Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogata

Numero di risultati: 14 in 1 pagine

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Servizi pubblici locali di rilevanza economica: dall'"instabilità" nazionale alla "deriva" europea - abstract in versione elettronica

138239
Bonetti, Tommaso 1 occorrenze
  • 2013
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In particolare, la Corte ha stabilito che tale normativa è stata adottata in violazione del divieto di reintroduzione della disciplina abrogata dal referendum popolare del giugno 2011. A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale, i servizi pubblici locali sono ora direttamente regolati, con riferimento, tra l'altro, alle modalità di affidamento, dalla disciplina europea a tutela della concorrenza. Dopo aver fornito un quadro della situazione scaturente dalla pronuncia della Corte costituzionale, l'articolo si sofferma sulle prospettive del settore.

La disciplina statale sui beni destinati al servizio idrico integrato: riflessioni sulla nozione giuridica di demanialità - abstract in versione elettronica

138267
Muzi, Laura 1 occorrenze
  • 2013
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Infatti, dall'esito positivo del referendum del giugno 2011 non consegue la "reviviscenza" della normativa antecedente a quella abrogata. Il commento analizza, con taglio problematico, tali orientamenti della Corte.

Le società a responsabilità limitata a capitale ridotto dopo un anno: ancora più dubbi che incertezze? - abstract in versione elettronica

139583
Patriarca, Sergio 1 occorrenze
  • 2013
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Le riflessioni contenute nel saggio continuano ad essere attuali, dal momento che oggi, pur abrogata la s.r.l. a capitale ridotto, la stessa s.r.l. di diritto comune può costituirsi con tale modalità.

Evoluzione e combinazione di imposizione reddituale e patrimoniale sugli immobili - Alcune osservazioni sulla loro coerenza e legittimità costituzionale - abstract in versione elettronica

140051
Corrado Oliva, Caterina 1 occorrenze
  • 2013
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"sostituisce" l'irpef per gli immobili non locati, ché anzi è tale ultima disciplina che dovrebbe, semplicemente e chiaramente, essere abrogata. Così come è poco sensato continuare a "tentennare" per una riforma del catasto in senso patrimoniale, per timore di un aumento dell'imposizione, dato che il catasto, in realtà, ha calcolato le attuali rendite catastali proprio partendo dal valore patrimoniale degli immobili alla fine degli anni '80. Occorre poi considerare che la rendita catastale è ormai del tutto inutile per la imposizione reddituale, per effetto dell'introduzione dell'I.m.u., e quindi rilevare che una riforma nettamente in senso patrimoniale permetterebbe di non applicare gli odiosi moltiplicatori, che aumentano esponenzialmente le sperequazioni, con metodo di dubbia costituzionalità, e di ridurre se mai le aliquote. Anzi, un correttivo della misura dell'imposizione patrimoni aie sugli immobili appare doveroso, nel confronto con quella del patrimonio mobiliare, confronto che evidenzia una disomogeneità ed una disparità di trattamento marcata (la prima è dieci volte tanto la seconda), lesiva del principio di eguaglianza e di capacità contributiva; né più soccorre, a giustificare le differenze ed evitare i dubbi di incostituzionalità per violazione degli artt. 3 e 53 Cost., la c.d. teoria del beneficio, già inidonea per l'I.c.i. [imposta comunale sugli immobili], dato che l'I.m.u., rispetto alla previgente imposta, ha eliminato ogni connessione con la ripartizione dei servizi indivisibili locali. Ancora sul piano della determinazione della base imponibile, si segnalano alcune perplessità, sul piano dei vincoli costituzionali, in relazione alla determinazione del reddito effettivo per gli immobili locati, con una deduzione irrisoria del 5 per cento, presumibilmente attribuibile alle spese e senza possibilità di prova contraria. Sempre sul piano della base imponibile, e sempre con riguardo ai vincoli costituzionali, saranno esaminati anche i delicati problemi della indeducibilità dell'I.m.u. dall'irpef nonché della imposizione al lordo del patrimonio immobiliare da parte dell'I.m.u. Le conclusioni saranno positive e propositive, dato che siamo - parrebbe - alle porte di una riforma sulla fiscalità immobiliare, con l'auspicio che siano valorizzati gli estemporanei interventi dell'I.m.u. e soprattutto sia colta l'opportunità di un ripensamento dell'intera materia nell'ottica del necessario, e non più prorogabile o accantonabile, allineamento ai valori della Carta costituzionale.

