Abitazione personale del fallito e legittimazione processuale
La Suprema Corte "limita" le agevolazioni fiscali nel caso di abitazione acquisita per usucapione
L'ipoteca avente ad oggetto la residenza coniugale, se iscritta anteriormente, prevale sul diritto di abitazione previsto a favore del coniuge superstite dall'art. 540, comma 2, c.c
La sentenza ha ad oggetto l'annosa questione della prevalenza fra due diritti configgenti sul medesimo bene: il diritto del creditore a procedere esecutivamente sull'immobile gravato da ipoteca e quello del coniuge superstite ad abitarlo, in forza del legato di abitazione, acquisto, per vocazione ereditaria, ex art. 540, 2 comma, c.c. La Cassazione, considerando risolutiva l'anteriorità dell'iscrizione ipotecaria rispetto all'acquisizione del diritto di abitazione della casa coniugale, si pronuncia in favore dell'Istituto di credito, riconoscendo all'operante il solo diritto di ottenere il saldo del residuo derivante eventualmente dalla vendita forzata dell'immobile.
Casa propria di abitazione: bene primario.
La sentenza che si commenta, relativa ad un'ipotesi di coltivazione di poche piante di marijuana nel giardino della propria abitazione, è un'occasione per analizzare i contrapposti orientamenti giurisprudenziali in materia: mero illecito amministrativo o illecito penale?
La risoluzione n. 385/E del 2008 dell'Agenzia delle entrate ha riconosciuto la detrazione degli interessi passivi in relazione ad un mutuo contratto per l'acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale nell'ambito di una procedura di esecuzione immobiliare. L'Agenzia ha ritenuto applicabile l'art. 15, comma 1, lett. b), del T.U.I.R. "riadattando" le cautele e i presupposti stabiliti dal legislatore alla diversa fattispecie rispetto a quella concernente l'occupazione illegittima dell'immobile al termine del contratto di locazione. Il contribuente deve attivare l'iter per il rilascio entro tre mesi e l'appartamento deve essere adibito ad abitazione entro un anno.
Fallimento del conduttore di immobile adibito ad uso di abitazione e natura personale del rapporto contrattuale
Il Supremo Collegio è tornato a pronunciarsi sulla natura del rapporto scaturente dal contratto di locazione dell'immobile adibito ad abitazione del fallito e della sua famiglia. Aderendo all'interpretazione già offerta sin dal 1979, poi convalidata dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 5397 del 18 ottobre 1982, la pronuncia in commento ha ribadito la natura personale della opposizione contrattuale del conduttore fallito con conseguente inoperatività dello spossessamento fallimentare ed affermazione della sua persistente legittimazione processuale.
Brevi note in tema di diritto di abitazione e turbativa di diritto del possesso
La compatibilità del diritto di abitazione con le prerogative del nudo proprietario. Il diritto di abitazione, in ragione del suo carattere reale, si costituisce per testamento, in virtù di usucapione o per contratto. La molestia, inoltre, può atteggiarsi sia a molestia di fatto (quando si traduca in un'ingerenza materiale nella sfera possessoria altrui e si estrinsechi in atti o fatti che impediscano l'esercizio del possesso) che a molestia di diritto (laddove si tratti di contestazioni avanzate in via giudiziale o stragiudiziale contro il possesso altrui, tali da pregiudicare o mettere in pericolo il godimento del bene).