Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abitudini

Numero di risultati: 157 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

Carlo Darwin

411295
Michele Lessona 1 occorrenze

La struttura dell'animale determina le sue abitudini, e a sua volta il suo modo di vivere reagisce poderosamente su tutte le forme. Perciò si rivela la regolarità del progresso, che tende al mutamento sotto la pressione dello ambiente esterno."

Pagina 127

Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412431
Giulio Bizzozero 1 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Non sarà facile venirne a capo, specie nelle classi basse della popolazione, che presentano sempre grandissima resistenza alle idee nuove e ad ogni cambiamento, anche lieve, delle loro abitudini. Ma le difficoltà non ci devono spaventare!

Pagina 59

Fondamenti della meccanica atomica

436581
Enrico Persico 1 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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Ciò dipese dal fatto che nella meccanica ondulatoria, invece di postulare l'esistenza di orbite privilegiate e quindi di livelli energetici discreti, si ricavava questa come conseguenza di un postulato assai più conforme alle nostre abitudini mentali: cioè che una certa funzione fosse dappertutto finita e continua.

Pagina 72

L'evoluzione

445769
Montalenti, Giuseppe 8 occorrenze

Il che non è, o per la distanza che separa gli individui dell’una da quelli dell’altra, o per altri ostacoli, che possono essere rappresentati da catene di monti o da larghi corsi d’acqua, o da zone desertiche interposte e non facilmente superabili, oppure anche da abitudini di vita diverse o da vari fattori fisiologici come diversità della stagione riproduttiva, o anche da fattori etologici o psicologici (amissia psichica) cosa massimamente evidente nell’uomo, ma che non manca anche in alcuni animali superiori.

Pagina 184

Sta di fatto che i diversi animali hanno ciascuno, secondo il proprio genere e la propria specie, abitudini particolari e una organizzazione ch’è sempre perfettamente in rapporto con esse abitudini.

Pagina 34

La seconda conclusione è la mia personale: suppone che, per influenza delle circostanze sulle abitudini e poi per quella delle abitudini sullo stato delle parti e anche su quello dell’organizzazione, ogni animale possa ricevere, nelle sue

Pagina 34

Conclusione ammessa fino ad oggi: la natura (o il suo Autore), creando gli animali, ha previsto tutte le possibili circostanze in cui essi avrebbero dovuto vivere e ha dato ad ogni specie un’organizzazione costante, nonché una forma determinata e invariabile nelle sue parti, le quali obbligano ogni specie a vivere nei luoghi e nei climi dove la si trova e a conservare le abitudini che le si conoscono.

Pagina 34

Mia conclusione particolare: la natura, producendo successivamente tutte le specie d’animali e cominciando dai più imperfetti o più semplici, per terminare la sua opera con i più perfetti, ha complicato gradualmente la loro organizzazione, e, diffondendosi gli animali generalmente in tutte le regioni abitabili del globo, ogni specie ha ricevuto dall’influenza delle circostanze in cui si è trovata le abitudini che le conosciamo e le modificazioni delle sue parti che l’osservazione ci dimostra.

Pagina 34

Tutto concorre dunque a provare la mia affermazione, cioè, che non già la forma, sia del corpo, sia delle sue parti, dà luogo alle abitudini e al modo di vita agli animali, ma che, al contrario, le abitudini, il modo di vita e tutte le altre circostanze influenti hanno, col tempo, costituito la forma del corpo e delle singole parti degli animali. Con forme nuove, nuove facoltà sono state acquisite, e a poco a poco la natura è giunta a formare gli animali così come li vediamo attualmente.

Pagina 35

Ora, se è vero che un animale da lungo tempo domesticato differisce dalla specie selvatica da cui è derivato, e se, in quella specie domestica, si trova una grande differenza di conformazione fra gli individui che sono stati sottomessi ad una abitudine e quelli che sono stati costretti ad abitudini differenti, è certo che la prima conclusione non è conforme alle leggi della natura, mentre, al contrario, la seconda è in perfetto accordo con esse.

