Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogato

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Il fallito nella nuova disciplina della verifica dei creiditi: esclusione di poteri processuali di proporre domande ed eccezioni, difetto di legittimazione all'impugnazione del decreto di esecutività dello stato passivo - abstract in versione elettronica

96543
Ferri, Corrado 1 occorrenze
  • 2007
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La riforma del fondi pensione: prime riflessioni tributarie - abstract in versione elettronica

97131
Procopio, Massimo 1 occorrenze
  • 2007
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Tale decreto contiene alcune radicali modifiche rispetto al d.lg. n. 124 del 1993 che ha abrogato. Notevole importanza assume la previsione relativa al conferimento (espresso o tacito) del trattamento di fine rapporto alle forme pensionistiche complementari che dovrebbe generare un ingente afflusso di denaro tale da garantire un'adeguata prestazione al momento del pensionamento. Sul piano tributario è stato eliminato il limite percentuale di deduzione. In tal modo il limite massimo deducibile di euro 5.165 è consentito alla generalità degli aderenti. Il regime tributario delle prestazioni ha inoltre registrato un netto miglioramento rispetto alla previgente normativa; tutte le prestazioni, sia in forma di capitale che di rendita sono infatti soggette ad imposta mediante l'applicazione di una ritenuta pari al 15 per cento operata a titolo di imposta.

La convocazione del consiglio comunale, indirizzi operativi - abstract in versione elettronica

97773
Franza, Vincenzo 1 occorrenze
  • 2007
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La riforma delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al d.lg. 267/2000 ha attribuito tale autonomia organizzativa al consiglio comunale "nell'evidente convinzione che il riconoscimento di ambiti più estesi di autodeterminazione sia condizione anche di una maggiore efficienza degli enti stessi" ed ha contestualmente abrogato le norme approvate con il precedente testo unico di cui al r.d. 4.2.1915, n. 148, e in particolare, per ciò che riguarda la modalità di convocazione dello stesso organo assembleare, ha espressamente disposto, all'art. 38 comma 2, che il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale deve disciplinare "le modalità per la convocazione".

Il rinnovo dei contratti pubblici dopo il Codice appalti - abstract in versione elettronica

98525
Valletti, Andrea 1 occorrenze
  • 2007
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Considerato tuttavia che il rinnovo ha un ambito applicativo ben maggiore della ripetizione prevista solo per gli appalti di servizi e per contratti di importo superiore alla soglia comunitaria, ben si comprende la preoccupazione dei giudici amministrativi di far "rivivere", sotto mentite spoglie, un istituto (il rinnovo) abrogato dalla L. n. 62/05. In tal senso sembra deporre lo stesso D. lgs. n. 163/2006 (Codice unico dei contratti) che ha previsto e disciplinato la sola ripetizione dei servizi analoghi e non anche il rinnovo dei contratti.

Rapporti patrimoniali tra coniugi, diritto internazionale privato e illegittimità costituzionale dell'art. 19, comma 1, disp. prel. c.c. - abstract in versione elettronica

98939
Bonanzinga, Rosa Thea 1 occorrenze
  • 2007
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Trattandosi nel caso di specie di un giudizio instaurato prima dell'entrata in vigore della l. 31 maggio 1995, n. 218, che ha riformato il sistema italiano di diritto internazionale privato, trovava, infatti, ancora applicazione l'art. 19, ormai abrogato.

I reati di false comunicazioni sociali - abstract in versione elettronica

99179
Zannotti, Roberto 1 occorrenze
  • 2007
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Modifiche al c.p. in materia di reati di opinione a seguito della l. n. 85 del 2006 - abstract in versione elettronica

100113
Clemente, Antonio 1 occorrenze
  • 2007
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Il legislatore con tale riforma ha inteso riscrivere talune fattispecie criminose, puntualizzandone i requisiti tipici alla luce dei principi costituzionali, ha voluto effettuare un temperamento delle asprezze sanzionatorie previste dal legislatore fascista, ha abrogato talune fattispecie criminose ritenute non più lesive dei principi costituzionali. Nel contempo esso ha modificato anche la parte generale del codice penale (art. 2 c.p.) prevedendo nel caso di successione di leggi rispettivamente sanzionate con pena detentiva e pena pecuniaria una conversione immediata della pena detentiva in pena pecuniaria. Ha previsto infine che alle violazioni depenalizzate, come delineate dalla legge in esame, si applichino in quanto compatibili gli arti. 101 e 102 d.lg. n. 507 del 1999.

Broker di assicurazioni e pubblica amministrazione - abstract in versione elettronica

100183
Zuddas, Goffredo 1 occorrenze
  • 2007
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Il provvedimento affronta le problematiche relative alla natura giuridica e all'onerosità del contratto di brokeraggio dopo l'entrata in vigore del d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209, il quale ha abrogato la l. 28 novembre 1984, n. 792, che aveva regolamentato per la prima volta la figura. All'indagine di carattere strettamente civilistico, volta ad analizzare il profilo funzionale della figura, fa seguito la verifica in merito alla possibilità, per la pubblica amministrazione che intenda stipulare un contratto di assicurazione, di fare ricorso ad un broker non tramite una gara d'appalto, ma attraverso la trattativa privata.

