Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abitudini

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Abitudini e preferenze di consumo. Nuove forme di "disclosure" per la tutela del consumatore - abstract in versione elettronica

139154
Brodi, Elisa 2 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Abitudini e preferenze di consumo. Nuove forme di "disclosure" per la tutela del consumatore

Sino a oggi, tuttavia, scarsa attenzione è stata dedicata alla circolazione di informazioni rispetto alle quali la lacuna che separa le parti è di natura più cognitiva che conoscitiva, ovvero quelle inerenti le abitudini/preferenze di consumo dell'utenza. La ragione è chiara: non pare che rispetto a tale categoria sussista un tradizionale problema di asimmetria. Anzi, i dati dei quali si tratta promanano dalla sfera d'azione dell'utente e, dunque, paiono essere nella sua piena disponibilità - a svantaggio, semmai, dell'impresa. Recenti studi sul punto, tuttavia, hanno posto l'attenzione sul potenziale effetto benefico di una regolamentazione avente ad oggetto la "disclosure" delle informazioni relative alle abitudini/preferenze di consumo del cliente. Il presente lavoro prende le mosse dai predetti studi, analizza alcune normative che paiono applicarne, in tutto o in parte, i principi, e conclude con indicazioni di "policy" circa i possibili ambiti di miglioramento.

Cure palliative all'interno di una struttura ospedaliera: una ipotesi concreta o una provocazione? Considerazioni di un gruppo di lavoro costituito all'interno dell'Ospedale Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina di Roma - abstract in versione elettronica

140515
Iannone, M.T.; Fabiano, V.; Basile, R.; Caprini, C.; Cassetta, E.; Colizza, S.; Corsi, D.C.; Feleppa, F.; Monno, D.; Rossi, R.; Sebastiani, M.; Sonnino, R.; Venturini, V.; Ramos, B. 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Come modificare le abitudini consacrate di un ospedale per acuti e come indirizzare le stesse verso una maggior attenzione al problema delle cure di fine vita? E poi: il supporto palliativo deve restare destinato a coprire solo le ultime fasi della vita o intervenire anche prima? Lo stato dell'arte dimostra quanto ancora sia lontano lo sviluppo di una corretta mentalità di approccio al tema in discussione in ambiente ospedaliero e, fatto salve alcune virtuose eccezioni, ancora tende a distinguersi la fase puramente interventistica dell'azione sulla malattia da quella più attenta al controllo dei sintomi posticipata ad un momento successivo e distinto dall'intervento causale. Molto resta da fare in ambito ospedaliero ed il pensiero comune tra i componenti del gruppo è che solo attraverso una adeguata formazione, si può orientare la preparazione del personale verso una cultura diversa che permetta di guardare al paziente nella sua interezza ampliando la prospettiva che fa sì che ci si occupi solo della sua malattia. L'articolo riporta le riflessioni dei componenti del gruppo di lavoro rappresentanti di diverse unità operative e di vari servizi trasversali i quali, con oggettività e trasparenza, propongono una lettura critica dell'attenzione al tema delle cure palliative nelle unità operative di appartenenza.

La collocazione prevalente del minore nell'affido condiviso - abstract in versione elettronica

142991
Attademo, Lara 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Nel caso in esame il Tribunale di Messina ribadisce che l'affidamento condiviso non implica una rigida simmetria dei tempi di permanenza presso ciascun genitore, che pregiudicherebbe il bisogno della prole di un ''habitat preferenziale'', risultante dell'integrazione di un ambiente domestico, di relazioni personali e di abitudini comportamentali, idoneo a costituire un contesto di riferimento stabile.

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