Pagina 35

Per giungere a conoscere le vere cause di tante forme diverse e di tante differenti abitudini di cui gli animali che conosciamo ci offrono gli esempi, bisogna considerare che le circostanze infinitamente diversificate, ma tutte lentamente cangianti, in cui gli animali di ogni razza si sono successivamente trovati, hanno determinato, per ciascuno di essi, nuovi bisogni e successivamente cambiamenti nelle loro abitudini. Una volta riconosciuta questa verità incontestabile, sarà facile vedere come nuovi bisogni abbiano potuto esser soddisfatti e nuove abitudini acquisite, se si presta attenzione alle seguenti leggi della natura, che l’osservazione ha sempre constatato.

Pagina 36

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

463191
Carlo Darwin 2 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Ora quando certi naturalisti osservano un’intima concordanza in un gran numero di piccoli particolari di abitudini, gusti e disposizioni fra due o più razze domestiche, o fra forme naturali intimamente affini, sogliono considerare questo fatto come un argomento che tutti discendono da un comune progenitore che era cosifattamente dotato; e in conseguenza che tutti debbano essere classificati nelle medesime specie. Lo stesso argomento può essere applicato con maggior forza alle razze umane.

Pagina 170

Malese, arcipelago, abitudini nuziali presso gli abitanti di esso.

Pagina 580

L'uomo delinquente

469544
Cesare Lombroso 15 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
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Le torture che infliggevano Demofilo e sua moglie ai loro servi furono (insieme alle abitudini di un autorizzato brigantaggio) causa della grande rivolta dei servi in Sicilia.

Pagina 293

Viceversa le popolazioni del Reno, Tedesche in maggioranza, si accostano più volentieri alle Francesi che alle proprie consanguinee; perchè le tradizioni della buona amministrazione Francese, gl'interessi commerciali e le abitudini vincono l'attrazione etnica.

Pagina 307

Facciamo dell'Italia intiera quello che erano una volta Pisa e Venezia ed ora Genova; facciamo che le abitudini delle spiaggie liguri e dei monti biellesi e valtellinesi si estendano alla Toscana, alla Sicilia, ecc., e avremo anche lì la stessa ricchezza.

Pagina 362

È con questo metodo che si devono curare i criminali-nati, e non solo coi bagni e la ginnastica, e, peggio, colle punizioni feroci, che nulla possono sulle abitudini morali.

Pagina 406

Questa Società ha collocato in 23 anni, così, 35 mila ragazzi abbandonati e senza asilo, oltre i moltissimi (oltre 23 mila nel 1875) raccolti nelle scuole industriali, 21 diurne, 14 notturne, ove vengono nutriti e vestiti, o nelle 6 case di alloggio (lodging) donde dopo aver preso delle abitudini di ordine e di pulitezza e frequentate le scuole serali e domenicali, vengono poi collocati in campagna, il tutto con una spesa che non superò dieci milioni di franchi.

Pagina 430

A quest'uopo egli osserva le sue abitudini, la sua costituzione, tiene una specie di giornale schematico di quel che fa, prende informazioni dove ha vissuto, cosa pensano di lui le persone o i maestri (se è stato a scuola) che l'hanno avvicinato, ecc.

Pagina 438

Ellis trovò nei pederasti il 66% con abitudini artistiche che Galton trova nella popolazione inglese solo nel 33% (Bulletin of the Psychol. Section of the Medic. Royal Society. Dec. 1895).

Pagina 505

Ellis trovò nei pederasti il 66% con abitudini artistiche che Galton trova nella popolazione inglese solo nel 33% (Bulletin of the Psychol. Section of the Medic. Royal Society. Dec. 1895)..

Pagina 505

., i pleurodattili (Penta) e la ruga anomala è atavica se si studiano le scimmie e gli Ottentotti: e giustamente Penta rimonta alle abitudini nuziali dei pesci per spiegar l'esibizionismo e ai molluschi e a certi pesci per spiegare gli amori omosessuali così frequenti del resto nei nostri pseudoermafroditi: perfino l'ernie, come giustamente osservava il Feré, ricordano alcune condizioni normali nei vertebrati inferiori come nei feti; studiando i Dinka (vedi Appendice) trovo che il piede piatto sì frequente negli epilettici e rei è atavico.

