in termini di registrazione, anche abusiva. Le tematiche assumono particolare rilievo quando il dominio è associato ad un sito e a un marchio già registrato e utilizzato, soprattutto se rinomato. Le tematiche di valutazione si ricollegano agli aspetti giuridici, stragiudiziali o contenziosi (per "cybersquatting" o altro), e ne rappresentano la stima a livello economico. In tale ambito, la valutazione di un dominio discende dai criteri generali utilizzati per la stima delle risorse immateriali, declinati per considerare la peculiare fattispecie, a partire dal "site naming". Rilevano, in questo ambito, spunti di riflessione ispirati al "domain licensing", all'indicizzazione delle ricerche sul web o ad altri parametri empirici.

Il sì della Corte di giustizia alla "via spagnola" per diventare avvocati - abstract in versione elettronica

158333
Chiarelli, Marina 1 occorrenze
  • 2015
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"turismo professionale", escludendo la sussistenza di una condotta abusiva nei casi in cui un cittadino consegua la qualifica professionale di avvocato in altro Stato membro, e successivamente faccia ritorno nello Stato membro di origine per esercitarvi la professione. Scopo della direttiva 98/5/CE è facilitare l'esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello nel quale è stata acquisita la qualifica professionale. Il Consiglio nazionale forense ha natura giurisdizionale in quanto soddisfa i requisiti di indipendenza, di imparzialità e di terzietà.

Il paradigma positivo della lottizzazione abusiva e i nuovi confini della pianificazione urbanistica - abstract in versione elettronica

158436
Graziosi, Benedetto 2 occorrenze
  • 2015
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Il paradigma positivo della lottizzazione abusiva e i nuovi confini della pianificazione urbanistica

Non può certamente negarsi che la lottizzazione abusiva, illecito ancipite, penale ed amministrativo, sia stato fin dal suo affacciarsi all'ordinamento, attentamente indagato sia dalla giurisprudenza che dalla dottrina. La casistica ne ha approfondito gli aspetti più dettagliati, ma sempre con riferimento a fattispecie che si muovevano su di uno sfondo, legislativo e pianificatorio, sostanzialmente stabile. Le relative pronunce, di cui quella in commento è un esempio, rispecchiano questa stabilità. Cionondimeno è forse il momento di verificare se e come il recente cambio di orizzonti che ha interessato, sensibilmente dilatandoli, i confini dell'urbanistica, richieda una messa a punto, una riattualizzazione del suo storico paradigma positivo.

Il turismo forense e l'abuso del diritto dell'Unione europea - abstract in versione elettronica

158677
Gnes, Matteo 1 occorrenze
  • 2015
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Con la sentenza Torresi la Corte di giustizia ha stabilito che non costituisce una pratica abusiva il fatto che il cittadino di uno Stato membro si rechi in un altro Stato membro al fine di acquisirvi la qualifica professionale di avvocato e poi faccia ritorno nel proprio Stato per esercitarvi la professione di avvocato con il titolo professionale così ottenuto. La decisione è di rilievo non solo perché stabilisce, una volta per tutte, la legittimità della pratica del turismo forense e, più in generale, della possibilità di sfruttare il diritto più favorevole di un altro ordinamento, ma perché fornisce un quadro, pur se approssimativo, del cd. abuso del diritto dell'Unione europea.

Difesa nel procedimento e nel processo dopo la riforma dell'abuso del diritto - abstract in versione elettronica

159529
Contrino, Angelo; Marcheselli, Alberto 1 occorrenze
  • 2015
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L'art. 10-bis dello Statuto del contribuente, introdotto dal Decreto "certezza del diritto", nel descrivere la "motivazione" del provvedimento di "contestazione" di "abuso" del "diritto" o "elusione", apprezzabilmente menziona l'"individuazione" della "condotta abusiva", delle "norme" e "principi elusi" e degli "indebiti vantaggi fiscali" realizzati. Il pericolo era che la codificazione degli orientamenti giurisprudenziali pregressi non fosse idoneo a impedire l'avallo della giurisprudenza di contestazioni di abuso effettuate sulla base di affermazioni generiche e/o il mancato accoglimento di ragioni extrafiscali giustificato con vuote formule stereotipate. Sotto il profilo processuale, il Decreto ha stabilito che l'"abuso" del diritto fiscale "non" è "rilevabile d'ufficio", in ogni stato e grado del "processo". In effetti, se l'abuso va contestato e specificamente motivato nell'avviso di accertamento, non residua spazio per il rilievo dell'abuso per la prima volta in giudizio.

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