Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abitate

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Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412378
Giulio Bizzozero 2 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Queste conclusioni concordano, del resto, con quanto già aveva insegnato la pratica, giacchè spesso si sono vedute delle famiglie numerose e floride venir distrutte in qualche anno dalla tubercolosi, dopo di avere alloggiato in camere già abitate da tubercolosi; oppure delle persone robuste e provenienti da famiglie sanissime, andare l'una dopo l'altra ad abitare in una camera già tenuta da un tubercoloso e contrarvi l'una dopo l'altra la malattia; oppure ancora, e questo è il caso più frequente, delle famiglie perfettamente sane dare parecchie vittime alla tubercolosi appena entrò a far parte della famiglia, qual parente o persona di servizio, una persona tubercolosa. Sono questi i casi che più avevano impressionato i medici antichi, e loro fatto ammettere l'esistenza del contagio. Paitoni, p. es., protomedico della Repubblica Veneta, in una Relazione inviata nel 1772 ai Provveditori della Sanità, corroborava la sua fede contagionista con molti esempi capitatigli nella sua pratica, e fra gli altri con quello di un'intera famiglia «composta di sette belle persone, che si era estinta tutta nel breve giro di 15 anni in seguito del male portatole da una serva tisica, assistita senza riserva e fino all'ultimo respiro per un genio caritatevole dalla padrona, che fu anche la prima a perire».

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In ispecial modo preziose sono le osservazioni fatte in località poco abitate e precedentemente immuni dalla malattia, perché quivi riesce più facile risalire alle cause dei primi casi che vi si manifestano. Il dottor Dubousquet, esercitando la pratica medica in Bretagna, in Normandia e nel Limousin, ebbe occasione frequente di assistere all'importazione in località fin allora sane di casi di tubercolosi, che diedero poi origine ad altri casi indigeni, ovvero di vedere delle famiglie succedersi nella stessa abitazione e quasi tutte presentare dei casi di tubercolosi. Fra 175 tisici registrati nelle sue note, ne trovò 107 che dovevano la malattia a questo contagio di casa o di famiglia. Un fatto quanto mai dimostrativo gli venne riferito dal dott. Lafargue di Brive. In una località in cui la tubercolosi era sconosciuta andò a farsi curare e a morire un falegname di 42 anni, che aveva contratto la malattia a Parigi. Sua moglie, colpita dal contagio, muore, e sua figlia subisce ben presto la stessa sorte. Le poverette erano state assistite da una zia e da sua figlia, che abitavano la stessa casa, erano perfettamente sane, e non avevano in famiglia alcun antecedente tubercolare: ebbene, queste pure ammalano e muojono. In complesso, cinque morti in sei anni!

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