Pagina 513

È tanto vero, d'altronde, essere il diritto di punire fondato sul fatto, e nulla avere, in sè, d'assoluto, che noi lo vediamo variare da giudice a giudice, secondo le simpatie e le abitudini. Un giudice, attesta Breton, uso a trattare grandi delinquenti nelle corti d'Appello, infligge condanne relativamente più severe anche per lievi reati; darà, almeno, mesi invece che giorni. E non vi hanno giudici neanche dello stesso paese, che si accordino, con precisione, nella condanna, anche quando si tratti di un eguale reato.

Pagina 526

Sarà poi appena necessario avvertire che la pena carceraria avrebbe l'immancabile effetto di depravar la donna totalmente e di toglierle colle abitudini del lavoro domestico il mezzo di riabilitarsi, una volta espiata la pena (Balestrini, op. cit.). - E d'altronde posta a base della pena la temibilità sociale essa manca nella infanticida che è per solito una rea d'occasione e di passione, di raro recidiva; quindi qui la riprensione giudiziaria con malleveria e cauzione basterebbe senz'altro.

Pagina 563

Gli altri alienati non saranno riuniti che a piccoli gruppi, a seconda dei ceti e delle abitudini; dormiranno ciascuno in una cella; la disciplina dovrà esservi severa, la vigilanza maggiore che nei manicomî comuni, e analoga a quella delle case penali, ma il lavoro proporzionato alle forze, all'aria aperta, alternato da lunghi riposi, da divertimenti.

Pagina 581

E molte altre abitudini infantili, di rotolarsi per terra, di strappare ciò che sporge dalle pareti, ecc., rammenterebbero e si spiegherebbero con costumi scimmieschi.

Pagina 659

La truffa segue un andamento irregolare e quasi sempre in opposizione alla densità, il che dipende dalle forti cifre insulari, specialmente Sardegna, e dall'intensità esagerate, per antiche abitudini etniche nel Forlivese e Bolognese, ove è diffusa proverbialmente la truffa (bolognare da Bologna), e Dante nell'Inferno:

Pagina 69

L'emigrazione dalle campagne nelle città è tanta che costituisce un quinto della popolazione urbana: e vi va la parte migliore, più intelligente, abbassando il livello delle campagne e riportandone i vizi e le abitudini cittadine.

Pagina 79

Sul clima di Vigevano. Risultati di osservazioni fatte in questa città per 38 anni (1827-1864) dal cavaliere Dott. Siro Serafini calcolati e dedotti da G. V. Schiaparelli

536009
Schiaparelli, Giovanni Virginio 1 occorrenze
  • 1868
  • Francesco Vallardi
  • Milano
  • meteorologia
  • UNIPIEMONTE
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La sua influenza sui prodotti del suolo e sulle abitudini degli animali e degli uomini è d’importanza non mediocre.

Pagina 36

Sulla origine della specie per elezione naturale

537500
Carlo Darwin 21 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
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Io credo che possa e debba applicarsi con maggiore efficacia (benchè io abbia cercato per molto tempo, prima di penetrare come ciò avvenga), per la semplice circostanza, che quanto più diversificano nella struttura, nella costituzione e nelle abitudini i discendenti di ogni specie, tanto più sono atti ad occupare molti posti assai differenti nell'economia della natura, e quindi più facili a moltiplicarsi.

Pagina 102

Qualunque sia la causa della prima leggera differenza tra i genitori e la prole, e una causa deve certamente esistere, può affermarsi, che solamente la continua accumulazione di queste benefiche differenze abbia prodotto le più notevoli modificazioni di struttura in relazione alle abitudini di vita di ciascuna specie.

Pagina 144

Difficoltà contro la teoria della discendenza con modificazioni - Assenza o rarità delle varietà intermedie - Transizioni nelle abitudini della vita - Abitudini diverse nella stessa specie - Specie dotate di abitudini affatto differenti da quelle delle specie affini - Organi di estrema perfezione - Mezzi di transizione - Casi difficili - Natura non facit saltum - Organi di poca importanza - Organi non sempre assolutamente perfetti - Le leggi dell'Unità di tipo e delle Condizioni d'esistenza sono comprese nella teoria dell'Elezione naturale.

