Nell'insegnamento superiore lo Stato italiano, in nome della sua laicità, ha abolito lo studio delle materie attinenti alla religione, sotto pretesto che esse erano di spettanza dell'autorità delle singole credenze e non della ragione. Tutta la cultura moderna si ribella a questo paradosso. Come ogni altra forma e manifestazione dell'attività dello spirito, l'attività religiosa è oggetto di esame storico, critico, comparativo, filosofico. Questo esame, in quanto raccolta, analisi e sistemazioni di dati positivi, è aconfessionale, e rientra nel campo della cultura superiore. Quindi:
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