Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNITUSCIA

Risultati per: abolita

Numero di risultati: 30 in 1 pagine

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X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867

546144
Mari 1 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Riferendomi dunque alla quinta massima che l'onorevole Sanguinetti vorrebbe abolita, io presento due sole riflessioni.

Pagina 866

VIII Legislatura – Tornata del 16 marzo 1864

550188
Cassinis 5 occorrenze
  • 1864
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Egli, mio maestro in tutto, ed in ciò specialmente che riflette le provincie romane, prese ancora ad esporre le condizioni speciali di quei paesi, e mi volle ammonire che colà vi avevano due specie di spese riflettenti il casermaggio, l'una delle quali fu abolita con questo decreto, mentre l'altra pesa tuttavia sui bilanci provinciali della Romagna, e con questi ed altrettali argomenti stimò di aver chiarito così bene il proprio assunto, che egli ha dimostrato fin anche la confidenza che io dovessi arrendermi intieramente alle sue parole.

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Non è dunque abbastanza chiaro che la questione si possa ritenere impregiudicata; conviene quindi che si parli chiaramente; se no, una volta abolita l'imposta, potrà accadere che lo Stato debba far fronte a tutte le spese alle quali si voleva dapprima con questa sovraimposta provvedere.

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Nelle Romagne è abolita la tassa per lavori idraulici che non hanno un carattere nazionale così spiegato, come l'hanno i lavori idraulici relativi ai porti.

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Io non domando altro che un po' di giustizia; io non propongo e non voterò la soppressione dell'imposta che questa tabella abolisce per le Romagne, poichè ho già detto che io mi pongo sul terreno tracciato dall'onorevole Morandini; ma io dico che se colà abolite le tassa per i lavori idraulici, è più che giusto che questa tassa sia pure abolita nelle antiche provincie, tanto più quando l'onorevole Ricci vi ha mostrato, quanto sia il gravame di quest'imposta.

Pagina 3786

Se questi boschi sono dunque così strabocchevolmente gravati dall'imposta principale, io non vedo come un'imposta esclusiva per essi, una seconda imposta prediale, giacchè non le si può attribuire altra natura, un'imposta privilegiata sui medesimi; io non vedo, diceva, come una tale imposta non possa e non debba essere abolita nell'occasione appunto in cui tutte queste imposte speciali si hanno a fondere nell'imposta fondiaria generale.

Pagina 3790

X legislatura – Tornata del 7 aprile 1870

551773
Biancheri 1 occorrenze
  • 1870
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Il Governo napoletano volle sentire dal Consiglio provinciale di Foggia, che è la provincia più molestata da questo flagello, con qual mezzo si sarebbe potuto ottenere più facilmente l'intento; e sulla proposta di quel Consiglio il Governo prese due risoluzioni: una nel 1842, nella quale presso a poco era detto, che il Governo, aderendo ad un voto espresso nel 1841 dal Consiglio provinciale di Capitanata, determinava che, rimanendo abolita ogni tassa a carico dei privati per la distruzione delle cavallette, e ritenendosi tale scopo d'interesse generale, la somma complessiva occorrente per questo servizio sarebbe ripartita in fine dell'esercizio fra tutti i comuni in ragione della contribuzione fondiaria.

Pagina 899

XXII Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1905

557266
Marcora 3 occorrenze
  • 1905
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ora è evidente che condizione esplicita ed essenziale perchè la decima fosse abolita era che essa fosse una decima sacramentale e cioè che avesse per correspettivo una determinata prestazione di culto, l'amministrazione dei sacramenti od altro. Ma la legge non stabiliva a questo proposito alcuna presunzione; ammetteva ugualmente ed onestamente tutte le prove che potessero far luce su questo argomento; e la giurisprudenza ebbe così a consolidarsi e ad ammettere a carico e dell'una parte e dell'altra l'onere della prova, a seconda che dal complesso delle circostanze la decima si appalesava piuttosto di indole sacramentale che di indole patrimoniale. Invece il presente disegno di legge dichiara senza altro che le decime corrisposte ai ministri del culto o agli enti morali aventi per scopo un servizio religioso, alle chiese, alle fabbricerie o ad altri simili corpi morali, corrisposte al presente, ovvero originariamente a queste persone, si presumono sacramentali agli effetti dell'articolo primo della legge 14 luglio 1887 cioè agli effetti della loro abolizione. E qui appunto cominciano a nascere le questioni.

