Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abitualmente

Numero di risultati: 49 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Atti della società italiana di Scienze naturali (seduta del 29 giugno 1862)

411934
Quintino Sella 1 occorrenze
  • 1862
  • Tipografia Bernardoni
  • Milano
  • geologia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Siccome è difficile che proprio nel momento della visita del geologo si trovino fossili, in iscavi che abitualmente o casualmente si facciano, così si cerca di lasciare a qualche persona risiedente sul sito la cura di cercare e di inviare fossili all'Istituto.

Pagina 21

Elementi di genetica

414484
Giuseppe Montalenti 3 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

In botanica si riserva il nome di partenogenesi per indicare « lo sviluppo senza fecondazione di un gamete femminile normalmente e abitualmente fecondabile, il cui nucleo possegga cioè un numero di cromosomi aploide, e in cui perciò la mancata fecondazione non sia preordinata da una precedente mancata riduzione cromatica » (Chiarugi). Questi casi corrispondono cioè a quella che abbiamo chiamata, negli animali, p. aploide. Pochi ne sono sicuramente conosciuti nelle piante superiori, fra cui alcuni, bene studiati, in Datura stramonium e in Nicotiana. In questi ultimi anni, però, si è riusciti, con mezzi sperimentali diversi, ad ottenere la partenogenesi in molte Fanerogame Angiosperme, come è riassuntivamente esposto nella recente rassegna sintetica di A. Chiarugi. « Tutti quei casi in cui le oosfere, che si sviluppano senza fecondazione, posseggono un numero non ridotto, o diploide, di cromosomi e nelle quali perciò, in linea generale, è esclusa a priori la fecondabilità, vengono più propriamente chiamati dai botanici col nome di apogamia » (Chiarugi). Di questi casi ne sono

Pagina 142

Nelle Fanerogame — le piante superiori — lo sporofito è rappresentato dalla pianta, che abitualmente si conosce, e il gametofito, che è ridotto al minimo e non ha vita indipendente, è rappresentato da poche cellule che rimangono nell’interno dello sporofito. Sono quelle cellule che costituiscono, rispettivamente, il sacco embrionale, e il granello pollinico. Condizioni analoghe si verificano nelle altre piante, dove sporofito e gametofito possono avere sviluppo diverso e vita indipendente, o no, ma sempre esistono e sono ben riconoscibili.

Pagina 19

Poiché la prolificità della specie umana è molto inferiore a quella delle piante e degli animali che abitualmente servono per la sperimentazione genetica, è necessario raccogliere dati su numerosi matrimoni, per avere una statistica sufficiente.

Pagina 87

Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

431031
Camillo Golgi 1 occorrenze

La soluzione di nitrato d'argento che abitualmente io adopero è al 0,75 %; noto però subito non essere in alcun modo indispensabile per la riuscita della reazione attenersi rigorosamente a quella formola. Soluzioni un po' più od un po' meno concentrate non modificano sensibilmente i risultati. In proposito aggiungerò soltanto che le soluzioni un po' meno concentrate (0,50 p. %) sembrano alquanto più adatte (danno cioè reazioni più fine, sebbene limitate a pochi elementi), quando i pezzi non hanno ancora raggiunto il perfetto indurimento, mentre invece soluzioni un po' più concentrate (fino all'1%) sembra che meglio s'adattino allorché si tratta di pezzi nei quali l'indurimento è, per avventura, un po' troppo avanzato.

Pagina 187

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

432839
Angelo Mosso 5 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Sul Monte Rosa ho veduto un mio collega far delle capriole nella neve, buttarsi supino colle braccia in croce, ridendo e parlando in modo tanto diverso dal suo contegno abitualmente serio, che tutti eravamo in apprensione per il suo stato, sapendo che non aveva bevuto.

Pagina 101

Se alla fine di un'ascensione si potesse levare immediatamente ogni traccia della fatica dai muscoli, ci accorgeremmo di avere un' andatura diversa di quella che abbiamo abitualmente. Sono sensazioni cutanee, ma più specialmente nei tendini e nelle articolazioni e nei muscoli quelle che modificano l'andatura.

Pagina 107

La signora Hervey nel suo celebre viaggio a traverso l'Asia centrale, arrivata all'altezza di 5700 metri, dice: "il male di capo era diventato maggiore che non fosse abitualmente, ed avevo una oppressione terribile di petto; sopratutto la notte era molesta per l'incomodo doloroso della respirazione e la palpitazione di cuore. Avevo appena un'ora di sonno continuo poi dovevo sedermi sul letto, perchè non potevo più respirare stando coricata. Queste regioni elevate non sono fatte per i miei polmoni" M. Harvey, The adventures of a Lady in Tartary, Thibet, China and Kashmir. London, 3 vol., 1853, pag. 152..

Pagina 217

Egli mi disse che abitualmente non soffriva il male di montagna, ma che lo soffrì solo una volta perchè aveva rotti gli occhiali. Era un uomo di temperamento nervoso, al quale la luce forte dava tale molestia, che la sera, passeggiando per la città, cercava di scansare le farmacie dove sono quei vasi pieni di liquidi colorati, con dietro un riflettore, i quali illuminano la strada.

