Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abusato

Numero di risultati: 14 in 1 pagine

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Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262 - Approvazione del testo del Codice civile.

1723
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1942
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Il giudice tutelare può rimuovere dall'ufficio il tutore che si sia reso colpevole di negligenza o abbia abusato dei suoi poteri, o si sia dimostrato inetto nell'adempimento di essi, o sia divenuto immeritevole dell'ufficio per atti anche estranei alla tutela, ovvero sia divenuto insolvente.

Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398 - Approvazione del testo definitivo del Codice di Procedura Penale.

31993
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1930
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Quando nella discussione i difensori, pur mantenendosi nei limiti di tempo indicati negli articoli 438 e 468, ovvero il pubblico ministero, abusano della facoltà di parlare, per prolissità, divagazioni o in altro modo, e non sono valsi due successivi richiami, il presidente o il pretore toglie la facoltà di parlare a chi ne ha abusato. In tal caso, e in ogni altro nel quale sia stata tolta la facoltà di parlare, si procede alla deliberazione dell'ordinanza o della sentenza anche senza le conclusioni del pubblico ministero o del difensore al quale è stata tolta la facoltà predetta.

L'abuso del concetto di personalità nella devianza minorile: la "messa alla prova" quale occasione da non sprecare - abstract in versione elettronica

82815
Giordani, Nello 1 occorrenze
  • 2000
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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L'A. affronta i temi inerenti al concetto di personalità ritenuto abusato, sia nella spiegazione, sia nel recupero della devianza minorile. Osserva che ancora oggi gli interventi di recupero facilmente approdano a risultati fallimentari, perché mirano a correggere il soggetto ritenuto difettoso con l'intento di guarire il presunto "paziente" dalla "malattia della delinquenza". La devianza è un atto contro un ordine etico-normativo stabilito da una realtà costruita socialmente che varia con il variare dei tempi storico-culturali, e non contro un ordine biologico o personologico. In ogni società la devianza è un comportamento appreso al pari del comportamento conforme, fatto di significati, di codici e di rituali. L'A., inoltre, constata che le categorie psichiatriche e psicologiche non si sono allontanate di molto dalla visione lombrosiana, secondo la quale certi tratti fisiognomici identificavano il delinquente nato; oggi certe caratteristiche di personalità identificano il deviante psichico e psicopatico. Giunge e suggerire nella "messa alla prova" interventi non incentrati tanto sulla personalità del minore, quanto sui contesti di vita che sono causa dell'acquisizione del comportamento deviante e, spesso, della sua cronicizzazione.

Gli obblighi giuridici del pediatra di fronte al bambino maltrattato, al minore abusato, all'incesto e altro - abstract in versione elettronica

91208
Introna, Francesco 1 occorrenze
  • 2005
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Gli obblighi giuridici del pediatra di fronte al bambino maltrattato, al minore abusato, all'incesto e altro

Determinazione e ambito di applicazione del foro del trust nella recente giurisprudenza inglese - abstract in versione elettronica

107939
Contaldi, Gianluca 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Non possono tuttavia ricondursi a tale criterio di competenza giurisdizionale i trust giudiziali (resulting) sorti per effetto di una non completa manifestazione di volontà da parte del disponente; né le ipotesi nelle quali il beneficiario abbia abusato dello strumento fiduciario, facendo uso della propria qualità, ma di fatto esercitando poteri non direttamente riconducibili al trust. Tale sentenza non sembra del tutto condivisibile,nella misura in cui restringe l'ambito di applicazione del criterio di giurisdizione in esame trascurando, di fatto, la sua finalità specifica.

