Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il principio del "ne bis in idem" al vaglio della Corte costituzionale: un'occasione persa - abstract in versione elettronica

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Polegri, Federica 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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La Consulta lascia sopravvivere la disciplina sul "market abuse" e, con sé, molti degli interrogativi emersi in dottrina e in giurisprudenza sulla conformità della stessa ai principi espressi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nella sentenza Grande Stevens e altri c. Italia. In assenza di una pronuncia della Corte costituzionale, simile a quella del Consiglio costituzionale francese, che fornisca delle linee guida affinché la normativa nazionale, che prevede un sistema di doppio binario amministrativo-penale per medesime fattispecie, non si ponga in contrasto con il sistema CEDU, non resta che attendere l'intervento riformatore del legislatore italiano, auspicato peraltro dalla stessa Consulta, il quale sarà chiamato, al pari di quanto avvenuto in Spagna e Finlandia con riferimento al doppio binario nel settore tributario, ad individuare meccanismi idonei ad impedire che l'Italia venga di nuovo condannata dalla Corte di Strasburgo per violazione del principio del "ne bis in idem".

Riflessi organizzativi della rinnovata disciplina in materia di "market abuse" - abstract in versione elettronica

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Annunziata, Filippo 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Riflessi organizzativi della rinnovata disciplina in materia di "market abuse"

Doppio binario sanzionatorio e "ne bis in idem" nella nuova disciplina eurounitaria degli abusi di mercato - abstract in versione elettronica

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Scoletta, Marco 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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La nuova disciplina eurounitaria dei "market abuse" contempla, a tutela dei mercati finanziari, sia sanzioni amministrative (Regolamento (UE) 596/2014), sia sanzioni penali (Direttiva 2014/57/UE). La previsione di una (apparente) duplicazione di misure punitive per i fatti di abuso di mercato richiede una complessiva verifica dell'assetto repressivo preteso dal legislatore europeo alla luce del principio "ne bis in idem" (tenendo conto della portata ad esso attribuita dalla Corte Europea di Diritti dell'Uomo nella sentenza "Grande Stevens"). Il presente contributo, quindi, propone un'analisi della normativa sovranazionale diretta a valutare se il legislatore eurounitario abbia tenuto in debito conto il diritto a non essere giudicati o puniti due volte per lo stesso fatto e se abbia fornito indicazioni utili per la ripartizione sanzionatoria tra tutela penale e tutela amministrativa. In quest'ottica - orientata al rispetto dei diritti fondamentali - vengono prospettate le possibili opzioni sistematiche che, di fatto, si propongono alternativamente al nostro legislatore per adempiere ai nuovi vincoli punitivi.

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