Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNITUSCIA

Risultati per: abolisce

Numero di risultati: 6 in 1 pagine

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VIII Legislatura – Tornata del 16 marzo 1864

550221
Cassinis 2 occorrenze
  • 1864
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Queste considerazioni si riferiscono al primo articolo che abolisce quel gravame che non aveva più ragione di essere. Quindi in un altro articolo si dispone che verrà imposta una nuova tassa d'un decimo sulla dativa reale, e sarà inscritta nel bilancio sotto il titolo di decimo per le spese militari.

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Io non domando altro che un po' di giustizia; io non propongo e non voterò la soppressione dell'imposta che questa tabella abolisce per le Romagne, poichè ho già detto che io mi pongo sul terreno tracciato dall'onorevole Morandini; ma io dico che se colà abolite le tassa per i lavori idraulici, è più che giusto che questa tassa sia pure abolita nelle antiche provincie, tanto più quando l'onorevole Ricci vi ha mostrato, quanto sia il gravame di quest'imposta.

Pagina 3786

XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878

555654
Farini 2 occorrenze
  • 1878
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Questo trattato abolisce tre diritti tediosi e di difficile esazione sì per il commercio che per il Governo. Abolisce il diritto di statistica, che tutti sanno quanto inceppamento portasse al movimento commerciale, perchè quella tassa non si ripartisce con equa misura su tutte le merci, alcune ne aggrava più, altre meno, poi reca gravissimo inceppamento al nostro commercio di transito, il quale per l'Italia è discretamente importante, ed è da augurarsi si faccia sempre maggiore; una volta aperti i valichi alpini, ed avviato per questa via il commercio transoceanico, prenderà maggiore sviluppo il commercio internazionale.

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Abolisce in secondo luogo il diritto di spedizione, abolizione che fu sempre un voto dei commercianti e abolisce infine il decimo di guerra, però mantenendolo fuso nei nuovi elementi della tariffa che viene proposta. Ma vi ha un altro vantaggio non meno importante. I tre vantaggi a cui ho accennato testè si riferiscono più al movimento commerciale che a quello industriale del paese. Pel movimento industriale del paese e per l'interesse dei nostri manifattori bisogna ravvisare ciò che, con soverchia modestia, l'onorevole relatore non ha forse voluto mettere in evidenza perchè egli ebbe gran parte in questi lavori preparatorii, l'avere cioè fatto scomparire moltissime disuguaglianze che prima esistevano nella tariffa. Egli, sebbene non abbia sviluppato questo argomento qui nella Camera, ha però in un suo scritto importante, fin da anni addietro (ed io lo rammento perchè l'ebbi compagno nel Consiglio superiore di industria e commercio di cui avevo allora l'onore di far parte), fatto toccar con mano i gravi danni che al paese derivavano per certe importazioni dall'estero in Italia, le quali venivano a pesare troppo sui nostri fabbricanti, attesochè le materie di cui si componeva l'oggetto munifatturato venissero a costare assai più che l'oggetto medesimo, e rendevano così impossibile nonchè una esportazione, la stessa fabbricazione, per cui l'importazione di tutti questi prodotti manufatti dall'estero era una necessità.

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XXII Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1905

557480
Marcora 2 occorrenze
  • 1905
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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S'intende che un giudicato pronunziato sotto l'impero della legge vecchia, che riconosceva le decime sacramentali, anche quando sia un giudicato condannatorio, in quanto il debitore è obbligato a prestare la decima, non costituisca di certo ostacolo a che una nuova legge, che abolisce queste decime sacramentali, distrugga il giudicato. Ma la nuova legge, intendiamoci bene, non distrugge il giudicato, in quanto questo abbia riconosciuto trattarsi di una decima sacramentale, dovuta, ma in quanto, dovendo la legge nuova sortire il suo effetto, il giudicato non potrà più avere efficacia. Ma quando la transazione e il giudicato sono costituiti proprio su questo punto, se la decima sia dominicale o sacramentale, e una transazione sia avvenuta per dichiarare che la decima è dominicale, il coinvolgere una tale decima nell'abolizione delle decime sacramentali, sarebbe la più iniqua delle prepotenze, lasciatemelo dire, poichè qui non facciamo una legge politica, ma una legge civile, e sarebbe un gravissimo errore quello di fare una legge politica in materia di decime.

Pagina 520

Il ministro proponente, che era l'onorevole Zanardelli, la Commissione intera, tutti i deputati e tutti i senatori dissero: questa legge intanto abolisce le decime sacramentali non in quanto fossero una volta possedute da enti ecclesiastici, ma in quanto sono tuttora in possesso e godimento degli stessi enti, e non siano mai entrate per qualunque titolo nel godimento, e nel patrimonio delle famiglie dei laici e dei privati.

Pagina 523

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