Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

ITTIG

Risultati per: abolitio

Numero di risultati: 3 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La riforma delle false comunicazioni sociali al vaglio del Giudice di legittimità: davvero penalmente irrilevanti le valutazioni mendaci? - abstract in versione elettronica

164607
D'Alessandro, Francesco 1 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Nella prima pronuncia successiva alla riforma del delitto di false comunicazioni sociali (L. 27 maggio 2015, n. 69), la Suprema Corte ha interpretato la nuova norma - e in particolare la mancata riproposizione dell'inciso "ancorché oggetto di valutazioni" - come espressiva di un'avvenuta "abolitio criminis" parziale, in relazione alla rilevanza penale delle valutazioni mendaci. Tale effetto abolitivo si riverbera, ai sensi dell'art. 223, 2 comma, n. 1) L. fall., anche sulle forme di bancarotta impropria da reato societario, laddove il cagionamento del dissesto sia ancorato alla commissione del delitto di cui all'art. 2621 c.c. L'A. esprime una valutazione critica nei confronti di tale approdo esegetico, ritenendolo non conforme né al dato letterale, storico e sistematico, né a un'interpretazione teleologicamente orientata della fattispecie.

L'"abolitio criminis" preclude l'esercizio del potere di accertamento nel termine "raddoppiato" - abstract in versione elettronica

167732
Panzera da Empoli, Giovanni; Supino, Sarah 2 occorrenze
  • 2016
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'"abolitio criminis" preclude l'esercizio del potere di accertamento nel termine "raddoppiato"

Le numerose fattispecie di "abolitio criminis" recate dal D.Lgs. n. 158/2015 - cui si accompagna la depenalizzazione dell'abuso del diritto disposta dal D.Lgs. n. 128/2015 - precludono all'Agenzia delle entrate, a partire dalla data di entrata in vigore dei suddetti decreti di riforma, di fruire del c.d, raddoppio dei termini di accertamento, ai fini della notifica di avvisi di accertamento diretti a contestare violazioni tributarie divenute medio tempore irrilevanti sotto il profilo penale, ma che, antecedentemente alla riforma, davano luogo all'obbligo di denuncia di cui all'art. 331 c.p.p. Ciò a prescindere dall'avvenuta presentazione o meno della denuncia e/o della notifica di un p.v.c. entro il termine ordinario di accertamento. Ne consegue l'illegittimità, per sopravvenuta decadenza dall'azione di accertamento, degli avvisi di accertamento per imposte sui redditi ed IVA notificati oltre il termine "ordinario" in relazione alle suddette violazioni depenalizzate.

Cerca

Modifica ricerca

Categorie