Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Fondamenti della meccanica atomica

444882
Enrico Persico 1 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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La proprietà della «individualità» non corrisponde in tal caso ad alcuna realtà fisica, e l'unica ragione per cui siamo abituati ad attribuirla alle particelle elementari, è che essa è, nella nostra mente e nel linguaggio comune, indissolubilmente legata (al pari dei concetti di posizione, velocità, traiettoria, ecc.) alla parola, «particella» con cui convenzionalmente designamo gli elettroni, i protoni, ecc. Ora, si è visto che, per quanto riguarda i concetti cinematici, la inadeguatezza del linguaggio corpuscolare si può compensare introducendo il principio di indeterminazione: similmente, per ciò che riguarda la questione della individualità, è possibile ancora conservare il linguaggio corpuscolare, ma con l'espressa, convenzione che due particelle elementari della stessa specie sono da considerarsi uguali in un senso assai più stretto di quello dato ordinariamente a questa parola, e cioè nel senso che l'espressione «scambio di due qualunque di esse» è priva di significato, con che si sottrae al concetto di particella la caratteristica della individualità (1) Per chiarire meglio la cosa con un altro esempio di enti privi di individualità, nel senso sopra specificato, si pensi a una corda vibrante in cui sono eccitati contemporaneamente due sistemi di onde stazionarie, uno di frequenza ampiezza , fase , l'altro di frequenza , ampiezza , fase . La frase «scambio del sistema di onde » è completamente priva di significato. Allo stesso modo, se in un atomo vi sono due elettroni, uno in uno stato quantico definito da certi numeri quantici , l'altro in uno stato definito da , non ha alcun significato il dire che si passa il primo elettrone nel secondo stato, e il secondo nel primo. . È in questo senso speciale che deve intendersi l'uguaglianza delle particelle, di cui ci occupiamo in questo capitolo. Come si vedrà, questa proprietà delle particelle elementari, che non ha riscontro tra i corpi ordinari, conduce a delle conseguenze singolari, che non possono essere interpretate intuitivamente col modello dei corpuscoli, ma che in molti casi sono suscettibili di verifica sperimentale.

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