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questa parte domenicale o patrimoniale potrà essere molto maggiore, e nonostante questo carattere la legge la dichiara abolita, e abolita senza alcun rimedio, perchè non ammette nessuna prova, nemmeno quella infelicissima e difficilissima dell'atto scritto che riserva per le altre decime, per quelle cioè che sono esclusivamente domenicali.

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Quindi si verrebbe a dare a questo giudice unico che voi create la facoltà di rivedere le bucce ai giudici collegiali che prima di lui hanno irrevocabilmente pronunciato per concluderne che quel carattere di patrimonialità (mi si passi la frase) che essi hanno riconosciuto nella decima non esiste e che essa deve ritenersi abolita, perché

Pagina 516

VIII Legislatura – Tornata del 16 febbraio 1865

584606
Cassinis 4 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Non solo venne abolita l'enfiteusi, ma per rendere di fronte al contadino più potente la posizione del proprietario della terra, fu dichiarato che ogni concessione temporanea deve ritenersi come locazione, che le locazioni non possono oltrepassare i trent'anni, e che possono raggiungere il periodo di cent'anni solo allorchè si tratta di terreni incolti dati a dissodare. Per tal modo il contadino avrà il rude lavoro di migliorare la terra, e dopo che ne avrà fatto un giardino, se ne tornerà a casa co' suoi figli e la sua miseria.

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Con ciò non potrei però mai accondiscendere che dove la legge esiste, sia abolita; perchè nessuno può contestarne l'utilità.

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In questo regno subalpino la necessità del procuratore fu abolita da parecchi anni in molte giurisdizioni.

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Siccome su ciò il voto della Camera non può essere anticipato, così pregherei che si stabilisse che votandosi quest'articolo e questo numero, la quistione resta impregiudicata, di modo che quando il Governo dovrà fare delle riforme, ove prevalga il principio dell'abolizione della pena di morte, sia anch'essa abolita nel Codice mercantile.

Pagina 8300

XII Legislatura – Tornata del 3 marzo 1875 (2a sul bilancio in discussione)

585480
Zaccheroni 1 occorrenze
  • 1875
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Quando poi l'onorevole ministro ci dice: in quale condizione mi troverei io, dopo avere istituita di fatto questa direzione generale, se ora venisse abolita? Io gli rispondo: continui pure ad organizzare il suo uffizio, come crede meglio, senza creare nuove istituzioni; ma la Camera non potrebbe essere risponsabile delle conseguenze se egli avesse anticipato a fondare questa direzione generale, prima di ottenerne la facoltà, secondo le nostre leggi.

Pagina 1759

XII legislatura – Tornata del 1 maggio 1876

590393
Biancheri 2 occorrenze
  • 1876
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Così si andava incontro a questo doloroso inconveniente che, mentre per la più gran parte delle provincie del regno venivano i nati nel 1840 dispensati dal servizio militare, ed era per essi abolita l'azione penale, ciò non aveva luogo per altre non poche.

Pagina 414

Quando si abolì il contenzioso amministrativo si disse: si è abolita una competenza, una giurisdizione eccezionale, ma con questo non si intese abolire tutte le competenze speciali. Non si può sostenere da nessuno che sia un progresso l'abolire le giurisdizioni speciali, che sia un progresso l'abolire, per esempio, i tribunali di commercio, che sia

Pagina 423

X legislatura – Tornata del 19 giugno 1867

592767
Mari 2 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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«Premesso che il reale decreto 20 novembre 1864, col quale venne senza eccezione di sorta abolita la distribuzione personale e gratuita della raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del regno, fu promulgato in seguito ad esplicita determinazione di cotesto Parlamento nazionale, come emerge dalla relazione sul bilancio passivo del Ministero di grazia e giustizia di detto anno, il sottoscritto trovasi nella spiacevole circostanza di dovere dichiarare non credersi autorizzato a fare delle peculiari eccezioni, discostandosi dall'osservanza del disposto di detto reale decreto, finchè non intervenga una diversa e contraria determinazione del Parlamento stesso, ritenuto massime la condizione in cui versa il pubblico erario.»