Amministrazione di sostegno e consenso all'atto medico. Ruolo del medico legale - abstract in versione elettronica

140103
Ricci, Serafino; Pugliese, Domenica; Miglino, Arnaldo; Sarra, Marco Valerio; Massoni, Francesco 1 occorrenze
  • 2013
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Si discutono le conseguenze che da questa normativa discendono sul ruolo del medico legale, la cui opera, in virtù delle competenze necessarie per valutare sia la peculiarità dello stato di infermità o menomazione psico-fisica individuale e di disabilità, sia le implicazione di carattere giuridico che se ne possono trarre, può favorire una scelta ponderata sia dell'istituto da adottare in favore della persona in condizioni di svantaggio fisico o psichico (non essendo stata abrogata la disciplina sull'interdizione e sull'inabilitazione), sia delle misure di protezione che devono concretamente emanarsi per tutelare il beneficiario dell'amministrazione di sostegno. Riguardo a tale ipotesi, si discutono le implicazioni della legge in materia di consenso informato all'atto medico e soluzioni interpretative suscettibili di orientare la prassi giudiziale.

La "resale price maintenance" nel commercio librario. Limitare la concorrenza per promuovere la cultura? - abstract in versione elettronica

140535
Meli, Vincenzo 1 occorrenze
  • 2013
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Traendo spunto dalle vicende della legge n. 128/2011, che limita lo sconto massimo praticabile al pubblico sul prezzo di copertina dei libri, approvata con largo consenso e presto abrogata nell'indifferenza generale, l'articolo propone una approfondita analisi del modello nel quale tale legge si inscrive e delle soluzioni alternative che si riscontrano nel contesto europeo. L'indagine intende, quindi, riflettere sulla fondatezza degli assunti tradizionalmente posti alla base della difesa della RPM libraria.

Competenza legislativa regionale e riproposizione di norme abrogate per via referendaria: il caso dei servizi pubblici locali - abstract in versione elettronica

140713
Avino, Antonio 1 occorrenze
  • 2013
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Altri importanti problemi (ri)affrontati di recente dalla Corte Costituzionale, attengono alla sorte del ricorso allorquando, nelle more del giudizio, intervengono modifiche al testo normativo sottoposto al suo vaglio, nonché la sussistenza o meno di una competenza legislativa volta a reintrodurre una norma abrogata per via referendaria. La Corte, nel primo caso, ha ritenuto permanere la propria competenza a decidere nel caso in cui le modifiche normative lasciano inalterato l'"intentio legis". Nel secondo caso, ha sanzionato l'intervento legislativo volto ad aggirare gli effetti referendari, stabilendo che tale divieto permane fino al mutamento del quadro politico e delle circostanze di fatto presenti al momento dell'abrogazione per via referendaria. Con ciò facendo, la Corte, ha evidenziato la rilevanza costituzionale degli strumenti di democrazia diretta e il divieto di aggirarli con l'esercizio della potestà legislativa.

"Quid iuris" del "quid iuris"? Appunti sull'art. 366-bis c.p.c. - abstract in versione elettronica

140989
Russo, Rosario 1 occorrenze
  • 2013
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L'A. prova a svelare il significato e l'ambito di applicazione del "quid iuris" con cui deve concludersi, a pena di inammissibilità, qualsiasi motivo "in iure" del ricorso per cassazione, a seguito di una riforma legislativa poi abrogata.

Iniziativa del pubblico ministero e potere di segnalazione del tribunale fallimentare - abstract in versione elettronica

141105
Canazza, Federico 1 occorrenze
  • 2013
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Il presente contributo può sostanzialmente suddividersi in due parti: la prima, costituente il "corpo" dell'articolo, concernente le ragioni sottese alle decisioni della Corte d'Appello di L'Aquila e della Suprema Corte, aventi ad oggetto il dovere di segnalazione dell'insolvenza da parte del giudice civile e lo speculare dovere di attivarsi - richiedendo la dichiarazione di fallimento dell'imprenditore - da parte del pubblico ministero, contestualizzandole con riferimento agli interventi giurisprudenziali e legislativi che, nel corso dell'ultimo decennio, hanno caratterizzato l'ormai abrogata disciplina dell'iniziativa d'ufficio per la dichiarazione di fallimento nonché il ruolo del pubblico ministero nel "sistema" costituito dagli artt. 6, primo comma, e 7, n. 2), l. fall. ed il suo rapporto - in tale contesto - con il tribunale fallimentare; la seconda, finale, riferita ai possibili futuri sviluppi della materia in conseguenza della questione di legittimità sollevata dal Tribunale di Milano relativamente all'abrogazione dell'iniziativa d'ufficio.

