Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abiti

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Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412819
Giulio Bizzozero 6 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Un piccolo armadio per ogni malato, a custodia degli abiti. Un tavolo, una sedia per ciascun malato, una boccia con bicchieri, una lampada, un candelliere; infine, un campanello elettrico e un portasciugamani a capo d'ogni letto.

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In ogni ala e in ogni piano del fabbricato non manchi un locale per la pulitura degli abiti e delle scarpe, e un altro per riporvi le scope, gli strofinacci, ecc.

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In generale, quindi, dai malati non si richiede altro, se non che si rifacciano il letto, lavino la sputacchiera e si puliscano gli abiti e le scarpe – ammesso, s'intende, che il loro stato di salute lo consenta.

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Gli abiti e gli altri indumenti di lana, le coltri di lana, i guanciali, le materasse, devono essere disinfettate a parte, sia cogli apparecchi di disinfezione dei Municipi, sia secondo le norme fornite dal medico.

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Vi troviamo, infatti, l'obbligo pel medico di denunciare ogni malato di tubercolosi; ordinate le precauzioni da usarsi nell'assistere il malato, allo scopo di procurargli aria pura e di renderne innocui gli sputi, in cui principalmente si riponeva il principio contagioso della malattia; prescritte le pratiche di disinfezione da usarsi in caso di morte, sia riguardo alla camera, sia riguardo agli oggetti letterecci, alla biancheria, agli abiti dei defunti.

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.° che la biancheria, gli abiti, gli oggetti letterecci, e specialmente i fazzoletti adoperati dai tubercolosi vengano cambiati di frequente e regolarmente disinfettati o nella casa stessa del malato o nella stazione municipale di disinfezione; 2.° che nelle camere dei tubercolosi e nelle sale degli ospedali lo spolvero dei mobili e la pulizia del pavimento si facciano sempre con straccio umido, per impedire che la polvere posatasi su quelli e su questi si rimescoli poi all'aria dell'ambiente La pulizia di qualsiasi locale frequentato dall'uomo in modo intermittente dovrebbe sempre esser fatta molto tempo prima che l'uomo ci entri, per dar tempo alla polvere di posarsi sul pavimento e sui mobili, e aver così dell'aria più pura. P. es. la pulizia dei teatri dovrebbe esser fatta al mattino, quella delle scuole e dei caffè alla sera. La polvere si posa lentamente, in un'ora o due. Di ciò tengan conto coloro che abitano in camere mobiliate; evitino di rientrarvi subito dopo che le persone di servizio le hanno pulite col solito metodo preadamitico dello straccio asciutto e della scopa, il quale rimette in movimento nell'aria e spinge nei polmoni del nuovo abitatore la polvere e i bacilli che vi possono aver lasciato i suoi predecessori.; 3.° che quando un tisico muore o cambia d'abitazione, il medico sia obbligato a farne tosto denuncia, affinchè la camera venga rigorosamente disinfettata per cura o sotto la sorveglianza dell'autorità. È una precauzione che spesso si trascura, e che tuttavia può preservare da gravissimi guai. In genere, chi cambia alloggio dovrebbe sempre far disinfettare quello in cui entra; gli gioverebbe così per la tubercolosi, come per la difterite, la scarlattina ed altre malattie contagiose non meno gravi.

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