Oltre il discorso dei diritti umani. Il significato normativo della prossimità - abstract in versione elettronica

110577
Zanichelli, Maria 1 occorrenze
  • 2009
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Il linguaggio dei diritti umani, conquista preziosa e imprescindibile, è oggi ampiamente condiviso ma anche inflazionato e abusato, e può non essere la soluzione definitiva per tutelare al dignità delle persone. Solo la consapevolezza del valore intrinseco di ogni essere in quanto persona può trasformare l'agire individuale e istituzionale. Le dimensioni di relazionalità e responsabilità insite nella persona sono ben rappresentate dalla categoria della "prossimità", che non cessa di dispiegare un intenso potenziale normativo, dal precetto ebraico del Levitico alla "svolta" della parabola evangelica, fino alle elaborazioni filosofiche attuali. L'amore del prossimo certo non può essere imposto per legge, ma non è del tutto estraneo al mondo del diritto. Il gesto etico di aiutare chi è nel bisogno ha importanti implicazioni giuridiche. Temi quali le Good Samaritans Laws, il dovere e l'omissione di soccorso, l'assistenza come cardine della deontologia medica confermano che il profilo normativo della prossimità merita attenta riflessione, e può ispirare il lavoro del giurista, del bioeticista, del filosofo del diritto.

La notificazione per mezzo del difensore di fiducia: strumento di semplificazione processuale spesso abusato - abstract in versione elettronica

115416
Saccomani, Jacopo 1 occorrenze
  • 2010
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La notificazione per mezzo del difensore di fiducia: strumento di semplificazione processuale spesso abusato

Incesto e ciclo dell'abuso. Aspetti clinici e medico-legali - abstract in versione elettronica

118061
Argo, Antonina; Francomano, Antonio; Sciarabba, Caterina; Farina, Graziana; Di Stefano, Eugenia; Procaccianti, Paolo; La Barbera, Daniele 1 occorrenze
  • 2010
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Da un'analisi statistico-epidemiologica è emerso che, in molti casi, il giovane abusato in famiglia diventa a sua volta, da adulto, abusante, generando e alimentando il cosiddetto "ciclo dell'abuso". In tale ottica si riporta un caso giunto all'osservazione degli AA., i quali, partendo dalla vicenda in esame, hanno poi analizzato più genericamente i profili psico-patologici sia delle vittime che degli abusanti e delle famiglie in cui il reato viene consumato, valutando anche le possibili strategie di intervento per il recupero di questi giovani.

Giurisprudenza di legittimità in tema di violenza sessuale - abstract in versione elettronica

122253
Onorato, Pierluigi 1 occorrenze
  • 2011
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Affronta poi vari problemi relativi all'acquisizione e alla valutazione della prova del reato di violenza sessuale, con particolare riguardo alla testimonianza della persona offesa, alla testimonianza del minore abusato sessualmente e alle testimonianze indirette.

Fine delle operazioni inesistenti nell'IVA? - abstract in versione elettronica

126657
Raggi, Nicolò 1 occorrenze
  • 2011
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Ha così trovato "voce", anche in Italia, il principio secondo cui l'esercizio di un diritto garantito dall'ordinamento comunitario - quale nella specie il diritto a detrazione iva - è senz'altro legittimo salvo che il contribuente ne abbia "abusato". Preso atto di ciò, nel 2009, il Supremo Collegio ha iniziato una silenziosa revisione delle proprie posizioni, ammettendo, finalmente, che, nella dinamica delle operazioni "soggettivamente" inesistenti, l'accertamento della consapevole partecipazione del contribuente alla frode assume un ruolo determinante. Coerenza, a questo punto, vorrebbe che il criterio dell'inesistenza, sia oggettiva che, soprattutto, soggettiva, venisse abbandonato del tutto (ferme restando, naturalmente, le sue implicazioni in campo penale tributario). Non pare dubbio, infatti, che, invocare l'inesistenza "oggettiva" sia superfluo: tale situazione, infatti, è già contemplata dalla clausola generale (contenuta nella direttiva iva) secondo cui l'imposta è dovuta da chiunque la indica in fattura. Inoltre, l'ostinata determinazione della Cassazione, anche nel nuovo corso giurisprudenziale, a voler giudicare le frodi iva con il metro dell'inesistenza "soggettiva", finisce con l'addossare al contribuente un onere probatorio diabolico, mortificando (illegittimamente) la piena e corretta applicazione del diritto comunitario.

