Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogata

Numero di risultati: 9 in 1 pagine

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Il "bilancio irregolare" e il "bilancio falso": divergenze - abstract in versione elettronica

163105
Dezzani, Flavio 1 occorrenze
  • 2016
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Nella vecchia legislazione, l'oggetto del falso in bilancio era rappresentato da "fatti materiali non rispondenti al vero ancorché oggetto di valutazioni", mentre nella nuova versione l'espressione "ancorché oggetto di valutazioni" è stata abrogata. Ad oggi sono state pubblicate due Sentenze della Corte di Cassazione sul "falso in bilancio" da parte della Quinta Sezione Penale, ma in diversa composizione: 1) Corte di Cassazione, Sezione V Penale, Sentenza n. 33774/15, depositata il 30 luglio 2015 (decisa il 16 luglio 2015); 2) Corte di Cassazione, Sezione V Penale, Sentenza n. 890/16, depositata il 12 gennaio 2016 (decisa il 12 novembre 2015). Le due sentenze sono di orientamento opposto: conseguentemente, per motivi espositivi, vengono trattate separatamente.

Interessi e anatocismo nei contratti bancari - abstract in versione elettronica

163865
Rizzo, Nicola 1 occorrenze
  • 2016
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La norma consuetudinaria, che consentiva di pattuire clausole anatocistiche nei contratti bancari, è stata "abrogata" dalla Cassazione con una sentenza con cui la Corte dimostra poca dimestichezza con la teoria del diritto. Il divieto pretorio dell'anatocismo bancario ha avuto, però, vita breve: una norma scritta ripristina la possibilità di convenire clausole anatocistiche nei contratti tra le banche ed i clienti. Con l'abrogazione anche di quest'ultima norma, ad opera di un recente e contraddittorio intervento legislativo, si è creata una situazione di incertezza sull'attuale vigenza o meno, nel nostro ordinamento, di un divieto di anatocismo bancario. La soluzione che io sostengo, al termine di questa indagine, è che nell'ordinamento italiano la produzione di interessi sugli interessi, nei contratti bancari, sia ormai vietata.

Una nuova legge per la cooperazione. Sarà vera gloria? - abstract in versione elettronica

164725
Pesticcio, Paolo Alessandro 1 occorrenze
  • 2016
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Con il primo giorno successivo al sesto mese dall'entrata in vigore della citata legge verrà abrogata la precedente normativa risalente a ben 27 anni fa. La nuova legge sembra portare una vera rivoluzione in ambito di cooperazione internazionale intervenendo sulle finalità, le attività, gli attori, i destinatari e le competenze assegnate al Ministero. La centralità e l'importanza della legge sono evidenti anche per alcuni segnali di forma quali l'art. 3 che modifica il nome del Ministero degli Affari esteri (MAE) in Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI). La legge, accolta benevolmente dagli enti di rappresentanza delle Organizzazioni non governative, ha invece generato più di qualche perplessità in coloro che le norme le dovranno applicare. Di seguito si analizzano sia gli aspetti di novità che tale normativa porta nel mondo della cooperazione, sia taluni dubbi applicativi non di poco rilievo che portano con sé preoccupanti interrogativi.

Arresti domiciliari ex art. 656, comma 10, c.p.p.: l'evasione non comporta l'automatica revoca della misura - abstract in versione elettronica

165887
Di Lernia, Saverio 1 occorrenze
  • 2016
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E tale contiguità tra gli approdi interpretativi sviluppati e la disciplina successivamente introdotta ha consentito alla Corte di cassazione, nella sentenza in commento, di pervenire ad un'equilibrata soluzione del caso sottoposto, nonostante, come si chiarirà successivamente, abbia erroneamente fondato il proprio ragionamento giuridico su una normativa ormai abrogata. La seguente trattazione si propone di esaminare il rapporto di rinvio esistente tra le menzionate disposizioni, nonché taluni emergenti aspetti di criticità delle stesse, attraverso una essenziale definizione dei traguardi interpretativi che ne hanno segnato l'evoluzione.

