Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogata

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Sulla legittimità del contrassegno Siae - abstract in versione elettronica

149113
Musco, Ilaria 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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"CD") contenenti opere d'arte figurativa il contrassegno SIAE in vista della loro commercializzazione è una regola tecnica ai sensi della direttiva 83/189/CEE (poi codificata, e dunque abrogata, dalla direttiva 98/34/CE). Nella misura in cui tale regola non è stata notificata alla Commissione Europea nel rispetto della procedura prevista dalla direttiva applicabile, l'obbligo di apporre il contrassegno SIAE sui CD non può essere fatto valere nei confronti dei privati e deve pertanto essere disapplicato dal Giudice nazionale. La mancanza del contrassegno SIAE costituisce quindi in tali casi una mera circostanza oggettiva, lecita, priva di rilevanza penale, dalla quale il Giudice non può ricavare "indizi" in merito all'abusiva duplicazione o riproduzione dei relativi supporti. Questi, in sintesi, i principi affermati dalla sentenza in commento che ha annullato, senza rinvio, la sentenza della Corte d'Appello di Genova dell'8 marzo 2012 la quale aveva dichiarato Diao Bathie colpevole del reato di cui all'art. 171 ter della legge 22 aprile 1942, n. 633 ("l.d.a." [legge sul diritto d'autore]) "per aver detenuto per la vendita all'interno di un magazzino supporti musicali e DVD abusivamente duplicati e privi del contrassegno SIAE". In applicazione dei principi sopra espressi, la Suprema Corte ha assolto l'imputato perché il fatto (commesso in epoca antecedente alla notifica della regola tecnica alla Commissione Europea) non sussiste.

L'abrogazione della norma concernente il diritto di commutazione - abstract in versione elettronica

150487
Bonilini, Giovanni 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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., per opera del D.lg. n. 154/2013, che, secondo una dottrina, doveva reputarsi implicitamente abrogata alla luce della legge n. 219/2012, si ripercorre la motivazione della sentenza resa, dalla Corte costituzionale, il 18 dicembre 2009, n. 335, ai sensi della quale, codesta norma non poteva essere reputata in contrasto con i principi della Costituzione, data la piena conformità del suo dettato con quello affidato all'art. 30, terzo comma, Cost. Rilevata la conformità della predetta norma ai principi costituzionali e la sua utilità, in dati casi, onde non risultasse compromessa, fra l'altro, la consuetudine di vita dei figli nati nel matrimonio, si pone in risalto come la abrogazione della medesima norma e, in generale, la riforma dello "status filiationis" sarebbero dovute avvenire, propriamente, attraverso la modifica degli artt. 29-30 Cost., quindi non per mezzo di legge ordinaria e di decreto delegato.

L'abrogazione nei rapporti fra leggi statali e regionali - abstract in versione elettronica

151623
Battini, Stefano 1 occorrenze
  • 2014
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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A chi spetta verificare la legittimità costituzionale, sotto il profilo della competenza, della legge statale abrogativa (e correlativamente l'illegittimità costituzionale di quella regionale, conseguentemente abrogata): alla Corte costituzionale o al giudice comune? E vale la reciproca, nel senso che un'identica forza abrogativa può o deve riconoscersi anche alla legge regionale successiva competente rispetto a leggi statali precedenti incostituzionali?

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