Occorrerebbe peraltro che il nostro legislatore andasse oltre, abolendo il termine fallimento, accentuando gli strumenti giuridici alternativi alla liquidazione giudiziale e introducendo misure costrittive nei confronti dell'imprenditore per indurlo a denunciare tempestivamente le proprie difficoltà.
La legge n. 69/2015 ha modificato significativamente la disciplina previgente, abolendo, tra l'altro, quelle soglie di punibilità del reato che, pur non incidendo sulla fattispecie della falsità, non consentivano di perseguire chi avesse redatto un bilancio che, ancorché falso, non superasse la verifica delle soglie patrimoniali e reddituali di punibilità volte a qualificare la condotta come penalmente rilevante.
Il disegno di Legge di stabilità per il 2016 porta finalmente a compimento la riforma dei regimi fiscali di vantaggio, abolendo definitivamente quello dei minimi e rendendo maggiormente fruibile il regime forfetario, che diventa, a partire dal 2016, l'unico utilizzabile da imprese individuali ed esercenti arti e professioni. Per le nuove attività è previsto l'abbassamento al 5% dell'aliquota dell'imposta sostitutiva applicabile nei primi 5 anni, ma non è stata riproposta la possibilità di fruirne fino al compimento del 35 anno di età.