Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La circolazione dei dati personali e del casellario giudiziario - abstract in versione elettronica

130105
Di Paolo, Gabriella 1 occorrenze
  • 2012
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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L'A. illustra i meccanismi abitualmente impiegati in Europa per consentire alle autorità giudiziarie di prendere conoscenza di condanne emesse in altri Stati, nonché gli strumenti normativi adottati nel quadro giuridico dell'Unione europea per sopperire alla loro inefficienza.

Libertà e legalità della prova in età moderna e contemporanea - abstract in versione elettronica

130413
Nappi, Aniello 1 occorrenze
  • 2012
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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La storia del diritto delle prove penali dimostra che, contrariamente a quanto abitualmente si afferma, l'enfatizzazione della verità quale finalità del processo non disdegna affatto il riconoscimento di un'esigenza di legalità della prova. E' il superamento del paradigma moderno, di una verità solitariamente accertabile dall'istruttore, a fondare in età contemporanea il principio del contraddittorio, quale criterio di legalità di una prova destinata all'attività di conoscenza collettiva che si esprime nel processo. Il diritto delle prove va alla deriva solo quando se ne proponga un fondamento esclusivamente morale e politico anziché metodologico.

Crisi del diritto oggi? - abstract in versione elettronica

131041
Grossi, Paolo 1 occorrenze
  • 2012
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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L'A. si interroga sul significato della odierna crisi e, più in particolare, della crisi del diritto, della quale ormai da tempo i giuristi parlano. Muovendo dalla osservazione per cui il significato saliente del sostantivo "crisi" non ha una valenza negativa ma, al contrario sottolinea un transito da un certo contesto ad un altro, un presente che si fa futuro, l'A. rileva come sia indubbio che oggi siamo investiti da una crisi, da una stagione di passaggio che dalla modernità giuridica porta al post-moderno. Questo processo ha inizio a fine Ottocento - quando il corpo sociale preme e inizia a frantumare quell'ordine giuridico, rinsaldato dalla rivoluzione francese, che aveva nello Stato il controllore del "sociale" e il monopolizzatore della produzione giuridica - e si protrae poi il Novecento. E' in questo secolo che v'è la riscoperta della fattualità, che il diritto ottocentesco il più delle volte comprimeva e che verranno pian piano erosi quegli strumenti, quali le "carte di diritti" e i Codici, con i quali si era creduto di poter arrestare il corso della storia a una certa data. Le "carta dei diritti" cedono presto il passo alle Costituzioni novecentesche, che esprimono la società, rappresentano un prius rispetto all'apparato statuale, si fanno portatrici di valori, ossia di criteri e orientamenti che l'effimero e l'episodico non riescono a sfiorare e sono pertanto durevoli. I Codici, dal canto loro, continuano ad avere realizzazioni rilevanti anche nel secolo post-moderno e lo Stato, a fronte della loro usura determinata dalla frizione fra la loro immobilità cartacea e il movimento/mutamento della società uscita dalla seconda guerra mondiale, ha tentato di colmare i vuoti con una folta legislazione speciale che non è però riuscita nell'intento adeguatore. E' qui che si manifesta, piena, la crisi, che nella sua accezione negativa va intesa come severa e stringente messa in discussione delle forme - ossia delle fonti - entro le quali la modernità ha preteso di imbrigliare il diritto: crisi della legge, sempre più incapace di disciplinare il movimento/mutamento e crisi del moderno sistema rigidamente gerarchico delle fonti. La crisi allora, nel senso negativo abitualmente attribuitole, concerne le fonti, la loro pluralizzazione e detipicizzazione, ma non il diritto che, in perenne ascolto delle richieste del corpo sociale, respinge la sua dimensione ufficiale, quella legislativa, per recuperare invece su altri piani e in primis su quello della interpretazione/applicazione, che è oggi da cogliersi come ultimo momento del processo formativo della norma.

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