L'educazione che hanno avuto, la vita che hanno fatto, il ministero ecclesiastico che hanno professato intorpidirono, inoltre, la loro attività pratica, li abituarono a diffidare, come di nemici interni pericolosi, della volontà, dell'iniziativa, persino dell'ingegno, li intorpidirono in un morbido soliloquio con se stessi. E con tale preparazione non si vince, ma si è vinti nelle aspre lotte della vita. E poi lo stesso Qui quondam li avverte. «Badate che il mondo è duro con i preti spretati, che voi sarete sempre considerati come dei transfughi, che il popolo non vi ascolterà, che, dovunque andrete, vi si rimprovererà il vostro passato: i clericali l'ignominia di oggi, e gli anticlericali vi rimproveranno, stessa intolleranza, l'ignominia di ieri. E non saprete dove voltarvi».
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