Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abituale

Numero di risultati: 10 in 1 pagine

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Ritardi e responsabilità disciplinare dei magistrati: l'onda della riforma giunge in Cassazione - abstract in versione elettronica

122769
Di Amato, Sergio 1 occorrenze
  • 2011
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Il ritardo nel deposito dei provvedimenti deriva da uno scarto, occasionale o abituale, tra la capacità di smaltimento ed il flusso di lavoro; il giudice in affanno, tuttavia, normalmente non spalma il ritardo in modo omogeneo su tutte le decisioni, ma lo concentra soltanto su alcune di esse, che possono così accumulare ritardi pluriennali. In questo caso anche il giudice laborioso può incorrere in responsabilità disciplinare per violazione dell'obbligo di diligente organizzazione del lavoro e ciò pure in presenza di un unico grave ritardo. II ritardo può ritenersi giustificato da circostanze che abbiano una incidenza specifica sui tempi di stesura dei provvedimenti, sempreché vi sia una proporzione tra tali tempi e l'efficacia giustificante delle circostanze.

Aspetti bioetici e medico legali del trapianto d'organi da donatore a cuore non battente (NHBD: non heart beating donor) - abstract in versione elettronica

123959
Rendinelli, Antonella; Bolino, Giorgio; Arbarello, Paolo 1 occorrenze
  • 2011
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In Italia, a Pavia, nel settembre 2008 è stato effettuato il primo trapianto di rene con questa tecnica ma numerose pubblicazioni estere ci mostrano come il prelievo da donatore a cuore non battente sia una pratica abituale, affiancata ai donatori in morte encefalica, e quindi un'efficace soluzione per incrementare il pool di donatori dell'ordine del 20-40%.

Le Sezioni Unite danno voce ai figli contesi fra genitori separati - abstract in versione elettronica

124969
Iannone, Roberto Francesco 1 occorrenze
  • 2011
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In ordine alle decisioni sull'affido, il criterio per determinare la giurisdizione di uno Stato membro dell'UE è quello della residenza abituale dei figli. Nelle ipotesi di litispendenza o connessione, tra giudici di Stati membri diversi, l'autorità successivamente adita deve dichiarare il proprio difetto di competenza in favore del giudice preventivamente adito. Nelle ipotesi di affidamento, tuttavia, l'autorità giudiziaria successivamente adita può comunque emettere i provvedimenti urgenti nell'interesse del minore. - 2. L'ascolto del minore nelle fonti internazionali. - 2.1. Non si può prescindere dall'audizione del minore, nelle procedure giudiziarie di affidamento, ai sensi dell'art. 6 della Convenzione di Strasburgo sui diritti del fanciullo del 1996 e dell'art. 12 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1991. I minori devono dunque essere ascoltati e a tale procedura vincolante il giudicante non può sottrarsi, salvo il grave pregiudizio per i minori medesimi. - 3. Norme di diritto interno e obbligo del giudice di procedere all'audizione del minore. - 3.1. Sul versante del diritto interno l'audizione del minore (The right of the child to be heard) assume un ruolo centrale nei procedimenti di separazione e divorzio con la l. 16.3.2006, n. 54 che ha introdotto l'art. 155 sexies c.c. Il legislatore ha posto fine così ad una inspiegabile lacuna normativa dando voce ai minori contesi. Alla luce dell'unitario sistema delle fonti, sussiste per il giudice l'obbligo di tener conto del punto di vista del minore quando questi è dodicenne ovvero quando di età inferiore previo accertamento della capacità di discernimento. - 4. L'interesse del minore e l'obbligo di motivare il mancato ascolto. - 4.1. L'interesse del minore si realizza nella possibilità di esprimere le proprie opinioni e scelte. Pertanto, il giudice non può semplicemente negare ma deve motivare l'esclusione riconoscendo l'esistenza di una maggiore potenziale dannosità per i medesimi minori, salvaguardando in tal modo i loro interessi.

