La Corte di cassazione conferma la propria interpretazione limitativa della portata della causa di esclusione dell'imponibilità dei redditi illeciti derivante dall'intervenuto sequestro o confisca dei proventi, ritenendo che il provvedimento cautelare o ablativo, per poter trovare applicazione, deve essere intervenuto entro la chiusura del periodo d'imposta in cui il reddito illecito è maturato. Tale interpretazione offre lo spunto per una rivisitazione critica della posizione interpretativa del giudice di legittimità, alla luce dei principi regolanti i rapporti tra Fisco e contribuenti consacrati nella legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente).