Al tempo impiegato dal lavoratore per indossare gli abiti da lavoro (tempo estraneo a quello destinato alla prestazione lavorativa finale) deve corrispondere una retribuzione aggiuntiva. Il c.d. tempo tuta, quindi, deve essere retribuito se è disposto dal datore di lavoro, che ne indica il tempo ed il luogo di esecuzione.
La concessione di vestiario ai dipendenti può comportare ricadute di ordine fiscale e previdenziale a carico del datore di lavoro e dei dipendenti interessati. va però sottolineato che, specialmente nel caso di concessione d abiti di servizio "lato sensu", non è avventato sostenere che in certi contesti possa nascere, più che un reddito di lavoro, un reddito di lavoro occasionale o nascente dall'assunzione di obblighi di fare, non fare, e permettere. Solo un'analisi della regolamentazione aziendale e del concreto utilizzo che i dipendenti possono fare del vestiario loro concesso consentirà di qualificare correttamente il beneficio in esame ai fini fiscali.