Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abitativi

Numero di risultati: 6 in 1 pagine

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Novità e questioni aperte in tema di cessioni di fabbricati in ambito Iva - abstract in versione elettronica

139925
Forte, Nicola; Lomonaco, Annarita 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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A seguito delle modifiche normative, le imprese costruttrici o che hanno effettuato specifici interventi edilizi su immobili abitativi possono optare per l'applicazione dell'Iva anche dopo cinque anni dall'ultimazione dei lavori. Ulteriori modifiche hanno riguardato i fabbricati strumentali per natura, in quanto l'applicazione dell'Iva non dipende più dalla posizione in cui si trova il soggetto acquirente (privato, impresa che non detrae l'Iva, e così via). Inoltre anche in questo caso il termine dal fine lavori e stato "allungato" a cinque anni. Lo studio pone particolare attenzione all'esame della fase transitoria, cioè al momento di passaggio dalle precedenti alle nuove regole e all'eventuale percezione di acconti con l'obbligo di anticipata fatturazione. Il passaggio da un regime di esenzione ad un regime che prevede l'imponibilità (opzione Iva per le cessioni di immobili abitativi) avrebbe potuto teoricamente dare luogo ad una detassazione quasi integrale dell'atto di trasferimento. La situazione paradossale sarebbe stata generata dall'esenzione ai fini Iva degli acconti (decorsi cinque anni) e dall'applicazione dell'imposta di registro in misura fissa all'atto della cessione. Il Notariato propone una soluzione che appare in grado di sopperire al "vuoto" normativo di cui d.P.R. n. 131/1986. Infatti quest'ultimo non prevede la possibilità di "frazionare" la stessa operazione avendo riguardo alla percezione di uno o più acconti prima del trasferimento dell'immobile. Lo studio toma poi ad esaminare alcuni punti che non presentano profili di novità, come la disciplina degli atti sottoposti a condizione sospensiva, la nozione di impresa costruttrice, la determinazione dell'aliquota Iva applicabile alle pertinenze, avendo riguardo, tra l'altro, alle recenti novità per i trasferimenti dei c.d. posti auto Tognoli.

La fiscalità di impresa: l'evoluzione nel corso del 2012 in vista della nuova delega - abstract in versione elettronica

139937
Rizzardi, Raffaele 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Importanti novità operative per l'imposta sul valore aggiunto: un nuovo regime delle locazioni e delle cessioni di fabbricati, che di fatto annulla le modifiche del 2006, ma che determina anche regole specifiche, come l'esenzione per la locazione dei fabbricati non abitativi, salva opzione esercitabile da chiunque. Per le imprese di costruzione scompare la rettifica del pro-rata sull'invenduto o sul locato, essendo per loro ammessa la scelta dell'imponibilità su cessioni e locazioni. Con l'attuazione della delega arriverà anche l'IVA di gruppo europea, cioè la considerazione del gruppo come unico soggetto di imposta, senza fatturazione per cessioni o prestazioni tra le società aderenti. E per la quasi totalità dei contribuenti arriva l'IVA per cassa, che consente di posticipare l'esigibilità del tributo alla riscossione della fattura, rinviando con analogo criterio la detrazione sugli acquisti del soggetto aderente al gruppo, ma non per il cliente che riceva la fattura con l'indicazione di adesione a questo regime. Nel reddito di impresa debutta la durata minima virtuale per la deduzione del leasing, a prescindere dalla durata contrattuale, e si apre la possibilità di girare a perdita i crediti di modesta entità o prescritti, mentre si conclude l'annosa questione della deducibilità dell'IRAP [imposta regionale sulle attività produttive] nella sua componente del costo del lavoro. A regime questa rilevante parte del tributo è componente negativo del reddito di impresa, mentre un'ulteriore norma sul diritto di rimborso per il credito non prescritto ha consentito alla Corte Costituzionale di ritenere superato il problema, anche se i fondi per questi rimborsi non sono previsti da nessuna disposizione di spesa.

La rilevanza della oggettiva distinzione tra locali ''commerciali'' e locali ''abitativi'' ai fini della utilizzabilità delle prove acquisite - abstract in versione elettronica

141884
Stufano, Sebastiano 2 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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La rilevanza della oggettiva distinzione tra locali ''commerciali'' e locali ''abitativi'' ai fini della utilizzabilità delle prove acquisite

A motivo della varietà degli strumenti di tutela apprestati dalla normativa fiscale in tema di accessi domiciliari, risulta determinante la corretta individuazione e qualificazione (che, peraltro, l'organo ispettivo ha la necessità di operare preventivamente) dei luoghi in cui si dovrà eseguire un intervento di carattere ispettivo e quindi la oggettiva distinzione tra locali adibiti esclusivamente all'esercizio dell'attività economica, locali utilizzati promiscuamente per le esigenze connesse all'attività esercitata e a fini abitativi, e luoghi diversi dai precedenti, prevalentemente identificabili con l'abitazione del contribuente.

Cessioni Iva di pertinenze - abstract in versione elettronica

142269
Trabace, Raffaele (a cura di) 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Si rende cioè applicabile alla cessione dell'unità pertinenziale la disciplina astrattamente riferibile agli immobili abitativi, indipendentemente dal tipo di tassazione in concreto applicato o applicabile al bene principale. Può quindi accadere che la cessione della pertinenza sia soggetta a Iva, imponibile o esente, a fronte di una cessione del bene principale, precedente o contestuale, fuori del campo applicativo dell'Iva, oppure che la cessione della pertinenza sia esente da Iva a fronte di una cessione dell'abitazione imponibile allo stesso tributo o viceversa.

Modifiche ai pignoramenti ''esattoriali'' come strumento di contrasto alla crisi a tutela di famiglie e imprese - abstract in versione elettronica

143829
Lovecchio, Luigi 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Le modifiche apportate in tema di pignoramenti "esattoriali" dal D.L. n. 69/2013 (decreto "del fare"), allo stesso modo di quelle previste in tema di rateazione, sono volte a recepire gli effetti della crisi economica che sta colpendo duramente famiglie e imprese e, a tal fine, si inseriscono nella direzione di valorizzare le necessità dei debitori, rappresentate per le famiglie dai bisogni abitativi primari, per le imprese dall'esigenza di garantire, per quanto possibile, la continuità aziendale. Gli interventi interessano i pignoramenti sia mobiliari che immobiliari, con particolare riguardo al procedimento di vendita, alla cessazione dell'efficacia del pignoramento, alle disposizioni particolari sui beni pignorabili, al pignoramento dei crediti verso terzi, ai limiti di pignorabilità dell'abitazione principale, all'iscrizione di ipoteca e all'assegnazione dell'immobile allo Stato. Le modifiche sembrano in parte muoversi nella direzione giusta, poiché occorre sempre evitare di dare segnali di tolleranza verso l'inosservanza dell'obbligo di pagare le imposte, con alcuni "azzardi" i cui effetti dovranno essere attentamente ponderati all'atto pratico.

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