L'abnegazione cristiana, che insegnò il distacco da ogni disordinata affezione agli averi, per la prima volta nei popoli pose freno ai voraci consumi dell'oggi, abituando a risparmiare l'eccedenza in vista dell'avvenire; e si formò così il capitale nelle popolazioni medioevali. E allorché queste rischiarono di corrompersi nell'ebbrezza delle prime ricchezze guadagnate coi commerci levantini nelle prime crociate, l'apostolato di s. Francesco in onore della povertà le trattenne dal lusso dissipatore e il capitale vieppiù si accumulò; di influenze civili-politiche. Il senso del miglioramento indefinito ossia del progresso della civiltà, da effettuarsi colla propria intraprendenza e colle guarentige dell'ordine pubblico,le quali assecurino le aspettative legittime dell'avvenire, non solo favorisce i risparmi, ma l'impiego loro nelle industrie fruttuose, tramutando così rapidamente le semplici riserve giacenti in capitale produttivo. Le genti orientali sotto il pondo della immobilità e la continua minaccia dei governi dispotici e rapaci si contrassegnano per lo sterile tesaurizzare, che già è proprio di ogni popolo e di ogni periodo di decadenza. È caratteristica invece delle società europee alla testa della civiltà, in ispecie nei momenti in cui la pace e la stabilità politica concedono le secure previsioni dell'avvenire, di riversare e mantenere di continuo i capitali nel giro di una produzione e circolazione che non hanno tregua.
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