Dall'altro lato, le dispense caso per caso del non expedit,date attraverso i vescovi a candidati cattolici, e più ancora a liberali moderati, per fronteggiare l'avanzata dei socialisti e opporsi alle candidature anticlericali (sostanzialmente anticattoliche), determinavano un lento ma certo franamento al precedente rigore nell'osservanza del non expedit, e abituavano i pochi cattolici deputati (e non «deputati cattolici») all'esercizio parlamentare, creando speranze in un, più o meno lontano, propizio avvenire. Il patto Gentiloni, da me avversato nella qualità di consigliere dell'unione elettorale cattolica, fu come la lancia di Achille, della quale dice Dante: «soleva esser cagione, prima di trista e poi di buona mancia». Da un lato, quel patto legge ancora di più i cattolici alle consorterie clerico-moderate; dall'altro lato sviluppò due reazioni: l'anticlericale e socialista e quella dei cattolici sociali (organizzatori di leghe operaie e di cooperative contadine) e dell'ala democratica cristiana, ancora diffusa come tendenza pur non avendo una propria organizzazione.
Pagina 5