Pagina 145

Secondariamente, è forse possibile che un animale della struttura, per esempio, e delle abitudini di un pipistrello, possa essere stato formato col mezzo di modificazioni di qualche animale dotato di abitudini e di struttura interamente diverse? Abbiamo noi a ritenere che l'elezione naturale possa produrre, da una parte organi di così debole importanza, come la coda della giraffa che serve a guisa di cacciamosche, dall'altra parte organi di una struttura tanto portentosa, come l'occhio, del quale noi possiamo appena conoscere la perfezione meravigliosa?

Pagina 145

Sull'origine e sulle transizioni degli esseri organici dotati di particolari abitudini e strutture

Pagina 150

In questo luogo, come in altre occasioni, io soggiaccio un grave svantaggio, perchè, tra i moltissimi fatti da me raccolti, io non posso dare che uno o due esempi di abitudini e strutture transitorie di specie strettamente affini di uno stesso genere; e di abitudini diverse costanti od accidentali in una medesima specie. Mi sembra però che una lunga lista di questi fatti basterebbe a scemare la difficoltà di ogni caso speciale, analogo a quello del pipistrello.

Pagina 150

Sarebbe facile dimostrare che nel medesimo gruppo esistono animali carnivori che posseggono ogni gradazione intermedia fra le abitudini veramente acquatiche e quelle puramente terrestri; ora, siccome ognuno esiste in seguito alla lotta per la vita, è chiaro che deve essere anche bene adatto nelle sue abitudini alla propria dimora nella natura. Prendiamo la Mustela vison dell'America settentrionale, che ha i piedi palmati e rassomiglia alla lontra nel suo pelo, nelle sue gambe corte, e nella forma della coda; nell'estate quest'animale si tuffa nell'acqua e si nutre di pesce, ma durante il lungo inverno abbandona le acque gelate e coglie, come gli altri gatti del polo, i sorci ed altri animali terrestri. Se si fosse scelto un altro caso e si fosse domandato, come un mammifero insettivoro possa cambiarsi in pipistrello volante, la questione sarebbe stata assai più difficile, e non avrei saputo dare alcuna risposta. Tuttavia credo che queste obbiezioni non abbiano molto peso.

Pagina 150

Ora passiamo a due o tre esempi di abitudini rese diverse e modificate presso individui di una medesima specie. In un dato caso potrà agevolmente l'elezione agire sull'animale, conformandolo, per mezzo di alcune modificazioni di struttura, alle sue nuove abitudini, oppure esclusivamente ad una di queste abitudini diverse. Ma è difficile stabilire, cosa per noi di poca entità, se generalmente le abitudini si cangino prima della struttura: o se piccole modificazioni di struttura inducano la mutazione delle abitudini; probabilmente può dirsi che ambedue variano spesso quasi simultaneamente. Quanto ai casi di cambiamento d'abitudini, basterà semplicemente ricordare i molti insetti d'Inghilterra, che attualmente si nutrono di piante esotiche, o esclusivamente di sostanze artificiali. Quanto alle abitudini diversificate, potrebbero darsi esempi senza fine. Io spesso ho osservato una specie di laniere dell'America meridionale (Saurophagus sulphuratus) svolazzare sopra un luogo e poi sopra un altro come un falchetto da torre e altre volte rimanere stazionario sul margine dell'acqua, per lanciarsi poi con impeto sul pesce a guisa di alcedine. Nel nostro stesso Paese può vedersi talvolta la cingallegra maggiore (Parus major) arrampicarsi ai rami quasi come un picchio; altre volte ammazzare i piccoli uccelli a colpi di becco, non altrimenti del laniere; ed io pure l'osservai molte volte rompere a colpi i semi del tasso sopra un ramo ed altre schiacciarli col becco, come fa il rompinoce. Nell'America del Nord fu veduto dall'Hearne l'orso nero nel mentre nuotava per diverse ore, con la bocca spalancata per cogliere gl'insetti nell'acqua, ad imitazione dei cetacei.

