Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412971
Giulio Bizzozero 2 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Perciò nelle case e in tutti i luoghi chiusi che l'uomo frequenta o abita (come corridoi, scale, sale d'aspetto, scuole, collegi, uffici, caserme, opifici, chiese, teatri, ospedali, prigioni, vagoni ferroviari o di tram, camere di albergo, caffè, negozi e luoghi di riunione di qualunque genere, ecc.), devono essere disposte delle sputacchiere, e nessuno, malato o sano che sia, deve mai sputare fuori di esse. Il fare altrimenti vuol essere considerato da tutti come atto sconveniente e altamente biasimevole.

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.° nel disporre delle sputacchiere nelle case e in tutti i luoghi chiusi che l'uomo frequenta o abita, come corridoi, scale, sale d'aspetto, scuole, collegi, uffici, caserme, opifici, chiese, teatri, ospedali, prigioni, vagoni ferroviari o di trams, camere d'albergo, caffè, negozi e luoghi di riunione di qualunque genere; 2.° nell'avvertire con appositi avvisi, affissi in vicinanza delle sputacchiere, come a tutti sia vietato di sputare altrove che in queste Fra le diverse sputacchiere sono da preferire quelle di porcellana o di metallo smaltato, foggiate a scodella. Devono essere della profondità di sei centimetri almeno, avere il fondo un po' più largo della bocca, perché non si rovescino facilmente, ed essere abbastanza grandi per evitare che, non imberciando chi ne usa, lo sputo vada a cadere fuori della sputacchiera. A meglio togliere questo inconveniente molti usano tenere la sputacchiera a una certa altezza dal pavimento, affidandola ad un sostegno infisso nel muro.Sul fondo della sputacchiera non si metta mai della sabbia; che cosa se ne fa quando è impregnata di sputi? Meglio mettere della segatura di legno o della torba, che poi si brucia, e meglio ancora uno straterello d'acqua (non troppo alto, perché non rimbalzino fuori delle goccie quando ci cade lo sputo), che impedisce allo sputo d'appiccicarsi alla sputacchiera, e rende a questo modo più facile la lavatura di questa.Da alcuni si raccomanda di tener nella sputacchiera, anzichè dell'acqua, una soluzione disinfettante, per esempio d'acido fenico al tre per cento, di lisolo al 10 per cento, di sublimato con cloruro sodico, ecc. Non è male seguire il consiglio, ma non si può dire indispensabile. Queste soluzioni sono più o meno costose, le due prime hanno odore sgradevole, la disinfezione si ottiene in modo incompleto, massime colla soluzione di sublimato, e infine la disinfezione degli sputi non è necessaria, perché il contenuto delle sputacchiere vien versato nella latrina, ove i bacilli tubercolari vengono ben presto sopraffatti dalle numerose specie di altri batteri con cui s'incontrano.A me pare utile di colorare l'acqua aggiungendole una piccola quantità di un colore di anilina, p. es. di metil-violetto. Con una spesa affatto trascurabile si ottiene un doppio vantaggio, poichè la colorazione dell'acqua toglie per buona parte agli sputi l'aspetto ripugnante, e fa conoscere immancabilmente se chi svuota la sputacchiera negligentemente ha lasciato cadere qua e là qualche goccia del suo pericoloso contenuto.Dopo che le sputacchiere sono state svuotate devono essere lavate e risciacquate con acqua caldissima, possibilmente con acqua bollente.Negli ospedali, ove le sputacchiere sono numerose e grande è la quantità degli sputi, è bene che quelle e questi vengano disinfettati. A ciò, meglio che ogni disinfettante chimico, serve il calore umido, il quale può essere applicato p. es. coll'apparecchio comodo e di poco costo che venne descritto dal prof. Di Vestea nell'annata 1898, pag. 474 della Rivista d'Igiene e Sanità pubblica.Nel sanatorio d'Alland presso Vienna s'è trovato un modo assai spiccio per disinfettare gli sputi e liberarsene; le sputacchiere sono di carta impregnata di paraffina, e contengono un po' di polvere di torba; alla sera contenente e contenuto vengon buttati sul fuoco, ove, grazie alla paraffina e alla torba, rapidamente bruciano..

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