Modifiche alla TARI, assetto dei tributi locali minori e criteri di determinazione della rendita per fabbricati "D" ed "E" - abstract in versione elettronica

166619
Cepparulo, Antonio; Giordano, Luigi 1 occorrenze
  • 2016
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La disciplina della TARI, con la Legge di stabilità 20l6 (Legge n. 208/20l5), ha subìto interventi circa i coefficienti di determinazione della Tariffa, mentre è stata definitivamente abrogata l'imposta municipale secondaria. Sono stati, inoltre, previsti più favorevoli criteri di determinazione della rendita catastale per i fabbricati a destinazione speciale, classati nei gruppi "D" ed "E". Sotto il profilo più squisitamente finanziario, la Legge di stabilità ha disposto trasferimenti compensativi, mediante incremento del fondo di solidarietà comunale, a fronte della perdita di gettito IMU [Imposta municipale propria e secondaria] e TASI [Tassa sui Servizi Indivisibili] per le esenzioni abitazioni principali e terreni agricoli nonché per la riduzione di IMU e TASI per gli immobili locati a canone concordato. È stato inoltre disposto lo stanziamento di un contributo annuo di 155 milioni di euro a ristoro della perdita di gettito per effetto delle nuove modalità di classamento dei fabbricati dei gruppi catastali "D" ed "E". Per ragione di pressione fiscale generale, infine, è stato stabilito il blocco della leva fiscale per gli enti locali.

La clausola salvaguardia a protezione dei vecchi accertamenti travolta dalla Legge di stabilità 2016 - abstract in versione elettronica

166829
Scifoni, Gianfilippo 1 occorrenze
  • 2016
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La Commissione tributaria regionale della Lombardia, con sentenza n. 386/2016, ha ritenuto abrogata la clausola salva-accertamenti, contenuta nel Decreto sulla certezza del diritto, ad opera della Legge di stabilità 2016, che ha riscritto la disciplina dei termini di decadenza dell'accertamento. La decisione dei giudici di seconde cure lombardi riveste particolare rilievo, in quanto si tratta della prima pronuncia che ha esaminato il nuovo assetto dei termini di accertamento quale ridisegnato dall'ultima Legge di stabilità. Preso atto del fatto che la disciplina transitoria dei termini decadenziali ivi prevista (cfr. comma 132) conserva i vecchi termini per gli avvisi relativi ai periodi d'imposta "ante" 2016, ma non "conferma" espressamente la predetta clausola di salvaguardia, i giudici hanno concluso per l'abrogazione implicita di quest'ultima, atteso che le due norme disciplinano la medesima materia e non è applicabile il criterio di specialità. Con la conseguenza che la norma sopravvenuta (comma 132) travolge irrimediabilmente la norma preesistente (art. 2, comma 3, D.lgs. n. 128/2015).

Il raddoppio dei termini di accertamento: parabola di un istituto che è già Storia - abstract in versione elettronica

167661
Loconte, Stefano 1 occorrenze
  • 2016
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Esce di scena, perciò, anche la c.d. clausola di salvaguardia, prevista dall'art. 2, comma 3, del D.Lgs. n. 128/2015, inapplicabile in quanto gravemente incostituzionale, secondo fa sentenza della Commissione tributaria provinciale di Torino, o, addirittura, implicitamente abrogata dalla Legge di stabilità 2016, secondo quanto espresso dalla Commissione tributaria regionale della Lombardia n. 386/2016.

Costi "black list" oggi, i cambi di prospettiva di giudici e legislatore - abstract in versione elettronica

168395
Tomassini, Antonio; Casali, Aurelia 1 occorrenze
  • 2016
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Invero, sembra che la soppressione del regime comporti, se non il venir meno retroattivo "in toto" del regime, quanto meno l'impossibilità di applicazione di qualsivoglia sanzione (salvi ovviamente i procedimenti definiti), con la conseguenza che dovrebbe ritenersi implicitamente abrogata, per tali fattispecie, non solo la sanzione di infedele dichiarazione, ma anche la citata sanzione del 10%, stranamente non espressamente soppressa dalla Legge di stabilità.

Costi "black list": onere della prova del valore normale a carico del contribuente - abstract in versione elettronica

168827
Scifoni, Gianfilippo 1 occorrenze
  • 2016
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Tale disciplina è stata oggetto di una profonda rivisitazione ad opera del D.Lgs. n. 147/2015 ("Decreto internazionalizzazione") e, da ultimo, del tutto abrogata dalla Legge di stabilità 2016, in conseguenza della quale i costi "black list" a partire dal 2016 risultano deducibili alla stessa stregua degli altri componenti negativi di reddito, vale a dire in presenza delle condizioni previste dall'art. 109 del T.U.I.R. [Testo Unico delle Imposte sui Redditi] (competenza, inerenza, certezza, oggettiva determinabilità). Per il 2015, peraltro, la deduzione immediata dei costi "black list" è prevista solo nel limite del corrispondente valore normale, la cui dimostrazione, secondo quanto precisato dall'Agenzia, incombe sul contribuente. La "black list" rilevante ai fini della disciplina in esame è efficace sino al 2015 e, relativamente agli Stati espunti dalla stessa nel corso di tale anno, la disciplina trova applicazione per le transazioni con fornitori ivi localizzati poste in essere sino al giorno anteriore quello di entrata in vigore del Decreto ministeriale modificativo di tale lista.

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