Pagina 321

La costituzione sua robusta, benchè abitualmente sia alquanto pallido. Capacità vitale misurata il 13 luglio 3872 cc. Da ragazzo soffrì male di orecchi e non ricorda altri fatti degni di nota.

Pagina 338

Fondamenti della meccanica atomica

438651
Enrico Persico 5 occorrenze
  • 1936
  • Nicola Zanichelli editore
  • Bologna
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Se si pensa ai diversi mezzi di cui ci serviamo abitualmente per rivelare la radiazione (visione, lastra fotografica, cella fotoelettrica e simili) si riconosce che essi rivelano la radiazione solo per mezzo delle modificazioni che subiscono le particelle materiali che la assorbono, le quali modificazioni consistono essenzialmente nell'acquisto di una determinata quantità di energia (quanto) che si manifesta con azioni chimiche (sulla retina o sulla lastra) o termiche, o con emissione di elettroni, ecc.: chiameremo siffatti fenomeni «atti elementari di assorbimento». Un altro mezzo, meno comune,

Pagina 133

tenendo conto di quest'ultima, la (127) si può scrivere nella forma seguente, che non contiene più derivate rispetto al tempo, e che è quella abitualmente adottata (equazione di Schrödinger):

Pagina 165

Questo modo di trattare il problema, cioè con la restrizione alquanto artificiosa che il moto avvenga in un piano dato, è quello abitualmente seguito nelle esposizioni elementari della teoria di Sommerfeld.

Pagina 257

Questo modo di trattare il problema, cioè con la restrizione alquanto artificiosa che il moto avvenga in un piano dato, è quello abitualmente seguito nelle esposizioni elementari della teoria di Sommerfeld.

Pagina 257

Il nuovo indirizzo che, in conseguenza di queste nuove idee, venne ad assumere la fisica teorica dopo il 1925 si designa abitualmente col nome di meccanica quantistica Non si confonda questa espressione con quella oggidì assai generica di «Teoria dei quanti», che abbraccia tutte le teorie nelle quali ha una parte essenziale la costante h di Planck: nella Teoria dei quanti perciò rientrano sia la teoria di Bohr e Sommerfeld (chiamata oggi talvolta «teoria dei quanti classica») sia la «meccanica quantistica» nelle sue diverse forme («meccanica ondulatoria» ,metodo delle matrici», «metodo degli operatori.») (quantenmechanik): esso si sviluppò in diverse forme, delle quali nel capitolo seguente si darà un cenno puramente storico ed informativo, riservando alle altre parti del volume l'esposizione sistematica delle loro linee essenziali.

Pagina 68

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

450076
Carlo Darwin 13 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

In tal guisa si devono essere conservate le variazioni benefiche di tutte le sorta, sia abitualmente come occasionalmente, e devono essere state eliminate quelle nocevoli. Non voglio parlare delle grandi e spiccate deviazioni di forma, che seguono solo a lunghi intervalli di tempo, ma di semplici differenze individuali. Sappiamo, per esempio, che i muscoli delle nostre mani e dei nostri piedi che promuovono i nostri movimenti, van soggetti, come quelli degli animali sottostanti, ad incessanti variazioniI signori Murie e Mivart nella loro Anatomy of the Lemuroidea (Transact. Zoolog. Soc. vol. VIII, 1869, p. 96, 98) dicono: «Alcuni muscoli sono così irregolari nella loro distribuzione che non possono classificarsi bene in nissuno degli scompartimenti sopra notati». Questi muscoli differiscono anche nei lati opposti dello stesso individuo.. Quindi se i progenitori dell’uomo somiglianti alle scimmie che abitavano una data contrada, e specialmente una che portasse qualche mutamento nelle loro condizioni, si fossero divisi in due parti uguali, una delle quali avesse racchiuso in sè tutti gl’individui meglio acconci, per le loro facoltà di movimento, a guadagnarsi la sussistenza e a meglio difendersi, quella parte a conti fatti avrebbe conservato maggior numero d’individui e avrebbe procreato maggior prole che non l’altra parte meno bene dotata.

Pagina 102

Ma le mani e le braccia non possono guari esser divenute tanto perfette da costrurre armi, o da scagliare sassi e giavellotti ad una data mira, finchè furono adoperate abitualmente per uso di locomozione e per sopportare tutto il peso del corpo, o finchè erano specialmente acconce, come abbiamo osservato prima, all’arrampicarsi sugli alberi. Un modo di vivere così rozzo avrebbe anche spento il senso del tatto, dal quale dipende principalmente il loro uso delicato. Per queste sole ragioni doveva essere un vantaggio per l’uomo divenire bipede; ma per molte azioni è quasi necessario che le braccia e tutta la parte superiore del corpo siano liberi; e perciò egli deve star ritto sui piedi. Ad ottenere questo grande vantaggio, i piedi sono divenuti piatti, e il dito pollice si è particolarmente modificato, sebbene ciò abbia avuto per conseguenza la perdita della facoltà di preensione. Ciò concorda col principio della divisione del lavoro fisiologico, prevalente in tutto il regno animale, che mentre le mani divengono perfette per la presa, i piedi si perfezionano e divengono più acconci per sostenere il corpo e per camminare. Tuttavia, in certi selvaggi il piede non ha al tutto perduto la facoltà di preensione, come dimostrano il modo in cui si arrampicano sugli alberi e lo adoperano in altri vari usiHaechel ha un’ottima discussione intorno agli stadi percorsi dall’uomo per divenire bipede: Natürliche Schöpfungsgeschichte, 1868, p. 507. Il dottor Buchner (Conférences sur la Théorie Darwinienne, 1869, p. 135) ha dato buoni esempi dell’uso del piede come organo di preensione nell’uomo; anche sul modo di incesso delle scimmie più elevate, al quale faccio allusione nel paragrafo seguente; vedi pure Owen (Anatomy of Vertebrates, vol. III, p. 71), intorno a quest’ultimo argomento..

Pagina 106

Senza dubbio questi mezzi di mutamento agiscono e reagiscono fra loro, quindi quando certi muscoli, o le prominenze ossee cui s’inseriscono, divengono più grandi per ragione dell’esercizio usuale, ciò dimostra che certe azioni si compiono abitualmente e debbono essere utili. In conseguenza quegli individui che le compievano meglio dovevano essere in migliori condizioni e sopravvivere in numero maggiore.

Pagina 108

Egli crede che certi mestieri, come quello del calzolaio, facendo tenere il capo abitualmente piegato in avanti, possano rendere la fronte più rotonda e più prominente.

Pagina 110

Egli crede che certi mestieri, come quello del calzolaio, facendo tenere il capo abitualmente piegato in avanti, possano rendere la fronte più rotonda e più prominente.. Io ho dimostrato che nei conigli dalle lunghe orecchie basta una lieve cagione, come il taglio in avanti di un orecchio, per far sporgere da quel lato quasi tutte le ossa del cranio; per cui le ossa del lato opposto non corrispondono più per l’appunto. Infine, se un animale qualunque cresce o diminuisce molto nella mole generale senza che avvenga qualche mutamento nelle sue potenze mentali, o se le potenze mentali crescono o diminuiscono molto senza qualche grande mutamento nel volume del corpo, è quasi certo che la forma del cranio sarà alterata. Io deduco questo dalle mie osservazioni sui conigli domestici, alcune sorta dei quali sono venuti molto più grandi che non i selvatici, mentre altre sono rimaste a un dipresso della stessa grossezza, ma nei due casi il cervello si è molto rimpicciolito rispetto alla mole del corpo. Ora mi recò dapprima molta sorpresa vedere che in tutti questi conigli il cranio era divenuto più lungo, o dolicocefalo: per esempio, di due crani di quasi pari larghezza, uno di un coniglio selvatico e l’altro di una grossa specie domestica, il primo era lungo solo 3,15 pollici (78 millimetri); ed il secondo 4,3 pollici (1 cent. e 6 decimillietri)Variation of Animals, ecc., vol. I, p. 117 intorno allo allungamento del cranio: p. 119 sull’effetto del taglio di un orecchio.. Uno dei caratteri più spiccati che distinguono le varie razze umane è quello che in alcune il cranio è allungato, e in altre rotondo; e qui la spiegazione suggerita dal caso dei conigli può in parte essere applicata, perchè Welcher trova che gli uomini piccoli inclinano più a divenire brachicefali, e gli uomini alti a divenire dolicocefaliCitato da Schaaffhausen nella Antropolog. Review, ottobre 1868, p. 419.; quindi gli uomini alti si possono comparare al conigli dal corpo più grande e più lungo, i quali tutti hanno il cranio allungato, e sono dolicocefali.

Pagina 110

Se in un paese si preferiscono meglio abitualmente cavalli forti e pesanti, ed in un altro cavalli leggeri e di rapido corso, possiamo esser certi che in un dato tempo si produrranno due distinte sottorazze, senza che nessuna particolare coppia e nessun individuo siano stati separati e allevati in uno dei due paesi. Molte razze sono state in tal modo formate, ed il loro modo di formazione è intimamente analogo con quello delle specie naturali. Sappiamo pure che i cavalli i quali sono stati portati alle isole Falkland sono divenuti durante le successive generazioni più piccoli e più deboli mentre quelli che si sono rinselvatichiti nelle Pampas hanno acquistato una testa più grossa e tozza; e questi mutamenti sono derivati evidentemente non già da una coppia unica qualunque, ma da ciò che tutti gli individui sono stati soggetti alle stesse condizioni, aiutati forse dal principio di regresso. In nessuno di questi casi le nuove sottorazze sono venute da una coppia unica, bensì da molti individui che hanno variato in gradi differenti, ma nello stesso modo generale; e possiamo concludere che le razze umane si sono prodotte similarmente, e che le loro modificazioni sono o l’effetto diretto dell’azione di condizioni differenti, o l’effetto indiretto di una qualche sorta di scelta. Ma su questo ultimo particolare ritorneremo fra breve.

Pagina 172

L’espressione difetto d’esercizio non si deve riferire solamente ad una diminuita azione dei muscoli, ma comprende una diminuzione dell’afflusso del sangue ad una parte o ad un organo, per essere soggetto a minori alternative di pressione, o per essere divenuto per qualsiasi via meno abitualmente attivo. Possono trovarsi in uno dei due sessi rudimenti di parti che sono sviluppate normalmente nell’altro sesso; e questi rudimenti, siccome noi vedremo più tardi, spesso si originano in una maniera distinta. In alcuni casi certi organi sono stati ridotti per mezzo della scelta naturale, perchè divenuti nocevoli alla specie, mutate le condizioni della vita. Il processo di riduzione è probabilmente agevolato spesso dai due principii di compensazione e di economia dell’accrescimento; ma sono difficili da comprendere gli ultimi stadi del riducimento, dopochè il difetto di esercizio ha fatto tutto quello che gli si può attribuire, e quando la conservazione da compiere per mezzo dell’economia dell’accrescimento è molto scarsaMolti buoni argomenti intorno a questa questione sono stati arrecati dai signori Murie e Miwart nelle Transact. Zoolog. Soc., 1869, vol. VII, p. 92.. La compiuta e finale soppressione di una parte già fuori di esercizio è molto ridotta in volume, nel qual caso non possono operare nè compensazione nè economia, si può forse intendere colla ipotesi della pangenesi, e, secondochè appare, in nessun altro modo. Ma siccome l’intero argomento degli organi rudimentali è stato pienamente discusso ed illustrato nelle mie opere precedentiVariation of Animals and Plants under Domestication, vol. II, p. 317, 397. Vedi pure Origin of species, 5a ediz. 535., io non dirò nulla di più qui in proposito.

Pagina 19

Schaaffhausen attribuisce questa differenza tra le due razze a ciò, che «la porzione dentale posteriore della mascella è sempre più corta»Sulla forma primitiva del cranio, traduzione inglese nella Anthropological Review, ottobre 1868, p. 426. in quelle che sono incivilite, e questo raccorciamento può, io credo, venire francamente attribuito a ciò che gli uomini inciviliti sogliono abitualmente nutrirsi di cibo molle e cotto, e adoperano meno le loro mascelle. Il signor Brace mi ha informato essere divenuta comune negli Stati Uniti la pratica di svellere ai bambini alcuni denti molari, perchè la mascella non cresce abbastanza pel compiuto sviluppo del numero normale dei denti.

Pagina 25

Se i maschi fossero stati abitualmente guerrieri sarebbero probabilmente cresciuti di mole mercè la scelta sessuale, tanto da eccedere quella della femmina; ma il sig. Bates, dopo aver comparato i due sessi in oltre cento specie di Copridae, non trova nessuna ben distinta differenza per questo rispetto in individui bene sviluppati. Vi è tuttavia un coleottero appartenente alla stessa grande divisione dei lamellicorni, il Lethrus, di cui si sa che i maschi combattono fra loro, ma non hanno corna, sebbene le loro mandibole siano più grandi che non quelle della femmina.

Pagina 267

Nel caso del pollame seguono abitualmente variazioni di colore limitate nella loro trasmissione al sesso maschile. Anche quando questa forma di eredità prevale, può bene accadere che qualche successivo stadio nel processo di variazione possa venire trasmesso alla femmina, la quale allora rassomiglierebbe in un lieve grado al maschio, come segue in certe razze di polli. O, parimente, il numero maggiore, ma non tutti, dei successivi stadi potrebbero venire trasmessi ai due sessi, e la femmina verrebbe allora a rassomigliare intimamente al maschio. Non vi può essere guari dubbio che questa è causa per cui il maschio del piccione Pouter ha un gozzo un po’ più grosso, ed il piccione Messaggero maschio ha in certo modo bargigli più grandi che non le loro rispettive femmine; perchè i dilettanti non hanno scelto un sesso piuttosto che un altro e non hanno desiderato che questi caratteri fossero più pienamente sviluppati nel maschio che non nella femmina, tuttavia questo è il caso nelle due razze.

Pagina 409

Se i giovani di qualche specie nel loro piumaggio giovanile riuscissero meglio nel conquistarsi le compagne che non gli adulti, il piumaggio adulto si perderebbe probabilmente in breve, siccome i maschi che avrebbero conservato per un periodo più lungo il piumaggio giovanile avrebbero prevalso, e così il carattere della specie sarebbe in fine modificatoAltri animali, che appartengono a classi al tutto distinte, possono abitualmente od occasionalmente riprodursi prima di avere pienamente assunto i loro caratteri adulti. Questo è il caso pei maschi giovani del salmone. Si sa che parecchi anfibi si riproducono mentre sono ancora allo stato di larva. Fritz Müller ha dimostrato (Facts and Arguments for Darwin, trad. ingl., 1859, p. 79) che i maschi di parecchi crostacei antipodi divengono sessualmente adulti mentre sono giovani; ed io deduco da ciò che questo è un caso di riproduzione prematura, perchè non hanno acquistato ancora le loro chele pienamente sviluppate. Tutti questi fatti sono interessantissimi, perchè spiegano un mezzo pel quale le specie possono sopportare grandi modificazioni di carattere, secondo il modo di vedere del sig. Cope, espresso colle seguenti parole di «ritardo ed acceleramento dei caratteri generici»; ma io non posso seguire pienamente le viste di questo eminente naturalista. Vedi il sig. Cope, On the Origin of Genera, dai Proc. of Acad. Nat. Sc. of Philadelphia, ottobre 1868.. D’altra parte, se i giovani non riuscissero mai ad ottenere una femmina, l’abito di riprodursi di buon’ora verrebbe presto o tardi al tutto eliminato, essendo esso superfluo e traendo seco uno sciupio di forze.

