Avendo Baccelli abolito la cattedra di propedeutica medica costà, la quale era affidata al prof. Forlanini, ed istituita invece la cattedra di patologia medica dimostrativa, la Facoltà chiedeva, in base agli articoli 69 e 73, che a questo secondo insegnamento venisse chiamato lo stesso Forlanini. Il Consiglio superiore ha approvato la proposta.
Amin, però, ha tenuto aperto uno spiraglio di cambiamento: «Nel futuro vorremmo fare parte delle 109 nazioni che hanno abolito la pena di morte». Il vice ministro della Giustizia, Ibrahim, ha chiarito senza giri di parole il significato politico della decisione: «Sabato abbiamo annunciato l'amnistia, oggi la pena di morte. Adesso tocca agli iracheni scegliere tra le due». Messaggio inequivocabile. Il premier Allawi ha detto che, per i prossimi 30 giorni, i membri della guerriglia che non hanno commesso reati gravi possono arrendersi senza conseguenze: quelli che decideranno di continuare a combattere devono sapere che rischieranno l'esecuzione, anche se parecchi di loro hanno già dimostrato di non tenere molto alla vita, lanciando attacchi suicidi. La pena di morte ha buone probabilità di essere usata anche contro Saddam Hussein, il cui procedimento giudiziario è cominciato a luglio con la lettura dei capi d'imputazione davanti alla corte. Ieri, però, i fatti di cronaca sono tornati a dimostrare quanto sia difficile tornare alla normalità in Iraq. Il tribunale speciale che dovrà processare l'ex Rais è stato organizzato da Salem Chalabi, il nipote del capo dell’Iraqi National Congress, che aveva studiato legge negli Stati Uniti. Ma ieri un giudice ha incriminato suo zio Ahmed per falsificazione di moneta, e Salem per omicidio. Adesso, insomma, proprio il creatore del tribunale di Saddam rischia la pena di morte.
In ballo c'è quel 25 per cento di proporzionale che ancora resta nel sistema elettorale, che, se abolito, porterebbe alla quasi certa scomparsa di ccd e cdu come entità autonome. «Confido che, in quanto a questo un accordo si potrà trovare» dice il capogruppo al Senato di Forza Italia Enrico La Loggia, finalmente rasserenato. «Con Casini ne abbiamo parlato più volte. E del resto, anche Dini e Maccanico progettano di unire i propri gruppi, in vista di questa modifica elettorale. Allo stesso modo, Forza Italia si federerà con ccd e cdu». E alla fine, potrebbe essere proprio questa, sul fronte degli equilibri interni al Polo, la novità politica dei prossimi giorni. Pur essendo scritto da mesi nell'ordine delle cose, e più volte rinviato per le resistenze dei «liberali» di Forza Italia, il rassemblement potrebbe infine materializzarsi. Consentendo a Berlusconi di respingere, sul terreno elettorale, l'attacco che il nuovo ppi centrista di Marini ha già annunciato di voler sferrare.
Si fecero manovrare alcune cifre in alcuni bilanci, si emanarono decreti su decreti, si sconvolsero gli uffici, e senza aver tolto pur una delle vere cause di dispendio, senza aver abolito le sinecure e falcidiata la parte di chi troppo rode sul bilancio, senza aver cessato dal metodo che condusse alla misera condizione presente, si venne a dire: «Noi siamo giunti all'estremo limite delle economie possibili; e siccome si è ben lungi ancora dall'aver riparato al dissesto, conviene colmare il disavanzo coll'imposta. Gl'Italiani, si soggiunse, devono acquistarsi la patria coi sacrifici e sosterranno perciò oltre i passati anche questo dei sempre maggiori gravami che vengano a pesare sulla loro poco prospera condizione economica.»
Abolito il livello reggimento, ad eccezione di alcuni di supporto, verrà introdotto il livello brigata che sarà formata dall'unione di più battaglioni. «In definitiva - ha detto ancora il colonnello Tagliaferri - si tende attraverso una maggiore mobilità, conseguita con la meccanizzazione o la motorizzazione delle brigate, ed una più elevata potenza di fuoco, ad un esercito più piccolo ma più agile e più pronto».
Come Catania, dove i netturbini l'altra settimana hanno abolito il turno notturno perché è meno faticoso spazzare le strade di giorno. Il tutto senza consultarsi con nessuno. Nella regione dei 400 mila disoccupati chi ha un lavoro nella pubblica amministrazione s'impossessa degli ingranaggi della macchina e la gestisce come vuole.
Accademia della crusca