La sola testimonianza del minore sessualmente abusato è sufficiente per pervenire ad una sentenza di condanna - abstract in versione elettronica

144044
Franceschini, Elisa 1 occorrenze
  • 2013
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La sola testimonianza del minore sessualmente abusato è sufficiente per pervenire ad una sentenza di condanna

Cessione d'azienda frazionata nel conferimento d'azienda e successiva cessione di quote nella conferitaria - abstract in versione elettronica

147977
Azzaro, Andrea Maria 1 occorrenze
  • 2014
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In tal modo il problema viene ricondotto nell'ambito del tradizionale strumentario giuridico proprio del contralto, svincolandosi da quei metodi ermeneutici che hanno indotto certa dottrina a discorrere dell'abuso del diritto come di un "argomento abusato".

La decadenza dal potere sanzionatorio della Consob - abstract in versione elettronica

150809
Quaranta, Enrico 1 occorrenze
  • 2014
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"insider secondario", sanzionato per aver abusato di un'informazione privilegiata, relativa ad un progetto di acquisizione di partecipazione di controllo, ottenuta direttamente da un "insider" primario e la seconda promossa da quest'ultimo - i Giudici si occupano tra l'altro di esaminare, quale motivo del ricorso, il tema del termine entro il quale l'autorità di vigilanza è tenuta ad avviare il procedimento sanzionatorio e, più precisamente, dell'individuazione del relativo "dies a quo" e delle conseguenze riguardanti la sua violazione. Mentre la prima decisione (in ordine cronologico) perviene alla conclusione che la contestazione sia avvenuta tempestivamente, rigettando sul punto l'impugnativa, la seconda perviene ad un convincimento opposto, finendo per accogliere proprio la doglianza specifica formulata dall'"insider primario", con conseguente declaratoria d'illegittimità e revoca della delibera Consob [Commissione Nazionale per le Società e la Borsa] emessa ai suoi danni. L'attenzione di questo elaborato vien posta proprio sull'argomento specifico oggetto di suddette contrastanti pronunzie, laddove in altra parte della rivista verranno esaminati gli altri profili di rilievo evincibili dalle sentenze.

La "perdita di chance": una importante "chance" per la medicina legale - abstract in versione elettronica

153575
Norelli, Gian Aristide; Focardi, Martina; Bartolini, Viola; Pinchi, Vilma 1 occorrenze
  • 2015
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Gli AA. esaminano la giurisprudenza in materia di "perdita di chance": nozione inizialmente legata ad aspetti tipicamente patrimoniali e progressivamente fattasi largo all'interno della Dottrina civilistica come danno extrapatrimoniale, osservando come il suo riconoscimento si dimostri assai diffuso, e talvolta abusato nell'ambito della responsabilità sanitaria; tanto che il suo ampio accoglimento, in assenza di una chiara e precisa distinzione di tale voce di danno, conduce a richieste ed ammissioni risarcitorie che evocano non poche perplessità, primariamente in tema di accertamento causale. Quel che progressivamente sembra emergere, inoltre, è la tendenza al riconoscimento del danno (da perdita di chance), ove sia acclarata una incongrua condotta, a prescindere dalle sue conseguenze. Gli AA., riflettendo su tali tematiche e sulla indubbia pericolosità di una simile impostazione per il sistema della responsabilità civile, si interrogano sul ruolo della Medicina Legale in siffatto ambito valutativo, osservando come il compito del Medico Legale, apparentemente relegato ad uno spazio marginale, risulta al contrario di fondamentale importanza nel fornire le specifiche competenze, necessarie ed imprescindibili, ad evitare una deriva verso l'arbitrio di giudizi formulati.