La sede della persona fisica - abstract in versione elettronica

125189
Albanese, Antonio 1 occorrenze
  • 2011
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Per mutare residenza, è sufficiente il solo fatto obiettivo del trasferimento della dimora abituale in un'altra sede, fissandola ivi stabilmente. Tuttavia, il trasferimento della residenza non può essere opposto ai terzi di buona fede, se non è stato denunciato nei modi prescritti dalla legge. - C) I coniugi possono anche avere domicili diversi. Infatti, essi possono avere affari e interessi diversi (professionali, o anche solo morali o familiari). Inoltre, ciascun coniuge, oltre alla possibilità d'avere un domicilio diverso da quello dell'altro, ha una propria residenza, quando sia separato di fatto o legalmente o quando il matrimonio sia stato annullato o sciolto. - D) La residenza del minore coincide con quella della sua famiglia, se unita, o del genitore con cui convive il minore negli altri casi. Il domicilio del minore è fondamentale ai fini della determinazione della competenza territoriale del giudice che deve emettere i provvedimenti diretti alla tutela dell'interesse del medesimo.

Quando il fattore culturale è irrilevante: anche per una madre nigeriana costituisce abuso dei mezzi di correzione "tosare" la figlia recalcitrante - abstract in versione elettronica

125817
Stanig, Eva 1 occorrenze
  • 2011
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Da qui la condanna per il reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, considerato che, trattandosi di fattispecie di natura non necessariamente abituale, per la sua sussistenza è sufficiente un unico atto espressivo dell'abuso.

Luogo delle operazioni imponibili: le definizioni UE impongono una revisione del diritto interno - abstract in versione elettronica

126597
Armella, Sara; Machieraldo, Silvia 1 occorrenze
  • 2011
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Sono anche definiti i concetti di domicilio e residenza abituale delle persone fisiche, così che pare necessario un intervento del legislatore nazionale, al fine di introdurre anche nel nostro ordinamento il rapporto di sostanziale equivalenza degli stessi, superando l'attuale previsione di prevalenza del domicilio sulla residenza.

Come gli interessi familiari incidono sulla residenza fiscale - abstract in versione elettronica

127649
Della Valle, Eugenio 1 occorrenze
  • 2011
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In realtà, l'affidamento esclusive dei figli mentre quando viene in considerazione all'interno della nozione di domicilio civilistico finisce nell'implicare valutazioni di tipo qualitativo, dovendo essere comparate con eventuali interressi economici, laddove viene i considerazione all'interno del concetto di residenza ha un peso indiziario maggiore, risultando difficile escludere che si abbia la dimora abituale nel luogo in cui vivono i figli.

Sulla competenza territoriale del giudice tutelare nel procedimento di nomina dell'amministratore di sostegno - abstract in versione elettronica

127941
Abbamonte, Mirko 1 occorrenze
  • 2011
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Resa all'esito di un regolamento di competenza, l'ordinanza in esame ha stabilito che, ai fini della individuazione del giudice tutelare competente in materia di nomina dell'amministrazione i sostegno ex art. 404 c.c. il ricovero del beneficiando in una casa di cura per lungo degenti non costituisce automatico mutamento del luogo di dimora abituale, nè di domicilio. Tale soluzione, tuttavia, non convince appieno poiché sembrerebbe offrire una interpretazione troppo restrittiva del concetto di residenza che rischia di avere delle ricadute pratiche negative sul procedimento, in particolare, sulla audizione diretta dell'interessato di cui all'art. 407 comma 2, c.p.c.

L'abuso dei mezzi di correzione non è reato abituale - abstract in versione elettronica

127944
Volpatti, Giulia 2 occorrenze
  • 2011
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L'abuso dei mezzi di correzione non è reato abituale

L'A. analizza la decisione della Suprema Corte di cassazione, la quale ritiene non abituale il reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Infatti, per la sussistenza della fattispecie è sufficiente il compimento di un solo atto di abuso. la eventuale abitualità della condotta può essere considerata solo come una modalità di manifestazione della fattispecie, ma non ne integra un elemento costitutivo.

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