Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abitazioni

Numero di risultati: 7 in 1 pagine

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I versamenti Imu 2012 nei comuni italiani - abstract in versione elettronica

138723
Marinuzzi, Giorgia; Tortorella, Walter 1 occorrenze
  • 2013
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Il gettito Imu per il 2012 ha superato i 23,7 miliardi di euro, dei quali il 17% è riconducibile alle prime abitazioni. La taglia media dei versamenti si è attestata sui 344 euro considerando tutte le tipologie di immobili, ha raggiunto i 225 euro per le prime case ed i 386 euro per gli altri immobili. Le differenze degli incassi sono state ampie sia a livello regionale che comunale: le grandi città e le località a forte vocazione turistica sono le aree che hanno fatto registrare gli incassi medi più elevati.

La sospensione dell'Imu [Imposta Municipale sugli Immobili] e la liquidità degli enti locali - abstract in versione elettronica

139763
Piscino, Eugenio 1 occorrenze
  • 2013
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La sospensione della prima rata dell'Imu [Imposta Municipale sugli Immobili], per le abitazioni principali, determina una serie di effetti negativi sugli enti locali, aggravando la crisi di liquidità che investe una parte considerevole dei comuni italiani. L'annunciata riforma, da attuare entro il prossimo 31 agosto, determinerà un rallentamento nei pagamenti, anche da parte di quei contribuenti che sono comunque tenuti all'adempimento tributario.

La quota riservata allo Stato del gettito dell'IMU: imposta patrimoniale erariale nascosta tra le pieghe dell'imposta comunale o compartecipazione all'incontrario? - abstract in versione elettronica

140203
Giovanardi, Andrea 1 occorrenze
  • 2013
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Uno degli aspetti più innovativi e controversi dell'Imu sperimentale è la ripartizione del gettito tra comune e Stato per gli immobili diversi dalle abitazioni principali e relative pertinenze, dai fabbricati rurali ad uso strumentale, dagli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari e dagli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti Autonomi Case Popolari (Iacp) e dagli immobili posseduti dai comuni nel loro territorio. La disciplina di quella che è definita, contemporaneamente nell'art. 13, comma 11, del d.l. 6 dicembre 2001, n. 201, "quota di imposta" e "imposta erariale", è tutt'altro che perspicua, non riuscendosi a desumere con chiarezza dalla legge se la parte riservata allo Stato sia un 'imposta autonoma o una sorta di compartecipazione rovesciata dello Stato al gettito del tributo locale. Si tratta di questione di rilevantissima importanza sia dal lato teorico-dogmatico, e ciò in ragione del fatto che l'art. 119 Cost. non contempera tra le fonti di finanziamento delle autonomie le compartecipazioni all'incontrario, sia dal punto di vista pratico: nell'articolo ci si sofferma sia sul primo punto, sia sul secondo, con particolare riferimento al rimborso della quota erariale e al regime tributario ai fini Imu degli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e degli Iacp ed istituti similari.

TARSU più elevata per gli alberghi? La legittimità delle delibere in relazione alle diverse categorie economiche - abstract in versione elettronica

141059
Bonomo, Damiano; De Simone, Massimiliano 1 occorrenze
  • 2013
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La Suprema Corte di cassazione, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità di un regolamento comunale che prevedeva una tariffa TARSU [Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani] superiore per gli alberghi rispetto alle abitazioni civili, ritiene in linea di principio legittimo tale regolamento, precisando che la possibilità di prevedere delle riduzioni legate al carattere stagionale dell'attività svolta, di cui all'art. 66 del D.Lgs. n. 507/1993, è una facoltà lasciata alla discrezionalità dei giudici. Si ritiene che il dettato normativo debba essere interpretato senza enfatizzare eccessivamente tale discrezionalità e alla luce dei principi di correttezza, imparzialità e buon andamento della Pubblica amministrazione, oltre che della regola per cui la tariffa debba essere posta in relazione al costo del servizio ed alla potenzialità di produrre rifiuti.

Tariffe TARSU per gli alberghi diversificabili in funzione dell'utilizzo delle superfici? - abstract in versione elettronica

144321
Lovisetti, Maurizio 1 occorrenze
  • 2013
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La "Commissione tributaria" provinciale di "Lecce", con la "sentenza n. 227" del "2013", torna sull'applicazione della TARSU [Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni] alle strutture alberghiere, riproponendo la tesi per cui, limitatamente alla "parte abitativa" delle stesse, debba applicarsi la "medesima tariffa" deliberata per le abitazioni. L'assunto è criticabile, perché le Commissioni tributarie non possono sostituirsi al Comune e imporre l'applicazione di "più misure tariffarie" alle diverse "zone" di cui si compone una "medesima utenza", considerato inoltre che l'ammontare della tassa si correla all'"attitudine media ordinaria" dell'"immobile" a produrre rifiuti.

"TRISE" a svantaggio delle imprese e delle abitazioni di basso valore - abstract in versione elettronica

144590
Carpentieri, Claudio 2 occorrenze
  • 2013
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"TRISE" a svantaggio delle imprese e delle abitazioni di basso valore

Il TRISE, il nuovo tributo comunale sui servizi destinato a sostituire la TARES, non fa altro che introdurre un ulteriore nuovo tributo, la TASI, orientato a compensare le perdite di gettito derivanti dall'esclusione dall'IMU delle abitazioni principali non di lusso (diverse da quelle accatastate nelle categorie A1, A8 e A9). Nella sostanza, la TASI, tranne che per l'individuazione dei soggetti debitori quando il titolare del diritto reale sull'immobile è diverso dal conduttore, si comporta come una vera e propria addizionale IMU dell'1 per mille di aliquota base. La potestà impositiva dei Comuni è limitata; tuttavia, le aliquote massime d'imposizione delle diverse categorie d'immobili (IMU + TASI) vedono comunque un incremento dell'1 per mille. La TASI, inoltre, non prevede alcuna forma di detrazione minima; pertanto, i proprietari di abitazioni principali con valore catastale basso, adesso esclusi - nei fatti - dall'IMU, dovranno pagare la TASI.

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