Perdite intragruppo e consolidato fiscale: qual è la norma di sistema? - abstract in versione elettronica

100553
Michelutti, Riccardo 1 occorrenze
  • 2007
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Il d.l. n. 223/2006 ha abrogato l'esimente per i trasferimenti infragruppo delle partecipazioni nelle società dotate di perdite pregresse contenuta nell'art. 84, comma 3, lett. a), del T.U.I.R., in ragione di una pretesa valenza sistematica del divieto di circolazione delle perdite ante-consolidato, sancito nell'art. 118, comma 2, del T.U.I.R. L'attribuzione di una valenza sistematica al disposto di tale articolo, tuttavia, è criticabile, poiché trascura che il consolidato fiscale rappresenta un regime opzionale e temporalmente limitato dotato di ben precisi limiti per accedervi e di un peculiare meccanismo di determinazione della base imponibile, che in quanto tale non può essere additato a paradigma interpretativo per situazioni ad esso estranee.

Incentivi all'esodo: i problemi ancora aperti trovano soluzione - abstract in versione elettronica

100811
Fattaccio, Maurizio; Spezia, Letizia 1 occorrenze
  • 2007
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(abrogato dall'art. 36, comma 23, del d.l. n. 223/2006 entrato in vigore il 4 luglio 2006) anche i soggetti che avevano cessato il rapporto di lavoro dopo il 4 luglio 2006 a condizione che la cessazione fosse avvenuta per effetto di una delibera aziendale di data antecedente che indicava un termine entro il quale aderire al piano di incentivazione. Nelle more di tale chiarimento, le aziende, con riferimento a tali fattispecie, hanno erogato gli incentivi all'esodo senza riconoscere alcuna agevolazione. L'Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 138/E del 2007, ha chiarito che le maggiori ritenute operate possono essere restituite.

L'accesso al pubblico impiego dei cittadini extracomunitari - abstract in versione elettronica

101547
Signorini, Elena 1 occorrenze
  • 2007
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L'attuale normativa in materia di stranieri ha implicitamente abrogato la regola generale, contenuta e ribadita in varie antecedenti disposizioni normative, per effetto della quale era da ritenere esistente una riserva di accesso al pubblico impiego a favore dei soli cittadini italiani e agli equiparati per legge. Da ciò deriva che, in assenza di precise disposizioni restrittive inerenti lo svolgimento di determinate attività (quali, ad esempio, quelle dei militari e dei magistrati), previste normativamente ovvero per effetto di individuazione demandata al Presidente del Consiglio dei Ministri (art. 38 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165), per il possesso della cittadinanza italiana deve valere la regola generale contenuta nella normativa speciale in tema di immigrazione, con particolare riferimento all'art. 2 che sancisce la parità di trattamento e la piena uguaglianza di diritti tra lo straniero regolarmente soggiornante in Italia e il cittadino italiano.

Nuove misure legislative in materia di immigrazione - abstract in versione elettronica

101551
De Mozzi, Barbara 1 occorrenze
  • 2007
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Di particolare interesse sono il D.lgs. 8 gennaio 2007, n. 3 che introdotto, in luogo della carta di soggiorno, il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; il D.lgs. 8 gennaio 2007, n. 5 che ha riscritto l'art. 29 del T.U. in materia di immigrazione (D.lgs. n. 286/1998), relativo alla disciplina dei ricongiungimenti familiari; il D.L. 15 febbraio 2007, n. 10 convertito con modificazioni in L. 6 aprile 2007, n. 46 che ha eliminato l'obbligo di preventiva autorizzazione al lavoro per l'impiego di lavoratori extracomunitari distaccati nell'ambito di un contratto di appalto da parte di impresa stabilita in uno Stato membro dell'UE, sostituita da una semplice comunicazione del committente e da una dichiarazione dell'impresa straniera appaltatrice; l'art. 1, comma 1184, L. n. 296/2006, che ha abrogato l'obbligo del datore di lavoro di dare comunicazione dell'avvenuta assunzione dello straniero all'autorità locale di pubblica sicurezza entro 48 ore; la L. 28 maggio 2007, n. 68, che ha dettato una nuova disciplina per l'ingresso ed il soggiorno di breve durata degli stranieri per visite, affari, turismo e studio. A tali interventi normativi si affiancano talune significative novità in tema di lavoro dei cittadini neocomunitari (in particolare, bulgari e rumeni). La materia non pare, tuttavia, destinata a trovare, in tempi brevi, un assestamento definitivo, essendo alla studio un disegno di legge delega (cd. Ferrero-Amato) di modifica del D.lgs. n. 286/1998, che prevede, tra l'altro, l'eliminazione del contratto di soggiorno e la reintroduzione di alcuni canali di ingresso degli stranieri in Italia (tramite sponsor, ecc.), a suo tempo aboliti dalla L. n. 189/2002 (cd. Bossi-Fini).

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