Pagina 448

Altri animali, che appartengono a classi al tutto distinte, possono abitualmente od occasionalmente riprodursi prima di avere pienamente assunto i loro caratteri adulti. Questo è il caso pei maschi giovani del salmone. Si sa che parecchi anfibi si riproducono mentre sono ancora allo stato di larva. Fritz Müller ha dimostrato (Facts and Arguments for Darwin, trad. ingl., 1859, p. 79) che i maschi di parecchi crostacei antipodi divengono sessualmente adulti mentre sono giovani; ed io deduco da ciò che questo è un caso di riproduzione prematura, perchè non hanno acquistato ancora le loro chele pienamente sviluppate. Tutti questi fatti sono interessantissimi, perchè spiegano un mezzo pel quale le specie possono sopportare grandi modificazioni di carattere, secondo il modo di vedere del sig. Cope, espresso colle seguenti parole di «ritardo ed acceleramento dei caratteri generici»; ma io non posso seguire pienamente le viste di questo eminente naturalista. Vedi il sig. Cope, On the Origin of Genera, dai Proc. of Acad. Nat. Sc. of Philadelphia, ottobre 1868.

Pagina 449

Le varie occupazioni abitualmente proseguite producono un mutamento nelle proporzioni delle differenti parti del corpo. Così venne riconosciuto con certezza dalla Commissione degli Stati UnitiInvestigations, ecc., di B. A. Gould, 1869, p. 288.che le gambe dei marinai che hanno servito nell’ultima guerra, erano più lunghe della 0,217 parte di un pollice (25 millimetri formano un pollice), che non quelle dei soldati, sebbene i marinai fossero misurati e trovati di statura più bassa; mentre le loro braccia erano più corte di 1,09 di un pollice e quindi sproporzionatamente più corte in confronto della loro minore statura. Questa maggior cortezza delle braccia deriva apparentemente dal maggior esercizio di esse, ed è un effetto impreveduto; ma i marinai adoperarono principalmente le braccia per spingere e non per portar pesi. La circonferenza del collo e l’altezza del collo del piede sono maggiori, mentre la circonferenza del petto, della cintura e delle anche, è minore nei marinai che non nei soldati.

Pagina 89

L'uomo delinquente

472041
Cesare Lombroso 3 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Sarebbe un asilo obbligatorio, ma solo diurno, per i fanciulli dai 6 ai 12 anni, che non possono più accogliersi negli asili ordinari, e che per propria riluttanza o per impotenza od incapacità dei genitori, sieno destituiti d'ogni mezzo educativo, e dove si farebbero entrare per forza i monelli associati abitualmente nelle pubbliche piazze. «Anche nello stesso asilo infantile, dice quel caldo filantropo Rendiconto dell'adunanza generale dei signori soci dell'Opera Pia dei Riformatori dei giovani nella provincia di Milano (1872) agli onorevoli soci., non entrano tutti i bambini poveri, specialmente i più poveri, vergognosi della loro miseria; ma ad ogni modo, finito l'asilo infantile, in quell'età, in cui i ragazzi sono più esposti al mal fare per la maggiore svegliatezza, non hanno alcun ricovero speciale, e si dànno al vagabondaggio. Nè possono per legge accogliersi nei riformatori; e quando a 12 anni vi entrano, non sono più correggibili, ed entrandovi, non farebbero che peggiorare coi contatti. In questi asili si darebbe loro un tenue vitto, con che si favorirebbe l'affluenza, e si renderebbe meno dura l'obbligatorietà; si avrebbe più occhio alla educazione che all'istruzione, e si avvierebbero verso un'arte, e insieme sarebbero tenuti in continuo esercizio adatto alle loro forze.

Pagina 431

Ebbene se egli era un reo d'impeto, non abitualmente dedito al male, non dovea condannarsi a tal pena.

Pagina 493

Gl'individui riconosciuti abitualmente pericolosi, e già sottoposti a varî processi, non potranno essere dimessi mai; gli alienati a follia transitoria, od intermittente, che offrano segni di perfetta guarigione, saranno segnalati per la dimissione dopo uno o due anni di osservazione; ma sottoposti, dopo la loro uscita, a visite mediche mensili per molti anni di seguito come nel Belgio.

