È il risultato di differenti fattori sociali, civili, giuridici, nei vari popoli e tempi; e si riannoda alle comunità di villaggio resistenti in Cina ed India, riprodotte fra i primi latini (vicus), o presso i Germani («Gau») e a circostanze per cui gli esercizi rurali collettivi (mercé associazioni o gentilizie nel «clan» celtico, o familiari nella «zadruga» slava, o di liberi coltivatori nelle «Genossenschaften» tedesche, o di coltivatori servili nel «mir» russo) abituarono i lavoratori della terra, legati da comuni diritti, obblighi, consuetudini, a convivere accostati in un luogo stesso, donde si irradiano mane e sera per la coltivazione. Agglomerazioni di schiavi si coadiuvano al centro di esso, o a pie' del castello feudale (ove distinguevasi la villa dei servi campagnoli dal borgo degli artigiani) o attorno ai monasteri (Münster, München) dissodatori, o generalmente all'ingiro delle parrocchie in tutta Europa.
Pagina 317