Pagina 153

Le procellarie sono fra gli uccelli i maggiori volatori e frequentatori del mare, ma nello stretto tranquillo della Terra del Fuoco la Puffinuria Berardi potrebbe essere scambiata da ognuno per un pinguino o per un colimbo, in causa delle sue abitudini generali, della sua meravigliosa facoltà di immergersi nell'acqua, del modo di nuotare, e di volare, quando involontariamente prende il volo; ciò nonostante essa è essenzialmente una procellaria, ma con molte parti della sua organizzazione profondamente modificate in rapporto alle sue nuove abitudini di vita: mentre il picchio della Plata ha una struttura solo leggermente modificata. Nel merlo acquatico al contrario il più acuto osservatore non potrebbe mai desumere le sue abitudini acquatiche per quanto ne esaminasse il corpo morto; però questo membro anomalo della famiglia dei tordi terrestri si tuffa nell'acqua, scava i ciottoli coi piedi e impiega le sue ali sotto l'acqua. Tutti i membri dell'ordine degli imenotteri sono animali terrestri, ad eccezione del genere Proctotrupes, il quale, come ha trovato recentemente il Lubbock, è acquatico nelle sue abitudini. Questi animali vanno spesso nell'acqua, si sommergono, non col mezzo delle zampe, ma delle ali, e rimangono perfino quattro ore sott'acqua. E tuttavia nulla si rinviene nella loro struttura, che fosse in relazione con abitudini così anormali.

Pagina 153

Coloro che pensano che ogni essere sia stato creato nello stato in cui oggi lo troviamo, debbono talvolta rimanere sorpresi dall'incontrare un animale avente delle abitudini che non sono conformi alla struttura. Che cosa vi ha di più chiaro, che i piedi palmati delle oche e delle anitre siano stati formati per il nuoto: tuttavia sonovi nei paesi montuosi delle anitre a piedi palmati che raramente o quasi mai scendono nell'acqua; niuno ha mai osservato, eccetto Audubon, la fregata, che ha i suoi quattro diti palmati, posarsi sulla superficie del mare. D'altra parte, i colombi e le folaghe sono eminentemente acquatici, benchè le loro dita siano soltanto orlate con una membrana. Certamente nulla può sembrare più evidente delle dita lunghe delle gralle, formate per camminare sopra le paludi e sulle piante acquatiche! eppure l'Ortygometra ha abitudini consimili a quelle della folaga; e il rallo è terrestre quasi come la quaglia o la pernice. In questi casi, e in molti altri che potrebbero citarsi, le abitudini furono modificate, senza che la struttura subisse cambiamenti corrispondenti. Il piede palmato dell'anitra di montagna può dirsi che sia divenuto rudimentale nella funzione, ma non già nella struttura. La membrana profondamente solcata fra le dita della fregata, prova che la struttura di questo uccello cominciò a cambiarsi.

Pagina 153

Quelli che credono nella lotta per l'esistenza e nel principio dell'elezione naturale, sanno che ogni essere organico si sforza costantemente di crescere in numero; e che se ogni essere varia, anche in menomo grado, nelle abitudini o nella struttura, e acquista per tal modo un vantaggio sopra qualche altro abitante della regione, egli ne prenderà il posto, per quanto diverso da quello che prima occupava. Quindi a costoro non parrà strano che esistano anitre e fregate a piedi palmati, le quali vivano in un paese secco e non scendano nell'acqua che assai di rado; che vi siano dei Crex dotati di lunghe dita, i quali abitano nei prati, anzichè nelle paludi; che si trovino dei picchi in luoghi in cui non esistono alberi; che si abbiano tordi che si tuffano nell'acqua e che esistano delle procellarie colle abitudini dei pinguini.

Pagina 155

Abbiamo veduto che una specie può modificare le sue abitudini sotto nuove condizioni di vita, ovvero acquistare abitudini diverse, alcune delle quali affatto differenti da quelle de' suoi congeneri prossimi. Quindi se poniamo mente che ogni essere organico si adopera per vivere dove può esistere, comprenderemo come si osservino oche terrestri co' piedi palmati, picchi che vivono al suolo, tordi che si tuffano nell'acqua, e finalmente procellarie dotate delle abitudini dei pinguini.

Pagina 175

Abbiamo veduto, nel presente capo, quanto dobbiamo essere cauti nel concludere che le abitudini di vita più diverse non possano gradatamente sostituirsi le une alle altre, e che un pipistrello, per esempio, non possa essere derivato, per elezione naturale, da un animale che dapprima si sosteneva appena nell'aria.