Pagina 581

Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476337
Angelo Secchi 2 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Ma se non bastassero a dissipare il dubbio i passaggeri fenomeni di fuochi istantanei che sembran stella che tramuti loco, ben altri di più alta sfera ce ne presenta la natura nella comparsa di vere stelle che dopo aver brillato immobili al loro posto per mesi ed anni, ed esser passate per le fasi di un mondo in formazione, svaniscono senza lasciar traccia visibile della loro esistenza, ma dandoci la prova di una immensa attività colà permanente che l’occhio umano anche armato de’ più potenti suoi mezzi non arriva abitualmente a scorgere.

Pagina 133

Questa stella è abitualmente di seconda grandezza, e resta nel suo massimo splendore costante per 2g e 13or, poi comincia a calare lentamente, fino a tanto che in 3or 30m è ridotta a un minimo di appena quarta grandezza. In questo stato dura brevissimo tempo, cioè 7 a 8m al più, e in altre 3or e 30m ritorna allo stato di prima. La durata totale del periodo completo è 2g 20or 48m 55s; la variabilità di questa stella fu scoperta dal Montanari nel 1669. Lo studio spettroscopico fatto più volte su questa stella nelle varie fasi, non ha mostrato variazione di spettro. Essa è di primo tipo, e lo ha sempre conservato costante anche nel suo minimo. Questo fatto congiunto all’andamento del suo periodo mostra che qui l’origine della variazione non è una emanazione di vapori, nè potrebbe conciliarsi con una rotazione qualunque, ma deve dipendere da un astro oscuro che l’occulta parzialmente durante un certo tempo, producendo un vero ecclissi parziale. Uno studio accurato di questo periodo ha provato che non è costante, e adesso sembra più corto, ma non essendo con andamento costante forse anche esso è periodico, e dovuto, o al moto della principale, o a perturbazione prodotta dall’attrazione di altri satelliti oscuri che la circondano. Algol è dunque finora la sola stella di cui possa affermarsi con qualche sicurezza che ha dei satelliti oscuri che le girano attorno.

Pagina 148

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

494011
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 3 occorrenze

In prima approssimazione, per la estrema piccolezza di ǀvǀ rispetto a μ, cioè per la lentezza del moto di trascinamento di fronte a quello di rotazione propria, è lecito considerare (come si fa abitualmente) il movimento terrestre quale una semplice rotazione intorno all’asse polare, risguardando fissa la orientazione di questo nello spazio. In realtà, per moltissimi anni e anche per qualche secolo la rotazione di f attorno a P rimane pressoché inavvertibile. Ma coi millenni essa diventa rilevabile alle osservazioni astronomiche, cosicché per es. certe costellazioni, ora visibili soltanto nell’emisfero australe, lo furono in tempi remoti (diciamo 3000 anni or sono) nelle regioni mediterranee, come risulta da passi biblici ed omerici.

Pagina 214

Ed anzi importa rilevare che in pratica si commette effettivamente un errore di gran lunga minore, perché abitualmente, oltre ad adottare il riferimento terrestre, ci si attiene, nella valutazione delle forze, ad altre approssimazioni, il cui effetto compensa in massima parte l'errore derivante dalla sostituzione del riferimento terrestre a quello stellare. Si confronti in particolare il § 7 del Cap. XVI, dove constateremo che facendo intervenire, secondo le sue caratteristiche intuitive, la forza peso, si viene automaticamente a tener conto della accelerazione di trascinamento dovuta alla rotazione della Terra.

Pagina 332

È ben noto che alle due unità derivate della Geometria si dà un nome particolare (metro quadrato e metro cubo), e così le misure si indicano abitualmente senza richiamare in forma esplicita i prodotti di lunghezze da cui provengono.

Pagina 365

Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

510090
Piero Bianucci 1 occorrenze

Molti orologi da polso oggi sono radio-controllati e dispongono di due quadranti virtuali, uno per il luogo dove ci si trova abitualmente e uno impostabile sul fuso orario del luogo dove ci si reca in viaggio.

Pagina 268

Manuale di Microscopia Clinica

511749
Giulio Bizzozero 1 occorrenze

B. uomo robusto, poco più che trentenne ha da anni un eczema intertrigo alla superficie interna della coscia sinistra in tutta la regione abitualmente trovantesi a contatto dello scroto; nella stagione calda, al solito, l'intertrigine peggiorava. Sul finire di maggio vede che lo scroto e parte del pene copronsi di scaglie epidermoidali, desquamantisi, del diametro fin di 4 mill., e che alla periferia della macchia d'intertrigine si formano delle macchiettine rosse rilevate (papule e vescicole su fondo iperemico), che ben presto si fondono a costituire Fig. XVII. un orlo rosso, continuo alla macchia intertriginosa. Questo processo continua, sicchè ben presto la parte malata supera in ampiezza la palma della mano. - La malattia si estende alla periferia, costituendo un orlo rosso e rilevato, mentre al centro della intertrigo la pelle, pur conservandosi alquanto rossa, è più depressa e liscia. A questo punto, constatata l’affezione, si comincia la cura. Lavatura con sapone, poi soluz. 5% di acido salicilico in alcool comune (a 38.°). Questa soluzione si adopera quasi pura per la pelle della coscia; allungata 1/2 d’acqua sul pene e lo scroto; mattina e sera. - L’applicazione della soluzione (vi si tiene per alcuni minuti inzuppandone della bambagia) procura un po’ di bruciore. Dopo 5 giorni al microscopio non si scorgono quasi più traccie del fungo. Dopo una settimana non si usa più la soluzione, che questa dà luogo a produzione di larghe vescicole, con distacco di larghi lembi epidermici. - Del resto non ce n’è più bisogno, perchè la guarigione è già assicurata, e le ultime traccie del fungo sono scomparse. L’arrossamento della pelle scompare lentamente, e dopo parecchi mesi è ancora fortemente pigmentato quel tratto di pelle che fu sede della malattia.

