., ripercorsi i passaggi fondamentali della pronuncia, si sofferma brevemente sull'evoluzione della disciplina in tema di market abuse. Affronta, più nello specifico, la portata del concetto di artifici, come delineato dalla dottrina maggioritaria, alla quale ha aderito la sentenza in epigrafe. In particolare, può essere artificiosa anche un'operazione di per sé lecita, purché il mezzo utilizzato sia obiettivamente artificioso, cioè posto in essere con modalità tali, per ragioni di modo, tempo e luogo, da alterare il giuoco normale tra domanda e offerta. Sottolinea, infine, il ruolo che il contesto fattuale (storico e teleologico) svolge nell'interpretazione del precetto penale, proponendone la valorizzazione.
Viene anche dedicato un ampio spazio all'attività sanzionatoria e vengono commentate alcune operazioni di market abuse. Nella parte finale la relazione si sofferma sulle numerose attività intraprese in sede internazionale e sulla gestione interna da cui si rileva che, al 31 gennaio 2008, il personale risultava composto da solo 556 unità.