., che ad oggi colpisce i beni del reo per un valore corrispondente al prezzo o al profitto del reato a riprova del sempre crescente interesse del legislatore per gli strumenti di natura ablatoria.
Il commento ne esamina la tenuta in sé considerate, e sullo sfondo del panorama convenzionale CEDU, stante la natura ablatoria connotante gli ordini di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale ex artt. 239 ss. del D.Lgs. 152 del 2006. Non consta che questo profilo abbia ricevuto soverchia attenzione in giurisprudenza e dottrina. Tenerne conto può condurre - specie in tema di applicazione delle norme ora dette a contaminazioni oggi tali in base alle stesse, ma derivanti da comportamenti tenuti prima del loro avvento - a risultati applicativi diversi da quelli cui giunge la giurisprudenza imperante. Rispetto alla quale è sollevato il dubbio se essa offra le soluzioni in assoluto più conformi allo stesso perseguimento della tutela dell'ambiente.