Pagina 90

Problemi della scienza

524667
Federigo Enriques 1 occorrenze

Nei cani sembra che l'olfatto partecipi all'orientazione in modo eminente; e nel l'uomo nato cieco le rappresentazioni spaziali si connetterebbero abitualmente al l'udito, secondo testimonia lo HITSCHMANN (1 «Zeitschrift für Psychologie und Physiologie der Sinnesorgone», III, pag. 388.). Ma, di regola, nell'uomo, sono le sensazioni muscolari, tattili e visive, che, in connessione coi movimenti, concorrono a formare, associandosi, le rappresentazioni spaziali.

Pagina 178

Scritti

531855
Guglielmo Marconi 2 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
  • Roma
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Sembra inoltre che vi sia un notevole vantaggio, per quanto riguarda gli effetti osservati a grandi distanze, usando un conduttore irradiante direttamente eccitato, cioè un conduttore isolato nel quale le oscillazioni di alta frequenza sono prodotte per mezzo di uno scaricatore a scintilla che lo scarica a terra, o su un altro corpo, come quello abitualmente usato nelle mie primitive forme di trasmettitori radiotelegrafici a onde hertziane.

Pagina 160

Per quanto si riferisce agli intrusi ed in generale ai disturbi atmosferici, questi abitualmente ci sembravano durante il giorno meno intensi di quelli riscontrati usando le onde più lunghe, finora impiegate nella radiotelegrafia.

Pagina 335

Sulla origine della specie per elezione naturale

537100
Carlo Darwin 8 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Secondo Huber, che aveva ampi mezzi d'investigazione, nella Svizzera le schiave lavorano abitualmente colle loro padrone nel costruire i loro nidi, e le prime da sole aprono e chiudono le entrate al mattino e alla sera; ma la loro principale occupazione, come Huber stabilisce espressamente, è quella di andare in cerca di afidi. Questa differenza nelle ordinarie abitudini delle padrone e delle schiave nei due paesi, dipende forse semplicemente da ciò, che le schiave sono catturate in maggior numero nella Svizzera che in Inghilterra.

Pagina 224

Ma nel maggior numero dei casi, cioè riguardo a tutti quegli organismi che abitualmente si accoppiano per ogni riproduzione o che spesso si incrociano, io credo che durante il lento processo di modificazione gl'individui di ogni specie si saranno conservati quasi uniformi coll'incrociamento, per modo che molti individui si saranno modificati simultaneamente, e tutto il complesso delle loro modificazioni non dovrà attribuirsi, in ogni stadio, alla discendenza da un solo progenitore. Per chiarire il mio concetto dirò che i nostri cavalli inglesi da corsa differiscono leggermente da quelli delle altre razze; ma essi non debbono la loro differenza e la loro superiorità alla provenienza da una sola coppia, ma alla cura continua nello scegliere ed addestrare molti individui nel corso di molte generazioni.

Pagina 329

Gli allevatori parlano abitualmente dell'organismo di un animale come di una cosa plastica, che possono modellare quasi come più loro talenta. Se lo spazio non mi mancasse, potrei citare molti testi tratti da autorità sommamente competenti. Youatt, cui sono tanto familiari i lavori degli orticultori e che è pure un giudice esimio in fatto di animali, ammette che il principio d'elezione dà all'agricoltore non solo la facoltà di modificare il carattere del suo gregge, ma di trasformarlo per intero. È la bacchetta magica, colla quale egli chiama alla vita quella forma che gli piace. Lord Somerville, scrivendo intorno a ciò che gli allevatori fecero rispetto alle razze delle pecore, dice: «sembrerebbe che essi avessero dipinto sulla parete una forma perfetta e che poi l'avessero animata». In Sassonia l'importanza del principio d'elezione riguardo alle pecore merinos è tanto riconosciuta, che certi individui ne fanno un mestiere. Tre volte l'anno ogni montone è steso sopra una tavola per studiarlo, come farebbe un intelligente per un quadro; ogni volta è segnato e classificato; e soltanto i soggetti più perfetti vengono scelti per la riproduzione.