Pagina 175

Ma è impossibile attribuire a questa causa le innumerevoli strutture che si adattano sì bene alle abitudini di vita di cadauna specie. Ciò è tanto impossibile come l'attribuirvi le forme adattate del cavallo da corsa o del veltro, le quali eccitarono cotanto la sorpresa nella mente dei vecchi naturalisti, prima che fosse ben compreso il principio della elezione esercitata dall'uomo.

Pagina 182

Istinti paragonabili alle abitudini, ma diversi nella loro origine - Istinti graduali - Afidi e formiche - Istinti variabili - Istinti degli animali domestici, loro origine - Istinti naturali del cuculo, del Molothrus - dello struzzo e delle api parassite - Formiche che tengono schiavi - Api domestiche; loro istinto costruttore di celle - Le modificazioni di istinto e di struttura non sono necessariamente simultanee - Difficoltà della teoria dell'Elezione Naturale rapporto agli istinti - Insetti neutri e sterili - Sommario.

Pagina 212

Possono anche addursi alcuni casi di abitudini strane ed accidentali in certe specie, le quali, quando siano vantaggiose alla specie, possono dare origine, per mezzo della elezione naturale, ad istinti affatto nuovi. Ma io sono ben persuaso che queste considerazioni generali, non corredate d'alcun dettaglio di fatti, produrranno un debole effetto nella mente del lettore. Posso tuttavia ripetere la mia assicurazione, che non dico alcuna cosa che non sia sorretta da buone prove.

Pagina 216

Cambiamenti ereditati di abitudini o di istinti negli animali domestici

Pagina 217

Quindi noi possiamo dedurne che allo stato di domesticità alcuni istinti furono acquistati e gli istinti naturali furono perduti, in parte per l'abitudine e in parte per la elezione dell'uomo, che scelse ed accumulò, durante le successive generazioni, quelle abitudini ed azioni mentali particolari che per la nostra ignoranza ci parvero accidentali. In certi casi la sola assuefazione forzata bastò per produrre delle modificazioni mentali ereditarie; in altri casi la coartazione non diede alcun risultato, e tutte le modificazioni derivarono dalla elezione continuata metodicamente e inavvertitamente: ma nella pluralità dei casi l'abitudine e l'elezione probabilmente agirono contemporaneamente.

Pagina 219

Noi non ci occupiamo della poca importanza di un carattere; - come la sola inflessione dell'angolo della mascella, il modo con cui è piegata l'ala di un insetto, e così se la pelle sia coperta di peli o, di penne: - ma se esso prevalga in molte specie differenti, e specialmente in quelle aventi abitudini di vita molto diverse, assume un alto valore; perchè noi non possiamo spiegare la sua presenza in tante forme dotate di abitudini sì diverse, che per mezzo della eredità da un progenitore comune. Possiamo errare a questo riguardo in alcuni punti della struttura, ma quando parecchi caratteri, anche poco rilevanti, si presentano riuniti in un vasto gruppo di esseri dotati di abitudini differenti, possiamo rimanere quasi certi, per la teoria della discendenza, che questi caratteri furono ereditati da un antenato comune. E sappiamo che questi caratteri accumulati e correlativi hanno una speciale importanza nella classificazione.

Pagina 378

Se, d'altra parte, sia utile per la forma giovanile differire alquanto dai genitori nelle abitudini di vita, ed avere in conseguenza una struttura alquanto diversa; oppure se per le larve, che già differiscono dai loro genitori, torni di vantaggio differire maggiormente, il giovane o la larva, secondo il principio della eredità in epoche di vita corrispondenti, potranno col mezzo della elezione naturale differire sempre più dai loro genitori fino ad un grado considerevole. Le differenze nelle larve possono essere correlative con quelle delle fasi successive di sviluppo, così che la larva alla prima fase può differire assai da quella della seconda fase, come avviene in molti animali. Anche l'adulto può acquistarsi stazioni ed abitudini, in cui gli organi di locomozione, dei sensi ed altri gli siano inutili, nel qual caso la metamorfosi potrebbe dirsi regressiva.

Pagina 399

Gruppo tra gli animali quadrumani , distinto dalle vere scimmie, ed affine per molti caratteri e nelle abitudini ai quadrupedi insettivori. Il secondo dito negli arti posteriori porta un artiglio invece di unghia piatta.

Pagina 485