Si tratta, in pratica, di abolire quel secondo che di tanto in tanto si aggiunge per mantenere l’accordo tra la rotazione del nostro pianeta e gli orologi atomici. L’inserimento, dice McCarthy, crea un sacco di problemi, costi aggiuntivi e anche rischi per gli aerei che volano con sistemi di navigazione satellitari. La periodica aggiunta di un secondo, che dall’avvento degli orologi atomici al 2008 è avvenuta 33 volte (l’ultimo secondo è stato inserito a mezzanotte del 31 dicembre del 2008, anno che, essendo bisestile, ha così stabilito un primato di durata), può in teoria mettere in crisi la sicurezza dei voli. E anche i computer, le reti di telecomunicazione e le centinaia di apparecchiature che funzionano sulla base di un riferimento di tempo dato dagli orologi atomici.
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Accademia della crusca
