Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abilitative

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Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262 - Approvazione del testo del Codice civile.

3371
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1942
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Sono consentite, con le forme abilitative richieste, le liberalità in occasione di nozze a favore dei discendenti dell'interdetto o dell'inabilitato.

Il profilo soggettivo nelle operazioni esenti da IVA - abstract in versione elettronica

127021
Centore, Paolo 1 occorrenze
  • 2011
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Se la prima, riguardante l'inapplicabilità, in linea generale, di un'interpretazione estensiva per individuare le operazioni esenti, è certamente in linea con le indicazioni della giurisprudenza comunitaria, maggiori perplessità desta invece la seconda, in quanto esclude la natura assicurativa e il carattere imprenditoriale, per l'avvenuta revoca delle autorizzazioni abilitative all'esercizio dell'attività assicurativa, perché la stessa si è estrinsecata, esclusivamente, in atti di mera liquidazione. Non é infatti lo stato di liquidazione che fa venir meno la natura economica dell'attività esercitata e non è l'assenza di autorizzazione statuale che impedisce il riconoscimento dell'attività di assicurazione.

La capacità di disporre e ricevere per donazione degli interdetti, degli inabilitati e degli incapaci naturali - abstract in versione elettronica

134407
De Rosa, Maria Luisa 1 occorrenze
  • 2012
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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In tal senso, anche le norme regolatrici della capacità di donare sono influenzate dal ruolo prioritario del donante il quale si spoglia, senza corrispettivo, di un diritto - nonché dalla natura stessa dell'atto di liberalità, essenzialmente personale, per il quale vige un regime di rappresentanza in parte riconducibile a quello vigente in materia testamentaria. In questo quadro, i limiti e i divieti di donare sanciti per tutti coloro che non hanno la capacità di disporre dei propri beni trovano applicazione per qualsiasi atto di liberalità. b) L'incapacità di donare dell'interdetto. L'interdetto non è titolare della capacità di disporre dei propri beni mediante donazione e tale incapacità sussiste sia nell'ipotesi di interdizione giudiziale che in quella di interdizione legale. La dottrina è unanime nel considerare nullo l'atto compiuto dal rappresentante in violazione dell'art. 777 c.c., in quanto posto in essere in violazione di una norma imperativa (art. 1418 c.c.), mentre l'atto di donazione compiuto personalmente dall'incapace è annullabile secondo la regola generale di cui all'art. 1425 c.c. c) La capacità di donare del minore e dell'inabilitato. Eccezionalmente, il minore e l'inabilitato possono validamente donare nel loro contratto di matrimonio (art. 774 c.c.). La previsione non costituisce una innovazione introdotta dal vigente codice in quanto e stata riprodotta la regola prevista dall'art. 1336 del codice civile del 1865. La disciplina della capacità di donare degli inabilitati trova il suo completamento nella previsione di cui all'art. 776 c.c. che regola la donazione fatta dall'inabilitato disponendo che essa, anche se anteriore alla sentenza di inabilitazione ovvero alla nomina del curatore provvisorio, può essere annullata a condizione che sia stata effettuata dopo la proposizione del ricorso giudiziale di inabilitazione. Del tutto peculiare è la disciplina dell'inabilitazione per prodigalità giacché il curatore può chiedere l'annullamento della donazione anche se fatta nei sei mesi anteriori all'inizio del giudizio di inabilitazione con una ulteriore anticipazione dell'epoca cui far retroagire gli effetti del giudicato inabilitativo. In materia si impone una distinzione tra gli sperperi patrimoniali veri e propri e le elargizioni che abbiano un carattere benefico o comunque uno scopo socialmente apprezzabile. d) Le liberalità in occasione delle nozze dei discendenti. Una eccezione al principio secondo cui gli incapaci non possono disporre per donazione si rinviene all'art. 777, co. 2, c.c., secondo cui, con le forme abilitative richieste, sono consentite le liberalità a favore dei propri discendenti in occasione delle loro nozze. In proposito non e mancato chi individua in tale disciplina - piuttosto che un'eccezione - una conferma del divieto di donare a mezzo rappresentanti. e) La donazione dell'incapace naturale. La donazione dell'incapace naturale è annullabile tout court in deroga a quanta previsto dall'art. 428 c.c., che richiede, per l'annullamento degli atti in generale posti in essere da persona incapace di intendere e di volere, la condizione che dall'atto derivi un grave pregiudizio al suo autore, peraltro, la stessa norma, all'ultimo comma, fa espressamente salva ogni diversa disposizione di legge sicché è esclusa ogni forma di contrarietà del regime delle donazioni rispetto al resto del sistema. La ratio della disciplina risiede nell'assenza di controprestazione, propria della donazione, la quale non consente di considerare socialmente apprezzabile e degno di tutela l'affidamento ingenerato, nel donatario, dalla dichiarazione di volontà del donante .

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