''Passaggio'' dalla tariffa forense ai parametri: le problematiche della disciplina transitoria - abstract in versione elettronica

141235
Carbone, Leonardo 1 occorrenze
  • 2013
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Servizi pubblici locali e referendum - abstract in versione elettronica

142023
Bercelli, Jacopo 1 occorrenze
  • 2013
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La sentenza in commento è stata determinata dalla volontà della Corte costituzionale di colpire una norma che essa considerava rappresentare una grave violazione del divieto di ripristino di normativa abrogata in via referendaria. A questo fine la Corte ha allargato, come aveva già fatto in altri casi, la legittimazione delle Regioni nel giudizio in via principale. Nella sentenza non viene accertata alcuna lesione di competenze legislative regionali, e di conseguenza tale pronuncia non incide sul riparto di competenze in tema di servizi pubblici locali di rilevanza economica. Pertanto la riespansione di potestà legislativa regionale da essa derivante non è una fatto stabile e istituzionale, e comunque deve misurarsi con la necessità che la tutela della concorrenza sia assicurata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Il legislatore statale mantiene la competenza a disciplinare le modalità di gestione e affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica in funzione di tutela della concorrenza, e nella nuova legislatura esso non dovrà considerarsi vincolato dall'esito referendario.

La nuova legge sulla filiazione. Profili sostanziali - abstract in versione elettronica

142825
Ferrando, Gilda 1 occorrenze
  • 2013
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Conseguentemente viene riconosciuta la parentela naturale, viene abrogata la legittimazione, viene disciplinata unitariamente la responsabilità genitoriale. Alcune modifiche operano con effetto immediato (nuove norme sul riconoscimento anche nel caso di figli nati da relazioni parentali, legittimazione passiva nella dichiarazione giudiziale di paternità, nuovo art. 38 disp. att. c.c.), altre sono materia di delega da attuare antro il 2013. È prevista un'ampia revisione della disciplina dell'accertamento della filiazione, delle azioni di ''status'', dei rapporti tra genitori e figli, delle successioni, dell'adozione del minore.

Doveri di solidarietà familiare e prestazioni di pubblica assistenza - abstract in versione elettronica

143937
Morozzo Della Rocca, Paolo 1 occorrenze
  • 2013
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(il vetusto ed in effetti non sempre efficace art. 1 della legge n. 1580/1931) ha creato un vuoto legislativo anziché una "semplificazione", là dove, invece, sarebbe occorsa una ragionevole modifica della norma abrogata. Auspicando un intervento legislativo in tal senso, l'A. esamina gli istituti del diritto privato più da vicino coinvolti prospettandone le possibilità di utilizzo nell'ambito degli obblighi di solidarietà familiare.

Aliquote IVA nelle somministrazioni di alimenti e bevande: cessioni e prestazioni a confronto - abstract in versione elettronica

144269
Rizzardi, Raffaele 1 occorrenze
  • 2013
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Con il d.l. n. 63/2013 è stata "abrogata l'aliquota IVA" al "4%" per le "somministrazioni" di "alimenti" e "bevande" mediante "distributori automatici" situati in "edifici" destinati a "collettività" e dunque, a decorrere dal "1°" gennaio "2014", sarà applicabile l'aliquota al "10%" sulla somministrazione di alimenti e bevande mediante "distributori" automatici "ovunque installati". Prima della entrata in vigore della nuova aliquota sarebbe utile che l'Amministrazione finanziaria fornisse gli indispensabili chiarimenti relativi alla "distinzione" tra "cessione" di "beni" e "prestazione" di "servizi", alla luce, non solo della normativa nazionale, ma anche della giurisprudenza della Corte di giustizia, e che il legislatore procedesse ad una più puntuale definizione delle somministrazioni, oltre che alla "revisione" delle "tabelle" relative alle "aliquote IVA".

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