Due parole, infatti, sulla alimentazione e sulle abitazioni. È indubitato, che anche dove è più misero (vi saranno delle eccezioni) ma anche dove è più misero, il contadino siciliano si alimenta di pane di grano, e la pellagra è assolutamente sconosciuta in Sicilia.
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Le abitazioni dei contadini siciliani lasciano certo molto a desiderare; ed il loro maggiore inconveniente è quello di essere agglomerate nei grandi centri; certamente le case non sono belle, ma certamente sono migliori delle grotte scavate nel tufo, che ognuno può andare a vedere, ad un'ora di distanza
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dalla Capitale; sono enormemente migliori delle abitazioni sotterranee degli Abruzzi e delle Puglie, descritte benissimo dall'onorevole Panizza nel suo riassunto della inchiesta Bertani; ed enormemente migliori di quelle, pure descritte dall'onorevole Panizza, nella provincia di Catanzaro, dove, come riferiscono i medici locali, non si muore d'asfissia, unicamente perchè le case sono così screpolate e cadenti, che penetra l'aria dalle fessure del muro e del tetto.
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