Pagina 39

Nelle varietà come nelle specie, qualche risultato deve attribuirsi all'uso ed al non-uso; perchè quando si consideri, per esempio, il microttero di Eyton, le ali del quale sono inette al volo quasi nel medesimo stato di quelle dell'anitra domestica; e quando si pensi al tucotuco che vive sotterra ed è cieco occasionalmente, e a certe talpe che sono cieche abitualmente ed hanno i loro occhi rudimentali coperti dalla pelle, oppure si rifletta agli animali ciechi che abitano nelle caverne oscure dell'America e dell'Europa, è d'uopo riconoscere la efficacia di questo principio. Tanto nelle varietà quanto nelle specie, sembra che la correlazione di sviluppo abbia esercitato un'influenza più grande, in tal modo che quando una parte rimase modificata, le altre parti si modificarono necessariamente. Nelle varietà e nelle specie avvengono delle riversioni a caratteri perduti da lungo tempo. Secondo la teoria delle creazioni, quanto non è inesplicabile la comparsa delle righe sulle spalle e sulle gambe di diverse specie del genere cavallo e su quelle dei loro ibridi! Invece con quanta semplicità non spieghiamo noi questo fatto, quando ammettiamo che tutte queste specie sono derivate da un animale rigato, nella stessa maniera con cui le varie razze di colombi domestici provengono dal piccione torraiuolo ceruleo e rigato!

Pagina 419

Siccome le specie del medesimo genere hanno abitualmente, ma non invariabilmente, alcune rassomiglianze nelle loro abitudini e nella loro costituzione e sempre nella loro struttura, così la lotta è in generale più accanita fra queste specie prossime, quando entrano in concorrenza, di quello che fra le specie di generi diversi. Noi vediamo un esempio di questa legge nella recente estensione, in alcune provincie degli Stati Uniti, d'una specie di rondini, che ha cagionato la decadenza di un'altra specie. Il recente aumento del tordo maggiore in certe parti della Scozia produsse la crescente rarità del tordo bottaccio. Avviene assai spesso che una specie di ratti prenda il posto di un'altra in climi diversissimi. In Russia, la piccola blatta d'Asia ha cacciato davanti a sè dappertutto la sua grande congenere. Nell'Australia la nostra ape domestica, colà introdotta, va distruggendo la piccola ape indigena che è priva di aculeo. Una specie di senape ne soppianta un altra, e così in altri casi. Noi possiamo intendere a un dipresso perchè la lotta sia più viva fra le forme affini, che riempiono quasi lo stesso posto nell'economia della natura; pure è probabile che noi non sapremmo dire in un caso solo precisamente il perchè una specie abbia riportato la vittoria contro un'altra nella grande battaglia della vita.

Pagina 74

Noi avremmo potuto fare il caso di insetti che si posano sui fiori per raccoglierne il polline invece del nèttare; ed essendo il polline formato al solo scopo della fecondazione, la sua distruzione si direbbe una semplice perdita per la pianta; ma quando una piccola quantità di polline viene trasportata dapprima accidentalmente, indi abitualmente dagl'insetti sui fiori e ne seguono incrociamenti, quantunque si consumino perfino i nove decimi del polline dei fiori stessi, ne deriverà un grande giovamento alla pianta; e quegl'individui che diedero del polline sempre più copioso ed ebbero delle antere vieppiù grosse, saranno prescelti.

Pagina 88

Nondimeno io sono assai propenso a credere che anche in tutti gli ermafroditi, sia accidentalmente, sia abitualmente, due individui concorrano alla riproduzione della specie. Questa idea fu espressa con riserva molto tempo fa dallo Sprengel, dal Knight e dal Kölreuter. Ora noi ne vedremo l'importanza; ma io debbo trattare quest'argomento con un'estrema brevità, quantunque io abbia in pronto i materiali per un'ampia discussione. Tutti gli animali vertebrati, tutti gli insetti e parecchi altri grandi gruppi d'animali si accoppiano per ogni fecondazione. Le recenti ricerche hanno diminuito assai il numero degli ermafroditi supposti; e un gran numero di veri ermafroditi si accoppiano: vale a dire due individui si uniscono regolarmente per la generazione, e questo è quanto ci interessa. Ciò non pertanto parecchi animali ermafroditi non si appaiano certo abitualmente, e fra le piante moltissime sono ermafrodite. Qual ragione vi ha dunque, potrebbe chiedersi, per supporre che anche in questi casi due individui cooperino alla riproduzione? Essendo impossibile lo entrare qui in alcun dettaglio, debbo limitarmi solo ad alcune considerazioni generali.

Pagina 91

In moltissimi altri casi, anche se niun impedimento meccanico tolga allo stimma di un fiore il polline di esso, pure, dietro le osservazioni di Sprengel da me confermate, o le antere si aprono prima che lo stimma sia pronto alla fecondazione, ovvero lo stimma giunge a maturità prima che il polline del fiore sia sparso; per guisa che queste piante hanno di fatto sessi separati e debbono abitualmente essere incrociate. Quanto sono strani questi fatti! Quale singolarità nel trovarsi il polline e lo stimma di un stesso fiore tanto vicini fra loro, quasi direbbesi ad assicurare la fecondazione, quando all'opposto riescono in molti casi scambievolmente inutili! Con quanta semplicità questi fatti vengono chiariti dalla considerazione che un accidentale incrociamento fra individui distinti è vantaggioso o indispensabile!

Pagina 92