Risalire al rapporto primario, che, da un punto di vista genetico è il più importante, computando i nati morti e gli aborti non è facile, tuttavia varie statistiche indicano concordemente che nell’uomo la mortalità prenatale è, in totale, più elevata per i maschi; ciò significa che vengono concepiti più maschi che femmine, e che in seguito la mortalità più elevata dei primi tende a ristabilire l’equilibrio.
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