Questo progetto di legge ha attraversato diverse e molteplici vicissitudini, imperocchè, come appare dalla relazione, è stato per quattro volte presentato all'esame di questo ramo dei Parlamento; di maniera che impegnare oggi una larga discussione dei principii e dei concetti che l'informano significherebbe voler abusare del tempo prezioso della Camera.
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Non dico di più per non abusare della bontà e della benevolenza della Camera, ma mi riservo il diritto dì presentare nel corso della discussione le modificazioni che crederò opportune. Conclusione del mio dire sarebbe la proposta di rinviare il disegno di legge alla Commissione perchè l'uniformi a principii più adeguati, ma non voglio fare somigliante proposta per non incorrere nello sdegno di tutti quelli i quali credono che da questa legge verrà la salute d'Italia, verrà la ristorazione delle finanze italiane.
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Io quindi credo che, più che al ministro di grazia e giustizia, questa sorveglianza appartenga al ministro delle finanze; e siccome con questa legge accordiamo tanto arbitrio agli agenti fiscali, io lo prego di far sindacare dalle autorità superiori tutti coloro i quali potessero abusare nell'esercizio delle loro funzioni.
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Dunque mi conceda almeno la possibilità che gli agenti fiscali possano abusare malgrado tutti i ruoli che hanno in mano. Ora voi accordate agli agenti fiscali tante facoltà, tanto arbitrio, ed in una legge di 108 articoli non avete messa una parola che possa frenare la loro ingordigia.
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Accademia della crusca