Pagina 1434

Sta in fatto che nel bilancio del 1865 era stata concordata tra la Commissione ed il Ministero una diminuzione sulla categoria della spesa relativa alla stampa della raccolta delle leggi e degli atti governativi, e siccome nel concetto forse dell'onorevole signor ministro di grazia e giustizia in quell'epoca vi era l'idea che, annuendo egli a tale diminuzione, s'intendesse esclusa la distribuzione di quelle leggi e di quegli atti ai signori membri del Parlamento massime dopo la promulgazione del decreto 20 novembre 1864, numero 2013, col quale veniva stabilito essere abolita la distribuzione personale e gratuita della Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del regno d'Italia ai pubblici funzionari ed agli uffici che non facessero parte dell'amministrazione dello Stato, così lo stesso signor ministro, interpretando forse strettamente il citato decreto, l'applicò ai singoli membri del Parlamento, e cessò di fatto la consueta distribuzione.

Pagina 1434

VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862

598037
Tecchio 1 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Questa è un'elezione fatta sotto lo stato d'assedio, quindi è abolita

Pagina 4438

X legislatura – Tornata del 18 febbraio 1869

605533
Mordini 1 occorrenze
  • 1869
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La legge stessa vi diverrà obbligatoria dopo il termine di tre mesi dalla sua pubblicazione e da quell'epoca in poi ogni altra disposizione vigente nelle anzidette provincie in materia di pesi e misure rimarrà abolita, ad eccezione delle sanzioni penali applicabili a contravvenzioni precedentemente commesse.

Pagina 9167

XI Legislatura – Tornata dell’11 dicembre 1872

615204
Biancheri 2 occorrenze
  • 1872
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Fu abolita nel 1816. Così viva era contro della medesima l'avversione del popolo che fu deciso di bruciare i registri che vi si riferivano, affinchè se ne perdesse perfino la memoria. Ma quello che non v'ha detto l'onorevole ministro si è che gli arretrati di quella tassa nel 1816 giungevano a circa 400 milioni, di lire, e che occorsero 15 anni per liquidarli.

Pagina 3691

Egli è mediante questa tassa che Roberto Peel ha potuto ottenere che si approvassero le famose leggi sulla importazione dei cereali, che fossero ribassati molti dazi, che una massa d'imposte per dodici milioni fosse abolita. E nulla ostante credete voi che, quantunque la tassa fosse mite, le cose procedessero ordinatamente in Inghilterra, e che non ci fossero lamenti? Tutto al contrario. Nel 1851 si sentiva già il bisogno di un'inchiesta, della quale diede notizia all'Italia il nostro collega Broglio nelle sue notissime lettere al conte di Cavour. E credete forse che l'inchiesta del 1851 sia stata sufficiente? No.

Pagina 3691

XXII Legislatura – Tornata del 1 marzo 1907

616594
Marcora 3 occorrenze
  • 1907
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Devoluzione del patrimonio della abolita corporazione dell'arte della lana alla Camera di commercio di Firenze (Cocco-Ortu) 12475

Pagina 12465

Pagina 12475

Pagina 12476

XXI Legislatura – Tornata del 30 aprile 1901

617542
Villa 2 occorrenze
  • 1901
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Il Consiglio comunale di Pesaro fa voti clie venga abolita l'imposta del dazio consumo.

Pagina 3187

Ciò che Ella non fa punto quando viene a dirci che in pendenza di studi e progetti di procedura militare non conviene pregiudicare la questione, ed ammette così che nella riforma in incubazione possa esser conservata la Cassazione militare che la Camera volle abolita. Tutt'al più Ella potrebbe, se ha scoperto ragioni che provino la necessità della sua conservazione, rassegnarle all' Assemblea perchè, se fosse il caso, le piacesse ritornare sulle sue deliberazioni.

Pagina 3215

XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878

620466
Farini 1 occorrenze
  • 1878
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Noi abbiamo fatto rinascere la tassa disumana del macinato stata abolita nei primordi del nostro risorgimento. Il popolo ha protestato con sommosse e spargimento di sangue; ma quando è venuto un ministro ed ha liberato il paese da questo crudele ed infame balzello, abolito in tutta Europa, il povero ministro è stato stigmatizzato sotto il pretesto che faceva scomparire quel pareggio che

Pagina 3040

VIII legislatura – Tornata del 26 giugno 1863

623493
Cassinis 1 occorrenze
  • 1863
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Immaginate che divisi un Ministero che una Corte, poniamo quella d'Ancona, si debba abolire; egli sarà sicuro che, facendone proposta alla Camera, essa sarà abolita.

Pagina 631